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Promuovere il rapporto tra uomo e natura attraverso il linguaggio del cinema indipendente e d’autore: in Basilicata nasce TerraLenta Film Fest, la rassegna cinematografica internazionale dedicata al documentario ambientale.
L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali, incentivando il dialogo culturale e sostenendo la ricerca multimediale, per creare al contempo occasioni di apprendimento e spazi per azioni ecosostenibili.
Un’evoluzione della ricerca artistica e ambientale, sostenuta da Netural Coop Impresa Sociale che si occupa della diffusione e della costruzione di reti sul territorio: «Il festival – spiega Samuele Biagioni – si sviluppa in continuità con un’esperienza pluriennale portata avanti dall’Associazione Fuorisentiero in Basilicata, con rassegne cinematografiche ambientali realizzate in spazi naturali di alta montagna, nel cuore dell’Appennino Lucano. Contesti volutamente diversi dagli ambienti urbani, per stimolare una riflessione profonda sulla relazione tra l’uomo e il paesaggio».
La scelta di Pignola, piccolo borgo situato a soli 7 km da Potenza, non è casuale. Oltre alla sua posizione strategica, facilmente raggiungibile, offre numerose strutture di accoglienza e un suggestivo equilibrio tra ambiente urbano e paesaggio naturale. Inoltre, essendo immerso nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, il paese si presta perfettamente a un festival diffuso, con eventi itineranti nei vicoli, nelle piazze e negli spazi verdi.
L’idea infatti è quella di un “festival in cammino”, che si snoda in più punti del centro storico, così da trasformare il borgo in un laboratorio culturale all’aperto. Il territorio di Pignola, da sempre ricettivo verso eventi culturali di rilievo, ospita già manifestazioni di rilievo come il Pignola in Blues, festival musicale di fama nazionale; il Come to Code, evento annuale informatico ormai riconosciuto a livello nazionale e internazionale; e il Festival delle Culture e Tradizioni, evento annuale dedicato alla conoscenza dei costumi e delle peculiarità delle diverse nazioni in tutto il mondo; oltre a numerosi eventi promossi dall’Amministrazione e da partner stabili, quali scambi culturali, progetti Erasmus+ e accoglienza.
«Il fatto che Pignola sia situata all’interno di un’area protetta – aggiunge Biagioni – rende il festival un’opportunità per soffermarsi sullo stato ambientale della Basilicata, regione fortemente interessata da attività legate allo sfruttamento delle risorse energetiche. E la scelta di immaginare un focus cinematografico, dedicato al documentario ambientale, è una risposta diretta a questa realtà, conseguenza di un pensiero critico collettivo sullo stato dell’ambiente attuale del nostro territorio, perché pensiamo che Pignola possa rappresentare un esempio positivo di tutela del territorio».
Prende forma dunque un nuovo spazio per la controcultura cinematografica, con l’obiettivo di dare forma a un nuovo modo di fare divulgazione ambientale, attraverso opere cinematografiche autentiche, innovative e critiche.
«Crediamo sia fondamentale promuovere una narrazione che sfugga alla standardizzazione, per sostenere una visione artistica originale e capace di stimolare osservazioni consapevoli, supportando opere dai contenuti e dalle modalità espressive interessanti, in grado sia di raccontare che di spronarci a fare la nostra parte per l’ambiente».
Il programma e le candidature
La prima edizione si svolgerà dal 23 al 27 luglio 2025 e accoglierà opere suddivise in due sezioni:
- Concorso internazionale documentari
- Concorso internazionale cortometraggi
Sono ammessi film che affrontino temi quali:
- scienze naturali e biodiversità;
- cambiamenti climatici;
- rapporto uomo-ambiente e trasformazione del paesaggio;
- storia socio-ambientale e demoetnoantropologia;
- economia sostenibile e giustizia ambientale;
- ricerca ambientale multimediale accademica e indipendente.
Le candidature sono aperte fino al 6 aprile 2025. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale www.terralentaff.it.
La giuria e i premi
A valutare le opere in concorso sarà una giuria di esperti composta da Davide Barletti, regista e produttore, membro dell’Accademia Italiana del Cinema; Michele Lapini, fotografo e giornalista specializzato in tematiche sociali e ambientali; Ana Llacer, documentarista e ricercatrice esperta in diritti umani; Andrea Marinelli, artista e regista impegnato nella denuncia delle crisi ambientali; e Lorenzo Pellegrini, professore di economia ambientale alla Erasmus University di Rotterdam.
I premi in palio:
- Miglior documentario: 2000 euro
- Miglior cortometraggio: 700 euro
- Miglior fotografia: 300 euro
- Premio del pubblico per documentario e cortometraggio
- Menzione speciale documentario
Oltre alle proiezioni, il festival offrirà un fitto calendario di incontri, talk, laboratori e tavole rotonde, con la partecipazione di ospiti di rilievo nel campo della ricerca ambientale e cinematografica.
Il TerraLenta Film Fest si candida così a diventare un punto di riferimento per il cinema documentario ambientale, attirando registi, studiosi, attivisti e appassionati in un luogo di valore, dove cinema e natura si intrecciano per raccontare il futuro del pianeta.
Immagine in copertina, Terre di Frontiera
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