Elkann ai dipendenti: “Orgogliosi di quanto fatto, pronti per il futuro”

Il 2025 si prospetta come un anno cruciale per Stellantis, il colosso dell’automotive nato quattro anni fa dalla fusione tra FCA e PSA. Tra la nomina di un nuovo amministratore delegato e il rilancio delle attività in Italia, il gruppo si prepara a fronteggiare le sfide di un settore in rapida evoluzione.

In un messaggio di auguri indirizzato ai dipendenti, il presidente John Elkann ha sottolineato i risultati raggiunti e l’importanza di affrontare con ottimismo le prossime sfide. “Con l’inizio del 2025, dobbiamo essere orgogliosi di quanto fatto fino ad oggi. Nei quattro anni trascorsi dalla creazione di Stellantis abbiamo raggiunto molti traguardi importanti. È senza dubbio una base solida su cui continuare a costruire insieme il nostro futuro”, ha dichiarato. Elkann ha inoltre evidenziato l’importanza della coesione interna e della collaborazione con tutti gli stakeholder: “Insieme ai nostri clienti, concessionari, fornitori e alle comunità in cui operiamo, dobbiamo moltiplicare gli sforzi affinché Stellantis raggiunga il suo pieno potenziale”.

Il presidente ha poi elencato alcuni dei successi del 2024, sottolineando che “nonostante le difficoltà, l’anno passato è stato ricco di risultati di cui essere orgogliosi”. Tra questi, il primato del brand Ram nello studio J.D. Power 2024 U.S. Initial Quality, il riconoscimento di Jeep come “brand più patriottico” d’America per il ventitreesimo anno consecutivo e la leadership di FIAT in Brasile, grazie all’introduzione della tecnologia bio-ibrida nei modelli Fastback e Pulse. In Europa, l’offerta di 40 veicoli elettrici a batteria rappresenta un punto di forza, con modelli di punta come Alfa Romeo Junior, Jeep Avenger e Fiat 500e.

Nel suo messaggio, Elkann ha anche ricordato l’impegno di Stellantis verso le comunità, menzionando iniziative come Motor Citizens, che ha coinvolto oltre 4.500 dipendenti in attività di volontariato, e gli Stellantis Student Awards. Ha infine invitato i dipendenti a ispirarsi alla “storica capacità dei nostri meravigliosi brand di adattarsi e plasmare il nostro mondo”.

Il 2025 sarà un anno di transizione e rilancio per Stellantis. Tra le priorità, la nomina di un nuovo amministratore delegato, che dovrebbe avvenire entro la metà dell’anno. Dopo le dimissioni di Carlos Tavares, le redini del gruppo sono state affidate al Comitato esecutivo ad interim, guidato da Elkann. Tra i nomi che circolano per la successione, spiccano figure come Luca de Meo, Mary Barra e l’italo-brasiliano Antonio Filosa, responsabile Jeep e attuale direttore delle attività in Nord America.

Sul fronte italiano, Stellantis ha annunciato il Piano Italia, con investimenti per 2 miliardi di euro entro il 2025. Questo include nuovi modelli per gli stabilimenti di Cassino, Melfi e Mirafiori. Tra le novità in arrivo, la nuova Alfa Romeo Stelvio, la Jeep Compass e la Fiat 500 ibrida, attesa a novembre.

Non mancano, però, le sfide. Il gruppo deve affrontare il problema delle emissioni di CO2, con il rischio di pesanti multe da Bruxelles, e il futuro della Gigafactory di Termoli, i cui tempi di realizzazione saranno definiti entro il primo semestre dell’anno. Inoltre, il ricorso alla cassa integrazione continua a gravare sugli stabilimenti italiani, con i lavoratori di Mirafiori in fermo fino al 17 gennaio.

Sul mercato nordamericano, Stellantis punta a rilanciare le vendite dopo una riorganizzazione che ha visto il cambio ai vertici, con la sostituzione del responsabile Carlos Zarlenga e della direttrice finanziaria Natalie Knight. A livello globale, il gruppo prosegue la collaborazione con la cinese Leapmotor per offrire veicoli elettrici accessibili in Europa, mentre nel Medio Oriente e Africa guida la trasformazione della micro-elettromobilità con modelli come Citroën AMI e Fiat Topolino.

Elkann, che presenterà i risultati del 2024 il prossimo 26 febbraio, è atteso in Parlamento tra febbraio e marzo per un confronto sulle evoluzioni del settore automotive.

Nel frattempo, ha richiamato Richard Palmer come suo special advisor. Figura chiave del dopo-Tavares, Palmer, già vicino alla successione dopo la scomparsa di Sergio Marchionne, torna a giocare un ruolo centrale nel gruppo.