Effettua la tua ricerca
More results...
Nuova escalation diplomatica tra Russia e Regno Unito. Il Servizio Federale di Sicurezza russo (FSB) ha annunciato l’espulsione di due diplomatici britannici, accusati di attività di spionaggio e sovversione contro la sicurezza nazionale.
Russia, espulsi due diplomatici britannici: accusati di spionaggio dal FSB
I due funzionari, identificati come Alkesh Odedra, secondo segretario dell’ambasciata britannica, e Michael Skinner, marito di Tabassum Rashid, primo segretario del dipartimento politico della stessa ambasciata, sono stati dichiarati persona non grata e dovranno lasciare la Russia entro due settimane.
L’annuncio è arrivato tramite una nota ufficiale del FSB, in cui si afferma che durante le operazioni di controspionaggio sarebbero emerse prove concrete che i due diplomatici operavano sotto copertura per conto dell’intelligence britannica. “Abbiamo scoperto attività che minacciavano direttamente la sicurezza della Federazione Russa”, ha dichiarato il servizio di sicurezza, aggiungendo che entrambi i funzionari avrebbero fornito informazioni false nei loro documenti di ingresso nel paese.
La replica di Londra: “Accuse infondate”
Il governo britannico ha immediatamente respinto le accuse, definendole “infondate e pretestuose”. Il Foreign Office ha espresso profondo rammarico per l’azione russa, sottolineando che il Regno Unito potrebbe rispondere con misure diplomatiche analoghe, ovvero espellendo alcuni funzionari russi presenti a Londra.
Fonti interne al governo britannico riferiscono che l’ambasciata a Mosca è in stato di allerta e che si starebbe valutando una risposta calibrata, evitando un’escalation immediata ma senza escludere misure di ritorsione. “Si tratta di una mossa ostile che si inserisce in un contesto più ampio di repressione russa nei confronti delle rappresentanze occidentali”, ha dichiarato un funzionario britannico.
Precedenti e contesto: un’escalation continua
Questa espulsione non è un caso isolato. Negli ultimi mesi, Mosca ha allontanato diversi diplomatici occidentali con accuse simili. Lo scorso settembre, sei membri del dipartimento politico dell’ambasciata britannica erano stati espulsi per sospetto spionaggio, seguiti a novembre dalla rimozione del secondo segretario della sede diplomatica.
Le relazioni tra Russia e Regno Unito si sono progressivamente deteriorate dal 2018, quando Londra espulse 23 diplomatici russi dopo l’avvelenamento dell’ex spia Sergej Skripal e di sua figlia Yulia a Salisbury, episodio che scatenò una grave crisi diplomatica. La situazione si è ulteriormente aggravata nel 2022 con l’invasione russa dell’Ucraina, che ha portato il Regno Unito a imporsi come uno dei principali sostenitori di Kiev, imponendo sanzioni economiche e fornendo aiuti militari.
Conseguenze e possibili sviluppi
L’espulsione dei due diplomatici britannici segna un nuovo capitolo in una crisi che sembra destinata a protrarsi. La Russia ha chiarito che eventuali ritorsioni da parte del Regno Unito non rimarranno senza risposta. “Qualsiasi azione contro i nostri diplomatici avrà conseguenze proporzionate”, ha dichiarato il Ministero degli Esteri russo.
Gli analisti ritengono che Londra potrebbe rispondere in maniera misurata ma ferma, ad esempio limitando ulteriormente la presenza diplomatica russa nel Regno Unito o intensificando i controlli sulle attività economiche russe nel paese. Tuttavia, il rischio di una spirale di espulsioni reciproche è concreto, e potrebbe portare a un ulteriore isolamento diplomatico della Russia.
Nel frattempo, anche l’Unione Europea e la NATO stanno monitorando la situazione con attenzione. Secondo fonti diplomatiche, il Regno Unito potrebbe cercare un coordinamento con gli alleati occidentali per una risposta più ampia, che potrebbe includere nuove sanzioni mirate contro funzionari russi o ulteriori restrizioni ai movimenti del personale diplomatico russo in Europa.
Un clima di guerra fredda moderna
Questo episodio si inserisce in un contesto sempre più simile a una nuova Guerra Fredda. Lo scontro tra Mosca e Londra non riguarda solo il caso specifico dei diplomatici espulsi, ma rientra in una dinamica di conflitto geopolitico più ampio tra Russia e Occidente. L’intelligence russa ha più volte accusato i paesi della NATO di tentare di destabilizzare il paese attraverso reti di spionaggio e operazioni coperte, mentre le agenzie occidentali denunciano un’intensificazione delle attività cyber e di disinformazione da parte di Mosca.
Il Cremlino sta adottando una linea sempre più dura nei confronti delle missioni diplomatiche occidentali, ritenute centri di propaganda e operazioni segrete. Solo nel 2023, oltre 400 diplomatici di Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea sono stati allontanati dalla Russia con accuse di interferenze.
Cosa succederà ora?
Il Regno Unito potrebbe decidere di espellere diplomatici russi nelle prossime settimane, alimentando un’escalation diplomatica che potrebbe avere ripercussioni su altri dossier internazionali, come i negoziati sulle sanzioni e le relazioni con la Cina.
Per ora, Mosca ha ribadito che le espulsioni sono definitive e che i due diplomatici britannici non potranno rientrare nel paese. Il messaggio è chiaro: la Russia non intende tollerare presunte ingerenze straniere sul proprio territorio.
Nel frattempo, la comunità internazionale osserva con preoccupazione: se la crisi diplomatica dovesse intensificarsi, i rapporti tra Mosca e Londra potrebbero raggiungere un punto di non ritorno.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link