Sicilia Regione enogastronomica Europa 2025, prima tappa Corleone

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di Askanews
  

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Milano, 11 mar. (askanews) – Sarà Corleone ad aprire la serie di appuntamenti che si terranno tra maggio e ottobre 2025 per promuovere percorsi turistici abbinati alla cucina siciliana. Una manifestazione itinerante ideata per celebrare il riconoscimento ottenuto dalla Sicilia di Regione Europea della Gastronomia 2025. Se ne è parlato a Milano presso la sede di Identità golose, in una tre giorni di degustazioni, show cooking e incontri con esperti del settore e rappresentanti dei consorzi dei prodotti tipici siciliani.”Corleone è una delle città ambasciatrici della Sicilia in Europa come eccellenza dell’enogastronomia – spiega il sindaco della città, Walter Ra – e la prima tappa non poteva che partire dalla provincia di Palermo, dall’area interna e quindi per l’appunto da Corleone. Dove nel periodo che probabilmente è il più bello dell’anno, quello di fine maggio, accoglieremo tantissimi visitatori provenienti da tutta Italia e dall’Europa per raccontare le eccellenze di un territorio che è tutto da scoprire, che sta dando tantissime soddisfazioni agli ospiti che ci vengono a trovare negli ultimi anni e che racconta anche un bellissimo percorso di riscatto e di libertà di una terra che finalmente sta portando agli altari della cronaca la parte più bella della propria storia e della propria identità”.

Questo impegno nel promuovere il territorio e le sue peculiarità si riflette anche nell’apprezzamento che la cucina siciliana riscuote a livello internazionale.”E’ un grosso privilegio per la Sicilia – afferma Fulvio Bellomo, dirigente generale del Dipartimento agricoltura dell’Assessorato regionale Agricoltura -aver avuto questo premio di Sicilia Regione enogastronomica d’Europa. E’ la prima volta per l’Italia e ne siamo molto fieri. Il senso è quello di diffondere l’enogastronomia siciliana nel mondo, partendo dalle singole realtà locali dei 20 comuni che non sono i 20 comuni singoli, ma ogni comune rappresenta un territorio e significa che da questi 20 comuni che sono stati presi a simbolo, tutta la Sicilia, tutti i territori della Sicilia verranno valorizzati e i loro prodotti verranno diffusi, ci sarà una promozione in tutta Europa, in tutto il mondo.Concetta Ragusa, vicepresidente dell’Associazione Italiana Cuochi in Germania, testimonia come l’autenticità dei sapori siciliani abbia conquistato i palati tedeschi, desiderosi di scoprire le ricette tradizionali e i prodotti unici dell’isola: “I tedeschi cominciano proprio a riconoscere la cucina siciliana nella sua autenticità in Germania”. “A mano a mano hanno anche conosciuto la cucina siciliana e con noi all’estero hanno conosciuto anche i piatti tipici della cucina siciliana, quindi anche ricette antiche quando in Germania si aveva ancora una conoscenza generica della cucina regionale italiana. Invece noi cerchiamo di portare la nostra cucina siciliana nella sua autenticità”.L’amore per la cucina siciliana va di pari passo con la scoperta dei vini dell’isola, che hanno saputo evolversi e rinnovarsi, superando gli stereotipi del passato. Se un tempo i vini siciliani erano conosciuti principalmente per i rossi corposi o i vini da dessert, oggi l’offerta è molto più ampia e diversificata. Gianni Giardina, enologo dell’Istituto regionale vini e oli di Sicilia, spiega che “adesso le cose sono cambiate. In Sicilia riusciamo a fare qualsiasi tipologia di vino, in primis, per esempio, gli spumanti. Noi ci crediamo anche come Istituto regionale del vino e dell’olio, abbiamo dei progetti e l’attuale situazione ci conforta perché ci sono più di 200 etichette che vengono fatte con varietà autoctotone e anche internazionali. Le novità – prosegue – ultime sono per esempio il Perricone, che è un vitigno che è stato ripreso, che serviva come riempitivo per alcune tipologie di vino, adesso invece sta dando ottimi risultati. Un’altra novità sono le varietà, quelle aromatiche, tipo lo zibibbo fatta nella versione però secca e naturalmente il Grillo”.

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