L’UE lancia il piano salva-auto: 50 miliardi per elettrificazione e competitività – News

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La Commissione Europea corre in soccorso del mercato automotive con misure urgenti per affrontare le sfide di competitività, la più ambiziosa ristrutturazione economica del vecchio continente degli ultimi decenni


10 marzo 2025

L‘industria automobilistica europea, un pilastro dell’economia continentale con un fatturato di 1.000 miliardi di euro e 13 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti, si trova ad affrontare una trasformazione strutturale senza precedenti che sta ridisegnando l’industria.

Per rispondere a queste sfide, la Commissione Europea ha presentato un ambizioso “Industrial Action Plan”, un Piano d’Azione per il settore automobilistico europeo, che mobiliterà circa 50 miliardi di euro per sostenere un settore fondamentale per l’economia continentale

Il piano d’azione arriva in un momento cruciale. La transizione verso la mobilità a zero emissioni sta accelerando: nel 2024, un’auto venduta su cinque a livello globale era elettrica. Parallelamente, la digitalizzazione sta rivoluzionando l’esperienza di guida, con software, intelligenza artificiale e connettività che diventano elementi sempre più centrali.

In questo contesto, l’industria europea si trova ad affrontare difficoltà significative: rischi nelle catene di approvvigionamento globali, dipendenza dalle importazioni di materie prime e batterie, concorrenza agguerrita di nuovi attori, soprattutto asiatici, e un contesto geopolitico sempre più volatile.

Il piano si articola in cinque pilastri fondamentali. Eccoli, in dettaglio:

Innovazione e digitalizzazione

L‘Europa punta a riconquistare la leadership tecnologica nel campo dei veicoli connessi, autonomi e alimentati da software e intelligenza artificiale. Per farlo, prevede la creazione di testbeds transfrontalieri su larga scala per la guida autonoma, un quadro normativo armonizzato a livello UE e il lancio dell’European Connected and Autonomous Vehicle Alliance, una piattaforma di collaborazione tra gli attori europei del settore.

Significativi investimenti in ricerca e sviluppo, tramite il programma Horizon Europe, saranno destinati alle batterie di prossima generazione, mentre misure specifiche saranno dedicate alla cybersicurezza dei veicoli connessi e all’accesso ai dati generati dai veicoli.

Clean Mobility

L‘obiettivo è accelerare la transizione verso la mobilità a zero emissioni. La Commissione propone una maggiore flessibilità negli standard sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni nel periodo 2025-2027, per dare respiro alle case automobilistiche.

Al contempo, si punta a incentivare la domanda di veicoli elettrici attraverso regimi di leasing sociale, a decarbonizzare le flotte aziendali e, soprattutto, a potenziare l’infrastruttura di ricarica, con un focus particolare sui veicoli pesanti e sulla ricarica intelligente e bidirezionale.

Competitività e resilienza della supply chain

Un punto-chiave del piano è il rafforzamento della competitività dell’industria europea nella produzione di batterie, un componente cruciale per i veicoli elettrici. Il pacchetto Battery Booster prevede sostegno finanziario, criteri di resilienza per gli investimenti e requisiti di contenuto europeo per le batterie. L’obiettivo è creare una solida catena del valore europea per le batterie, riducendo la dipendenza dalle importazioni. Si punta inoltre a garantire l’accesso a materie prime critiche e a promuovere l’economia circolare, con il riciclo di batterie e veicoli a fine vita.

Competenze e dimensione sociale

La transizione verso la mobilità elettrica e digitale avrà un impatto significativo sull’occupazione e sulle competenze richieste nel settore. Per gestire questo cambiamento, la Commissione propone l’istituzione di un Osservatorio Europeo per la Transizione Equa, modifiche ai regolamenti EGF (European Globalisation Fund) e ESF+ (European Social Fund Plus) per sostenere i lavoratori e il rafforzamento delle iniziative per lo sviluppo delle competenze, come il Pact for Skills e l’Automotive Skills Alliance.

Accesso al Mercato, Concorrenza Leale e Sicurezza Economica

L‘ultimo pilastro del piano mira a garantire un contesto commerciale equo e sicuro per l’industria automobilistica europea. La Commissione intende perseguire accordi commerciali e partenariati internazionali, utilizzare strumenti di difesa commerciale per contrastare pratiche scorrette, definire condizioni per gli investimenti esteri in entrata nel settore e semplificare il quadro normativo.

Le due ruote? Un’assenza significativa

Nonostante l’ampiezza delle misure, il documento non riserva uno spazio specifico al settore delle due ruote. Tuttavia, molte delle iniziative proposte potrebbero avere ricadute anche sul mercato motociclistico, specialmente per quanto riguarda le infrastruttura di ricarica, gli incentivi all’acquisto di veicoli a zero emissioni e le iniziative per il riciclo delle batterie.

In definitiva, l’Industrial Action Plan rappresenta una risposta ambiziosa e articolata alle sfide che l’industria automobilistica europea si trova ad affrontare. Il successo del piano dipenderà dalla capacità di implementare efficacemente le misure proposte, di coordinare le azioni a livello UE e nazionale e di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder, dalle case automobilistiche ai fornitori, dalle parti sociali ai consumatori.

Sarà fondamentale garantire la sostenibilità a lungo termine delle misure adottate, evitando di creare dipendenze eccessive da sussidi o incentivi.

Un’attenzione particolare dovrà essere rivolta alle piccole e medie imprese della catena di fornitura, che potrebbero avere maggiori difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti.

Infine, in un contesto geopolitico sempre più incerto, sarà cruciale diversificare le fonti di approvvigionamento di materie prime e componenti, per garantire la resilienza dell’industria europea.





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