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C’è una voce che chiama. È dapprima festosa nel racconto della bellezza, ma presto si fa triste e inizia a parlare delle calamità subite. È la voce della Terra, che chiede aiuto e che per farsi meglio ascoltare è diventata un canto. Il “Nuovo LA VOCE DELLA TERRA”, sussidiario delle discipline Gaia Edizioni Scuola, ci regala la sorpresa di una canzone ricca di messaggi educativi e di stimoli per la didattica.
Un’idea per cominciare
I giorni che precedono l’inizio della scuola, da parte di maestre e maestri, sono caratterizzati da un turbinio d’idee sulle modalità con le quali dare avvio al percorso dell’anno: “motivare e coinvolgere tutta la classe da subito” sono le parole d’ordine per iniziare con il piede giusto! Ecco perché il sussidiario delle discipline “Nuovo LA VOCE DELLA TERRA”, in adozione per il prossimo anno scolastico 2025-2026, ci può essere d’aiuto… già dalla copertina!
Infatti, l’aletta ci riserva la sorpresa di una canzone dall’omonimo titolo: “La voce della Terra”. Inquadrando il QR Code posto accanto è così possibile ascoltare il motivo e scoprire l’importante messaggio educativo che intende trasmettere.
Il testo
Quasi sussurrando, la Terra richiama l’attenzione dei bambini e delle bambine: dapprima la sua voce, lieve ma festosa, descrive le bellezze del pianeta; quella voce, però, si trasforma quasi un pianto quando narra delle calamità che la stanno colpendo: il bosco che brucia, il ghiacciaio vecchio e ammalato, la nebbia sporca… Alla Terra non resta altro che chiedere aiuto. A chi? Proprio ai più piccoli, alle bambine e ai bambini che senza indugio rispondono, pronti ad adoperarsi per creare un futuro felice al nostro pianeta, la “casa” di tutti noi.
Le attività
La canzone, particolarmente emozionante sia per il testo sia per la melodia, sarà ancora più coinvolgente, se proposta nella versione video.
Dopo la proiezione lasciamo qualche minuto alla libera espressione delle bambine e dei bambini: qualche istante di silenzio contribuirà a cogliere meglio il messaggio.
Quindi invitiamo tutti quanti a illustrare con il disegno ciò che più li ha colpiti del testo e a descrivere il proprio stato d’animo con le parole e poi attraverso i colori.
I prodotti ottenuti potranno essere raccolti nel primo cartellone dell’anno.
Sul piano disciplinare, il testo offre molti ganci alle discipline:
- in Storia potremo proporre un “percorso a ritroso”, utile al ripasso: dall’aspetto attuale del nostro pianeta alle sue origini, eventualmente con il supporto del libro di testo dello scorso anno. In questo speciale viaggio nel passato, non trascureremo l’evoluzione dell’essere umano;
- in Geografia e in Scienze, potremo isolare alcune parole del testo (prato, bosco, mare, ghiacciaio…) e utilizzarle come stimolo per riprendere gli argomenti correlati, studiati l’anno precedente (paesaggi di terra e d’acqua, ciclo dell’acqua…).
Ogni attività potrà essere organizzata a gruppi, rendendo più stimolante la proposta con la predisposizione di un mazzo di carte: ogni gruppo sorteggerà la propria carta con la parola-gancio che rimanda all’argomento da trattare.
… Tante proposte per continuare!
Affinché quest’attività non si esaurisca nella proposta iniziale, potremo ritornare alla canzone ogni volta in cui, nel corso dell’anno, tratteremo un tema ambientale, sia in Educazione civica sia nelle discipline scientifiche e tecnologiche, come pure nelle giornate speciali dedicate alla Terra. Per esempio: la Giornata Nazionale degli alberi (21 novembre), la Giornata Internazionale della Montagna (11 dicembre), la Giornata Mondiale del Riciclo (18 marzo), la Giornata Mondiale della Terra (22 aprile), quest’ultima, un po’ il suo compleanno!
Una canzone… un mini-spettacolo!
“La voce della Terra” potrà anche essere oggetto di una o più lezioni di Musica, e proposta ai genitori e alle altre classi della scuola nel corso di una festa o una manifestazione scolastica. A questo scopo, la melodia ben si presta per creare degli accompagnamenti, sia ritmici sia gestuali: affidiamo il compito alle bambine e ai bambini che certamente con piacere metteranno in campo la loro “creatività artistica”!
All’inventiva di colleghe e di colleghi, trovare altri spunti e attività che volentieri riceveremo e pubblicheremo.
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