Agenzia delle Entrate, scatta la scadenza per l’imposta di registro: come pagare

Lunedì nero per chi non si è ancora messo in regola con l’Agenzia delle Entrate: oggi scade il termine per il versamento dell’imposta di registro sui contratti di locazione e affitto.

L’Agenzia delle Entrate ha fissato per oggi la scadenza del pagamento dell’imposta di registro sui contratti di affitto e locazione stipulati o rinnovati con decorrenza 1° febbraio 2025.

Chiunque abbia un contratto di locazione registrato senza opzione per la cedolare secca deve provvedere al versamento per evitare sanzioni, interessi di mora e possibili conseguenze legali.

Ma cosa succede se non si paga in tempo? E quali sono le modalità per mettersi in regola? Ecco tutti i dettagli sulla scadenza fiscale di oggi.

Imposta di registro per contratti di affitto: chi deve pagare oggi

Cos’è l’imposta di registro e chi deve pagarla

L’imposta di registro è un tributo obbligatorio dovuto alla registrazione di un contratto di locazione o affitto, sia per immobili abitativi che per locali commerciali.

Chi deve versarla?

• Proprietari o locatori che hanno registrato un nuovo contratto il 1° febbraio 2025.
• Chi ha un contratto di affitto rinnovato tacitamente con decorrenza sempre dal 1° febbraio 2025.
• Coloro che non hanno scelto la cedolare secca, che esonera dal pagamento dell’imposta di registro.

Quali sono le modalità di pagamento

Il pagamento può avvenire attraverso due modalità principali:

• Online con F24 Elide: obbligatorio per chi ha Partita IVA.
• Fisicamente presso banche, uffici postali e agenti della riscossione: disponibile per tutti gli altri contribuenti.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la guida ai codici tributo da inserire nel modello F24 per completare correttamente il pagamento.

Cosa succede se non si paga l’imposta di registro in tempo

Sanzioni e interessi di mora

Il mancato pagamento entro la scadenza odierna può comportare:

• Sanzioni amministrative proporzionali all’importo dovuto.
• Interessi di mora calcolati giornalmente.
• Possibile avvio di procedure di riscossione forzata da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Per evitare multe e sanzioni, chi non riesce a pagare oggi può ricorrere al ravvedimento operoso, che permette di regolarizzare la posizione versando una sanzione ridotta in base al ritardo accumulato.

Rischio di fermi amministrativi e pignoramenti

In caso di mancato versamento prolungato, l’Agenzia delle Entrate può adottare misure più severe, tra cui:

• Fermi amministrativi sui veicoli intestati.
• Pignoramenti su conti correnti e beni mobili.
• Iscrizione di ipoteca su immobili in caso di debiti fiscali elevati.

Prossime scadenze fiscali da segnare sul calendario

Le imposte in scadenza nei prossimi mesi

Oltre all’imposta di registro per affitti e locazioni, i contribuenti devono tenere d’occhio altre importanti scadenze fiscali. Ecco le principali:

• 16 giugno 2025 – Acconto IMU sugli immobili non prima casa.
• 30 giugno 2025 – Termine per la dichiarazione dei redditi con modello 730.
• 16 dicembre 2025 – Saldo IMU per l’anno in corso.

Chi ha debiti con l’Agenzia delle Entrate deve inoltre prestare attenzione ai pagamenti delle rate della rottamazione quater, che hanno scadenze specifiche durante tutto l’anno.

Consigli dell’esperto

Per evitare problemi con l’Agenzia delle Entrate, è fondamentale rispettare le scadenze dei tributi. Ecco tre consigli utili:

1. Impostare promemoria sui pagamenti fiscali: utilizzare app e calendari per non dimenticare le date di scadenza.
2. Valutare la cedolare secca: chi affitta un immobile residenziale potrebbe optare per questa soluzione, che esonera dal pagamento dell’imposta di registro.
3. Usare il ravvedimento operoso in caso di ritardo: questa opzione consente di pagare con sanzioni ridotte evitando problemi con il Fisco.

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