la nuova vita del francese

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Paul Pogba può tornare a giocare. Dopo i diciotto mesi di squalifica per doping, l’ormai ex centrocampista della Juventus spera ora di scrivere finalmente la parola fine al lungo periodo nero, segnato anche da infortuni e da un tentativo di sequestro. Sospeso per quattro anni dopo essere risultato positivo ai metaboliti non endogeni del testosterone (DHEA) al termine della partita Juventus-Udinese del 20 agosto 2023, Pogba ha visto la sua sanzione ridotta a 18 mesi dal Tas. Il francese, ora residente a Miami, è pronto a ripartire. Ma dove?

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La squalifica (e la riduzione della pena)

L’11 settembre 2023, il Tribunale Nazionale Antidoping (TNA) del CONI aveva sospeso in via cautelare Pogba, trovato positivo al DHEA in un controllo antidoping effettuato al termine dell’incontro di campionato fra Udinese e Juventus del precedente 20 agosto; il 6 ottobre successivo, la positività del calciatore era stata confermata dalle controanalisi. Pogba aveva propugnato la tesi dell’«assunzione accidentale», motivo per cui nei mesi seguenti aveva rifiutato un patteggiamento con la Procura Antidoping: la sua tesi, però, era stata rigettata dall’accusa, che aveva chiesto per il giocatore una squalifica per quattro anni, richiesta poi accolta dal TNA il 29 febbraio 2024. Il mese seguente, Pogba si era poi rivolto al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, che il 7 ottobre dello stesso anno aveva confermato la violazione, accogliendo parzialmente la tesi difensiva del centrocampista e riducendo la squalifica a 18 mesi.

Cosa sta facendo ora

Il suo account Instagram, sempre molto seguito (62,7 milioni di follower), moltiplica le foto di allenamenti intensivi, con qualche scatto di moda, un’altra delle sue passioni.

Il suo sogno più grande resta il Mondiale del 2026, ma prima dovrebbe trovare un club. Pogba compirà 32 anni il 15 marzo, il suo contratto con la Juventus (fino al 2026) è stato rescisso lo scorso novembre. «Si sta allenando al 1000%, è di buon umore, ha ricevuto molte offerte», assicura un membro del suo entourage. È sempre rimasto in contatto con l’allenatore dei Blues Didier Deschamps. Ma a chi potrebbe interessare un giocatore la cui ultima partita risale al 3 settembre 2023 con la Juve?

Il futuro

Durante una delle sue rare apparizioni pubbliche, sul canale Twitch di AmineMaTue a gennaio, ha spiegato di aver ricevuto «proposte, cose non molto interessanti», come «andare a giocare in Russia, ma non è quello l’obiettivo». Un contratto, ha ammesso, «non dipende da me, ma da molte altre cose». L’Inter Miami di David Beckham potrebbe essere una soluzione. Pogba vive nella metropoli della Florida dove ha comprato casa, è stato sugli spalti per la prima partita stagionale in Mls, contro il New York City (2-2), il 23 febbraio, e sta perfezionando la sua preparazione fisica con il preparatore atletico di Lionel Messi. Anche l’Olympique Marsiglia lo ha sondato: il direttore sportivo, Medhi Benatia, ha giocato con lui nella Juventus. Ma l’OM non ha voluto correre il rischio di ingaggiare un giocatore la cui forma fisica è in dubbio. E poi c’è la Saudi League, con l’ipotesi Al-Ittihad del connazionale Karim Benzema. Nel 2022 Pogba ha subito anche un tentativo di rapimento. Alla fine dello scorso anno é terminato il processo ai suoi aggressori, dopo che suo fratello Mathias e cinque suoi amici d’infanzia sono stati condannati a pene detentive fino a otto anni. 

L’addio alla Juventus

Durante i 18 mesi di qualifica, il centrocampista francese ha rescisso il contratto con la Juventus, squadra in cui giocava al momento della sanzione. «Juventus Football Club e Paul Pogba comunicano di aver concordato di comune intesa la risoluzione del contratto di prestazione sportiva, a partire dal 30 novembre 2024. La società desidera augurare a Paul il meglio per il suo futuro professionale», aveva scritto la società. Si era chiusa così, con un mare di rimpianti al termine di un biennio da incubo, la seconda avventura bianconera del francese. Erano state appena 8 le presenze con la maglia della Juventus per il Polpo, condizionato da infortuni, squalifiche e vicende extra campo che lo hanno privato anche della maglia della nazionale francese, con la quale era salito sul tetto del mondo nel 2018. Con la risoluzione, la società bianconera ha risparmiato circa 10 milioni a stagione fino a giugno 2026.

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