Palazzo Bottagisio, il Consiglio dice sì alla deroga per l’albergo di lusso

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Approvata la delibera, Cugini della maggioranza vota contro come FdI. E l’opposizione sottolinea «la spaccatura»






Palazzo Bottagisio, Secondo il progetto di Soave Property sarà un albergo a cinque stelle




Palazzo Bottagisio, Secondo il progetto di Soave Property sarà un albergo a cinque stelle



Palazzo Bottagisio, Secondo il progetto di Soave Property sarà un albergo a cinque stelle

Via libera definitivo al cambio di destinazione d’uso di Palazzo Bottagisio da residenza, (destinata a locazioni turistiche), a hotel di lusso. Approvata la contestuale valorizzazione di alcuni siti archeologici. L’operazione Bottagisio è arrivata ieri sera all’attenzione del Consiglio comunale per la definitiva approvazione.

Via libera, con 21 voti favorevoli, 4 contrari (Jessica Cugini, Maria Fiore Adami, Leonardo Ferrari, Massimo Mariotti di FdI), 1 astenuto (Rosario Russo di Battiti)). Non hanno espresso il voto Nicolò Zavarise (Lega) e Salvatore Papadia. Complesso storico risalente al 1400, un tempo proprietà della Provincia, poi alienato è rimasto chiuso per decenni.

Cambio destinazione d’uso

Ora il Palazzo diventerà un hotel Cinque Stelle o Cinque Stelle Lusso. Il cambio di destinazione d’uso, del palazzo di pregio situato tra via Leoni e via san Fermo, prevede una serie di vincoli trascritti sull’edificio per il mantenimento del livello di categoria alberghiera dell’immobile e sugli standard edilizi a parcheggio. Il documento è stato illustrato in aula dalla vicesindaca e assessora all’edilizia privata, Barbara Bissoli. «Occorre premettere», ha evidenziato Barbara Bissoli, «che l’immobile è stato interessato da una serie di interventi edilizi a partire dal 2019, nello specifico da un intervento generale di restauro, che ha previsto il cambio d’uso da uffici a residenza ai piani terra, primo e secondo ed al piano terra anche il cambio d’uso da uffici a spazi commerciali per attività di ristorazione e bar, e infine con la previsione di un centro benessere al piano interrato.

Lavori in corso

I lavori già autorizzati riguardanti la porzione più rilevante, oggetto del nuovo uso residenziale, sono attualmente in corso di esecuzione. Sotto il profilo dell’interesse pubblico è bene evidenziare che l’intervento concorre al raggiungimento di elevati standard qualitativi indispensabili per l’offerta alberghiera di una Città d’arte, patrimonio UNESCO, come Verona, che intenda consolidare e valorizzare la propria collocazione all’interno dei maggiori circuiti turistici nazionali ed internazionali. Inoltre alla creazione di nuovi posti di lavoro e di esternalità positive anche sul relativo indotto, senza peraltro determinare impatti negativi sotto il profilo ambientale, trattandosi di intervento di cambio di destinazione d’uso di edificio già esistente, né sotto il profilo urbanistico: l’edificio è situato infatti sul confine esterno della ZTL e, a differenza della gran parte delle strutture alberghiere esistenti, risulterà servito da un parcheggio da realizzarsi nelle vicinanze, servito da car valet e, comunque, facilmente raggiungibile dai clienti, se del caso anche a piedi».

Il voto contrario di Cugini

Motivazioni che non hanno convinto Jessica Cugini, di In Comune per Verona. la consigliera come previsto pur facendo parte della maggioranza ha votato contro: «Le motivazioni della nostra posizione politica fanno riferimento all’utilizzo delle deroghe che affossano quel che rimane della pianificazione urbanistica, lasciando campo libero alla legge della rendita privata di immobiliari e fondi. Deroghe che riceviamo in eredità e che, fino a prova contraria, si possono rifiutare, soprattutto in un tempo in cui siamo di riscrittura di Pat che prevede l’abolizione delle deroghe, come previsto dal nostro programma elettorale», ha detto Cugini. Alberto Battaggia, DTS: ha invitato a considerare laicamente il merito della delibera: «La presenza di un interesse pubblico che giustifica la deroga». Mentre dall’opposizione si è rilevato come, «ancora una volta la maggioranza sia divisa su temi importanti». E Paolo Rossi, Verona Domani: «I voti della Sinistra in comune sono utili solo in campagna elettorale».





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