La torrefazione San Salvador nel quartiere Garbatella a Roma

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Almeno una volta a settimana, c’è una via di Garbatella che profuma di caffè appena tostato. Merito della famiglia Pinci, esperta di chicchi da ben 124 anni e ancora al lavoro con una tostatrice a legna originale degli Anni ’70. Lo storico quartiere nella parte sud di Roma è il posto in cui la torrefazione San Salvador svolge un’attività tramandata da cinque generazioni, molto cambiata nel tempo, salvo che per la passione per i chicchi di qualità. Tra un monorigine africano e una sbirciata ai sacchi di caffè, abbiamo chiesto loro di raccontarci la storia.

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Luigi Pinci, da custode di una torrefazione a tostatore di caffè 

È partito tutto con il mio trisnonno Luigi”, racconta a CiboToday la 32enne Martina, cresciuta, come la mamma e altri prima di lei, proprio in bottega. Nel 1901 il signor Pinci cominciò a lavorare come guardiano in un’antica torrefazione, “che oggi non esiste più, ma era la più bella di Roma”. Si trovava a Garbatella, in Via Benzoni, e insieme al lavoro aveva provveduto anche all’alloggio per la famiglia.

I chicchi della Torrefazione San Salvador a Roma

Così i Pinci tutti prendono dimestichezza con la lavorazione del caffè a partire dai chicchi verdi, un’attività che diventa occupazione familiare con l’acquisto di una piccola macchina per tostare, nel ’51. In quell’epoca gestiscono una drogheria ancora in zona, in Via Pigafetta, e il loro caffè è soltanto uno dei prodotti forniti al vicinato.

L’avvio della torrefazione a Garbatella e poi l’alimentari

In questa sede siamo arrivati nei primi Anni ’70”, riassume Martina, “e la tostatrice che usiamo ancora è stata comprata proprio allora”. La nuova bottega di Piazza Pecile, una traversa di Circonvallazione Ostiense a due passi dai lotti storici, continua a lavorare come alimentari, resistendo fino a una decina di anni fa, “quando la concorrenza dei supermercati ha cominciato a sfavorire troppo attività così piccole”. I Pinci non avevano mai smesso di tostare nel retrobottega, ma la richiesta dei tanti clienti di poter assaggiare il caffè in loco li convince a cambiare strada. “Nel 2015 abbiamo rinnovato il locale trasformandolo in una caffetteria e drogheria con piccole specialità gastronomiche”, avendo però cura di non stravolgere l’atmosfera accogliente “e il valore che ha per noi far sentire le persone come a casa”.

L'ingresso della Torrefazione San Salvador a Garbatella

La lavorazione con tostatura a legna della torrefazione San Salvador

La giovane Martina ora presiede il bancone, servendo caffè e occupandosi con la mamma Elisabetta e lo zio Claudio dell’assortimento di cioccolato, miele, caramelle e biscotteria “sempre italiani e di qualità”. La tostatrice però è ancora responsabilità solo e soltanto di nonno Luigi (che porta lo stesso nome del trisnonno): “Ha 86 anni e ci si mette con l’energia di sempre; anzi, è una responsabilità che lo mantiene dinamico e appassionato”. Lo si vede indossare la sua giacchetta da lavoro, accendere il fuoco e curare i suoi chicchi, in arrivo da un fornitore crudista (ovvero di materia prima verde, ancora da tostare) di lunghissima conoscenza.

Il locale con la vecchia tostatrice a legna di San Salvador

Siccome facciamo tutto in casa, possiamo permetterci di tostare piccole quantità alla volta, quel tanto che serve. Il caffè che serviamo in questo modo è sempre al suo meglio”.

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Le miscele, i monorigine e la selezione gastronomica della torrefazione San Salvador

Le miscele dei Pinci rispondono a ricette che passando di mano in mano con qualche ‘segreto’. L’espresso di base, ad esempio, è una miscela 100% Arabica chiamata Il Moschettiere, servita a 1,20€ la tazzina, “un prezzo che cerchiamo volutamente di tenere basso, anche se la qualità è alta”. I monorigine, che invece variano frequentemente e al momento provengono da Brasile, Tanzania ed Etiopia, costano 2,20€ estratti espresso. Il caffè della Torrefazione San Salvador si può anche comprare in chicchi o macinati per moka, curiosando tra scaffali popolati da vini e dolciumi in molte varietà. 

Tavoli fronte bancone nella Torrefazione San Salvador a Garbatella

Dentro alla bottega, così come ai tavoli all’aperto, ci si può poi accomodare per colazione con dolci e torte da un laboratorio artigianale. Pure per pranzo, tra panini e piatti gestiti con una modalità piuttosto intelligente. “Abbiamo un gruppo broadcast su Telegram con i nostri clienti”, spiega Martina, “dove ogni mattina comunichiamo il menu e prendiamo le ordinazioni”; tutto arriva fresco da una gastronomia di zona, permettendo di evitare sprechi e facilitando la gestione. Interessanti inoltre le degustazioni di caffè in abbinamento a volte al cioccolato, o inserite in giri guidati alla scoperta di Garbatella. L’attività della storica torrefazione, così, piano piano cambia, ma la tostatrice a legna e l’attenzione di nonno Luigi resteranno ferme lì, “il più a lungo possibile”.

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