Di Carlo Platella
Cresce l’attenzione attorno alla Williams. In Bahrain Carlos Sainz è stato autore del giro più veloce in assoluto, figlio però di un approccio subito aggressivo nell’attacco al tempo. L’ottimismo comunque trascende dai riferimenti del cronometro, tanto che in casa McLaren Andrea Stella si aspetta una Williams nella parte alta dello schieramento. La FW47 in effetti presenta diverse novità, finalmente apprezzabili dopo che la prima uscita pubblica a Silverstone aveva offerto solo un primo scorcio sul progetto 2025.
Arriva il retrotreno Mercedes
Williams non ha fornito conferme ufficiali in merito, ma più voci riportano che la monoposto 2025 utilizzi il telaio della passata stagione, al netto di piccole modifiche. La scelta d’altronde è coerente con la strategia di James Vowles di sacrificare il ciclo tecnico a effetto suolo per investire sulle infrastrutture, con l’obiettivo di nutrire maggiori ambizioni con i prossimi regolamenti. La squadra inoltre aveva già svolto un eccellente lavoro con la scocca 2024, guadagnando 14 kg rispetto alla versione precedente. L’ultima monoposto scontava comunque ancora dei problemi di sovrappeso, offrendo a Williams l’opportunità di trovare altri decimi preziosi nel 2025 alleggerendo vari componenti accessori.
La conferma del telaio va di pari passo con quella della sospensione anteriore, che ripropone lo schema push rod senza stravolgere i punti di attacco degli altri elementi esterni. L’assenza di modifiche appariscenti tuttavia non preclude a un possibile aggiornamento del gruppo molle-ammortizzatori interno per meglio stabilizzare le altezze da terra durante la marcia.
I cambiamenti più visibili si concentrano al posteriore, dove finalmente la FW47 monta il retrotreno aggiornamento Mercedes. Williams abbandona il pull rod impiegato fino al 2024, sostituito dal particolare push rod di Brackley, a vantaggio dello scorrimento dei flussi attorno al cambio verso il diffusore. La nuova sospensione Mercedes inoltre presenta un marcato sfalso in altezza tra i due braccetti del triangolo superiore (1), indice dell’ormai noto cinematismo anti-beccheggio utile a stabilizzare le posture del fondo in accelerazione e frenata. Il tutto a beneficio del rendimento aerodinamico.
Oltre il carico aerodinamico
Se gli schemi sospensivi si erano già intravisti nello shakedown di Silverstone, lo stesso non si può dire del resto della vettura. Nonostante la FW47 nasca attorno allo stesso telaio del 2024, il nuovo progetto presenta comunque numerose novità a livello aerodinamico. Come affermato dalla stessa squadra, l’obiettivo è stato sviluppare un carico aerodinamico che fosse utilizzabile dai piloti, sinonimo di un’ampia finestra di funzionamento e di una prevedibilità di guida tali da infondere sufficiente fiducia per spingere l’auto al limite.
L’ala anteriore è di concezione nuova, con numerose differenze rintracciabili sia nell’andamento del profilo principale che degli elementi superiori (2). Cambia così la distribuzione del carico aerodinamico lungo l’alettone, che si ripercuote sulla struttura dei flussi che investono la monoposto, interagiscono con le sospensioni e arrivano al fondo. Impossibile non notare poi il nuovo muso (3), molto più stretto del precedente, permettendo di utilizzare una maggiore superficie dei profili alari.
Novità ancor più influenti sono quelle che interessano il componente più importante: il fondo. Spicca la maggior evidenza della carenatura del cono di anti-intrusione laterale (4), indice di un rimodellamento dei canali Venturi, con un impatto non trascurabile su carico e bilanciamento aerodinamico. Il bordo esterno invece è un’evoluzione della specifica 2024 (5), dove spicca l’aggiunta di un altro generatore di vortice lungo l’estrattore laterale.
Architettura simile
Il riutilizzo del telaio della passata stagione si riflette nelle somiglianze tra il vecchio e il nuovo impianto di raffreddamento, senza apparenti rivoluzioni sotto al cofano. L’air scoop sovrastante il pilota (6) è di stampo 2024, così come le prese d’aria ai lati dell’abitacolo (7), che mantengono il labbro superiore proteso in avanti senza alcuna deriva della bocca verso il basso.
Non sorprende perciò riscontrare una certa continuità anche nella carrozzeria. Le fiancate mantengono l’impostazione a pance picchiate, con piccoli affinamenti rispetto alla FW46. Più visibili invece sono i cambiamenti che interessano il cofano, a seguito dello spostamento del radiatore centrale e di diversi componenti elettronici. A detta del team, il rimodellamento delle superfici esterne non dipende dal passaggio alla sospensione push rod Mercedes, ma dalla semplice volontà di ottimizzare la struttura dei flussi diretti al diffusore, alla beam wing e alle appendici dei gruppi ruota.
Piedi per terra
La scelta di mantenere la scocca dell’ultimo anno limita le opportunità di crescita della Williams da un lato, offrendo però anche diversi svantaggi. La squadra ad esempio ha potuto anticipare lo sviluppo aerodinamico, beneficiando in questo anche dello stop anticipato a settembre degli aggiornamenti sulla vettura 2024. Il progetto presenta diverse novità, ma la continuità di fondo assicura già una buona conoscenza del pacchetto in vista dell’inizio stagione, con l’eccezione di Carlos Sainz, a suo dire ancora in fase apprendimento della monoposto. I riscontri dei test sono incoraggianti, anche se saranno i Gran Premi di marzo a decretare se quella del 2025 sia una Williams da tenere d’occhio.
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