il Centrosinistra all’attacco sulla revoca del Pums-Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – ilBustese.it

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Una conferenza stampa dai toni accesi quella convocata questa mattina dal Partito Democratico in via Covetta, vicino a un incrocio tristemente noto per la frequenza degli incidenti. Il nodo della questione? La mancanza di una segnaletica orizzontale adeguata e la necessità di interventi strutturali che possano rendere l’area più sicura per automobilisti e pedoni.

Ma il focus dell’incontro con la stampa non si è limitato a una denuncia sulle condizioni critiche della viabilità. Il dito è puntato contro la recente revoca del Pums, costato 18.000 euro, che avrebbe potuto portare a interventi significativi proprio per migliorare la sicurezza stradale.

«Si sono sperperati soldi pubblici. Inoltreremo un nuovo atto alla Corte dei Conti. L’amministrazione sembra sorda a questo tema, come se non fosse una questione prioritaria, soprattutto in prossimità delle scuole» – ha dichiarato Margherita Silvestrini (Pd), sottolineando come la decisione dell’amministrazione comunale abbia di fatto bloccato una progettualità necessaria e già avviata. Accanto a lei, a rafforzare la critica, si sono schierati Cesare Coppe di Città è Vita, Davide Ferrari e Gianpaolo Bonetti (Pd), tutti concordi nell’accusare la giunta di negligenza e cattiva gestione delle risorse.

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«In un punto della città che necessita da tempo di soluzioni concrete per garantire maggiore sicurezza, si assiste invece a un passo indietro inaccettabile» – ha commentato Giovanni Pignataro, altro esponente del PD. «Siamo di fronte a un’amministrazione comunale che non fornisce risposte concrete ai problemi della città. La sensibilità su questo tema è molto sentita dalla cittadinanza. Bisogna prendere coscienza dei dati che ci indicano chiaramente l’urgenza del problema, e l’amministrazione deve agire: serve un ripensamento integrato della viabilità e della sicurezza stradale. Questo è ciò che chiediamo da tempo, ma in questo, come in altri settori, non otteniamo risposte. Crediamo però che l’attenzione debba rimanere alta».

A fare da sfondo alla conferenza, l’Istituto Gadda Rosselli, luogo simbolico scelto non a caso: un’area frequentata da studenti e famiglie, dove il problema della sicurezza stradale non è solo questione politica, ma una reale preoccupazione quotidiana per i cittadini.

Il PD ha avanzato richieste precise per migliorare la sicurezza dell’incrocio e di altre zone critiche della città. Tra le proposte figurano la realizzazione di isole agli incroci, attraversamenti pedonali rialzati e la regolamentazione dei parcheggi solo ai lati della strada, prendendo come modello via Cattaneo a Sciare’. Inoltre, si chiede l’introduzione delle Zone 30 in prossimità delle scuole, la valutazione di strade scolastiche e l’ampliamento delle aree pedonali.

Fondamentale, secondo gli esponenti della coalizione, è anche uno studio approfondito sui flussi di traffico per individuare soluzioni efficaci. «Senza il PUMS, però, non si hanno finanziamenti – sottolineano gli esponenti della sinistra – e senza risorse sarà impossibile realizzare interventi concreti».

«È importante che la città si doti di uno strumento capace di prevedere gli interventi più efficaci e di fornire una visione strategica – ha dichiarato Cesare Coppe – e non si tratta neanche di una questione partitica o politica. In tutte le città, indipendentemente dal colore politico dell’amministrazione, si fanno interventi di pianificazione stradale. Ma a Gallarate sembra esserci un’allergia alla programmazione».

Critico anche Davide Ferrari, che ha puntato il dito sulla gestione della sicurezza da parte dell’amministrazione: «Si millanta sostegno alla Polizia Locale, e anche noi sosteniamo attivamente le forze dell’ordine perché il loro lavoro è fondamentale. Proprio per questo sappiamo che operano in condizioni di organico ridotto. La politica chiede le firme per sostenerli, ma poi non li supporta con atti concreti».

La richiesta finale del PD è chiara: convocare al più presto una Commissione Lavori Pubblici per discutere delle criticità della viabilità e trovare soluzioni concrete. «Non è solo un problema di viabilità, ma di responsabilità amministrativa» concludono gli esponenti dell’opposizione, lasciando intendere che la battaglia politica su via Covetta è tutt’altro che conclusa.





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