La Società Dante Alighieri di Terni ha organizzato un evento di grande rilevanza, affrontando il delicato tema dell’integrazione e dell’accoglienza, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza di accogliere e integrare coloro che arrivano nel nostro Paese in cerca di protezione. In particolare il focus è stato posto sui corridoi umanitari, un programma sicuro e legale di trasferimento e integrazione in Italia rivolto a migranti in condizione di particolare vulnerabilità. Ospite speciale dell’incontro è stata l’autrice Serena Orselli, che ha presentato il suo libro “Corridoi Umanitari – Un modello di accoglienza e integrazione per i rifugiati in Italia e in Europa”. La scrittrice ha spiegato che il libro è nato dalla sua “urgenza di scrivere per le situazioni attuali che viviamo ogni giorno”, frutto di un progetto all’interno del master di immigrazione e sviluppo. La pubblicazione raccoglie interviste e testimonianze della comunità di Sant’Egidio, che da sempre è in prima linea nell’accoglienza degli immigrati. Nella prima parte del libro, l’autrice esplora il diritto d’asilo in Italia e le principali leggi, mentre nella seconda parte si concentra sull’isola di Lesbo, un simbolo dell’esclusione delle persone migranti, proponendo un progetto che sensibilizza sull’iniziativa dei corridoi umanitari, finalizzata a integrare gli immigrati nel nostro Paese attraverso un accompagnamento che consente loro di vivere un’esperienza di miglioramento reciproco con la comunità locale.
Presente anche Luigina Scorsino della Comunità di Sant’Egidio, che ha aggiunto: “La nostra comunità è impegnata quotidianamente nell’accompagnare chi arriva nel nostro Paese in cerca di una vita migliore. I corridoi umanitari sono un esempio concreto di come l’integrazione possa essere un processo positivo per tutti. L’accoglienza non deve essere solo una risposta emergenziale, ma un’opportunità per costruire una società più giusta e solidale, in cui ciascuno possa contribuire al benessere comune. In questi anni, abbiamo visto molte persone ricostruire la propria vita, trovare lavoro, e diventare una risorsa per la comunità che li ha accolti.”
Nel corso dell’evento, Stefania Parisi, membro del direttivo Istess, ha sottolineato come l’integrazione sia possibile, facendo riferimento alle esperienze positive realizzate all’interno dell’associazione di volontariato culturale Istess. In particolare, Parisi ha ricordato il Festival del Cinema Internazionale “Popoli e Religioni”, creato nel 2005 per favorire l’integrazione tramite la reciproca conoscenza, a partire dalla comprensione delle differenze religiose.
Viviana Altamura, Assessore alla scuola e al welfare del Comune di Terni, ha poi evidenziato l’importanza dei progetti Sai (Sistema Accoglienza e Integrazione) che permettono ai comuni di gestire l’accoglienza di secondo livello. Tali progetti, modellati in base alle specifiche esigenze del territorio, prevedono anche percorsi di inclusione sociale e lavorativa per i migranti. Tuttavia, l’assessore ha ribadito che la strada da percorrere è ancora lunga, in quanto la paura del “diverso” è spesso alimentata dalla tendenza inversa, che ha visto, negli anni ‘70, gli italiani emigrare, mentre oggi siamo noi ad accogliere.
La Società Dante Alighieri di Terni ha voluto, con questo evento, sensibilizzare ulteriormente sull’importanza di accogliere e integrare chi arriva nel nostro Paese, soprattutto in un contesto in cui il dialogo e la solidarietà internazionale sono più che mai necessari. L’incontro è stato un’importante occasione di riflessione e confronto sulle sfide legate all’immigrazione, ma anche di condivisione di buone pratiche e iniziative positive che dimostrano come l’integrazione possa essere una realtà possibile, per il beneficio di tutti.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link