Bonus trasporti Veneto, stanziati 6,6 milioni. I Verdi: «Non bastano» #finsubito prestito immediato

La giunta regionale ha stanziato quasi 6,6 milioni di euro per il bonus trasporti Veneto 2025. La misura finanzia l’acquisto di abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale, fino a un tetto di 200 euro di spesa.

«Verranno in particolare finanziati gli abbonamenti ad autobus e tram – riferisce l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, che ha proposto la nuova iniziativa -, urbani ed extraurbani, se integrati con gli urbani, riguardanti i Comuni capoluogo di Provincia».

A chi è rivolto il bonus trasporti Veneto

Il bando, come si apprende da una nota della Regione, è rivolto a tutte le persone fisiche maggiorenni residenti in Veneto che siano proprietarie o intestatarie di autoveicoli o motoveicoli. Il beneficiario potrà essere anche un familiare, purché in possesso di patente B o superiore in corso di validità.

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Come fare domanda

L’assegnazione avverrà sulla base di una procedura a sportello in cui le domande acquisite su una piattaforma informatica saranno valutate immediatamente in base all’ordine cronologico di presentazione. Il contributo sarà assegnato fino a esaurimento dei fondi disponibili. La presentazione delle richieste di contributo potrà avvenire tra il 25 febbraio e il 2 settembre 2025. I dettagli saranno pubblicati sul BUR (bollettino ufficiale della Regione) nei prossimi giorni. Per ogni informazione è comunque possibile contattare la Direzione Ambiente e Transizione ecologica al numero 041.2792186 o scrivere alla mail atmosfera@regione.veneto.it.

Per Bottacin si tratta di «un’iniziativa di assoluto rilievo con cui proseguiamo il percorso di risanamento dell’atmosfera nell’ambito del nostro Piano regionale per il quale sono state già attuate oltre settanta misure».

La carenza di autisti nel trasporto pubblico locale

I Verdi plaudono all’iniziativa ma la giudicano decisamente insufficiente: lo stanziamento annunciato «corrisponde a 33 mila potenziali beneficiari: un numero molto distante da quello dei veneti che usano l’auto per motivi di lavoro, che raggiunge il milione» affermano l’europarlamentare Cristina Guarda (Verdi/Ale) e il consigliere regionale Renzo Masolo (Europa Verde).

I due esponenti ecologisti rilevano che il bonus trasporti Veneto «è un buon primo avvio nella direzione di quanto auspicato da Europa Verde, che già nel 2023  fece inserire nella programmazione di bilancio regionale di giunta il cosiddetto biglietto climatico».

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Guarda e Masolo commentano inoltre la notizia in relazione a un altro fatto, ovvero la crisi delle aziende di trasporto pubblico locale che fanno sempre più fatica a trovare personale per garantire il servizio. L’ultimo caso è quello della vicentina Svt che proprio a causa della carenza di autisti ha chiesto alle scuole di passare alla settimana corta, ovvero rimodulare gli orari in modo da non prevedere lezioni il sabato.

«Non ha molto senso che la regione investa 6,6 milioni di euro per il nuovo bonus trasporti, se poi i trasporti semplicemente non ci sono – dichiarano Cristina Guarda e Renzo Masolo –. Le difficoltà dell’azienda vicentina del trasporto pubblico locale, Svt, che ha avvisato le scuole del rischio di tagli alle corse del sabato a causa della mancanza di personale, non rappresenta un caso isolato in Veneto. Le assunzioni di nuovi autisti vanno a rilento a causa di scarsi investimenti, pessima programmazione e assenza di una vera regia da parte della Regione che, va ricordato, è competente in materia di trasporto pubblico locale».