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Incidente mortale in porto. Bucci annuncia un tavolo sulla sicurezza, la Cisl si sfila #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


Si è svolto stamattina nella sede della Regione Liguria un incontro voluto dal presidente della Regione Marco Bucci e convocato dall’assessore regionale alla sanità Massimo Nicolò, insieme agli assessori alle organizzazioni sindacali Paolo Ripamonti e al Lavoro Simona Ferro, per affrontare la tragica vicenda dell’incidente mortale avvenuto ieri nel porto di Genova. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti delle organizzazioni sindacali, datoriali, del mondo marittimo e degli enti di vigilanza con l’obiettivo di fare il punto per evitare che fatti del genere si ripetano e di promuovere azioni concrete per garantire la sicurezza sul lavoro.

Bucci annuncia la creazione di un tavolo sulla sicurezza sul lavoro

“Questo è sicuramente un momento di dolore e di riflessione per tutta la comunità portuale e la nostra regione – ha detto il presidente Marco Bucci aprendo il tavolo -. Questo incidente ci obbliga a un esame profondo delle misure di sicurezza dei nostri scali e di tutto il sistema lavorativo. Servono procedure chiare e codificate, cui il lavoratore deve adeguare il proprio comportamento. Occorre inoltre un sistema di controllo che ricordi costantemente le regole di sicurezza da seguire”. Da parte dei sindacati è arrivata una richiesta unanime di rafforzare le norme di prevenzione e di incrementare la formazione dei lavoratori sui rischi specifici. Un appello che è stato accolto pienamente da Regione Liguria che attraverso il presidente ha annunciato la creazione di un tavolo dedicato specificatamente alla sicurezza sul lavoro in cui coinvolgere tutte le parti interessate e sviluppare soluzioni condivise, rapide ed efficaci e l’individuazione tra gli assessori della Giunta regionale di un coordinatore della sicurezza sul lavoro. “Serve uno scatto in avanti – ha aggiunto il presidente Bucci – istituzionalizzando un tavolo con la regia della Regione che affronti non solo l’ambito portuale ma tutti gli ambiti lavorativi, per contribuire a dare soluzioni”.

Cisl e Fit Cisl Liguria: “Basta demagogia. Parteciperemo solo a tavoli con risorse da investire” 

In una nota la posizione della Cisl e della Fit Cisl: “Non accettiamo più il giochino della moltiplicazione dei tavoli per mettersi la coscienza a posto –  spiegano il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri e il segretario generale Fit Cisl Liguria Mauro Scognamillo -. L’ennesima tragedia sul lavoro avvenuta ieri nel porto di Genova dovrebbe insegnare a tutti, anche a chi ha il privilegio e la responsabilità di rappresentare i cittadini, che è inaccettabile fare demagogia sulla pelle dei lavoratori. Per questo motivo la Cisl e la Fit Liguria dicono basta: siamo pronti a partecipare a tavoli veri, diretti e soprattutto concreti, con interlocutori che mettono sul piatto risorse da investire nella sicurezza. Il dialogo può esserci solo con la garanzia che si aumentino gli ispettori nei porti e nei cantieri, si implementino le ore a disposizione degli Rls di sito che adesso invece hanno un monte ore utile semplicemente ridicolo, si adottino provvedimenti  che davvero tutelino i lavoratori. Se il presidente della Regione Bucci e l’assessore Nicolò preferiscono altre strade, la Cisl non ci sarà”.

Cgil, Uil, Filt e Uiltrasporti: “Serve anche maggiore sinergia tra gli attori dello scalo”.

In una nota anche le richieste di Cgil, Uil Genova Liguria, Filt Cgil  e Uiltrasporti Genova e Liguria: “Abbiamo chiesto alla Regione l’assunzione della responsabilità politica su salute e sicurezza e l’istituzione di un tavolo regionale che attraverso la regia istituzionale coinvolga tutti i soggetti interessati. I sindacati hanno evidenziato la peculiarità del lavoro portuale sotto i suoi molteplici aspetti e hanno sottolineato come Genova sia stata la prima città a mettere in campo misure a tutela del lavoro nei porti attraverso un accordo che ha messo in campo gli Rls di sito, ruolo che va rafforzato perché si tratta di figure funzionali alla prevenzione”. E ancora: “Il lavoro portuale è estremamente usurante dal punto di vista psicofisico e riguarda non solo la sicurezza ma anche la salute. Su questo aspetto occorre favorire il ricambio generazionale, la ricollocazione dei lavoratori con un’età elevata è da considerarsi tra le priorità, un’intensificazione delle ispezioni anche da parte della Asl in sinergia con gli ispettori dell’Autorità portuale è necessaria”. I sindacati poi concludono: “Occorre  anche formazione e sensibilizzazione per lavoratori e imprese per non abbassare la guardia rispetto a un lavoro che non fa sconti. A Genova esiste un modello di lavoro che va rafforzato e per poterlo realizzare pienamente c’è bisogno della partecipazione di tutti gli attori dello scalo. Gli Stati generali del lavoro portuale avanzati nella giornata di ieri dal Commissario del porto possono essere utili solo se si lavora in sinergia tra enti e ispettori. Occorrono incontri costanti e una convocazione più frequente del Comitato di Igiene e sicurezza. Non occorrono solo tavoli per le grandi imprese ma un sistema che faccia emergere anche le difficoltà delle realtà piccole in ogni settore economico”.

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