Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Quasi metà dei contratti attivi è rappresentato da prestiti finalizzati (47,6%), mentre il 28,9% dai prestiti personali e il 23,5% dai mutui. Nel 2024 si allarga la platea dei maggiorenni con un mutuo o un prestito, segnando un +12,8% rispetto al 2023. In tutte le regioni diminuisce il debito residuo, tranne in Trentino-Alto Adige dove cresce del 3,2%. La regione registra anche l’aumento più marcato della rata media (+7%). Sono alcune delle evidenze della Mappa del Credito realizzata da Mister Credit – l’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – partendo dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF.
Nel 2024 la rata rimborsata dagli italiani a livello pro-capite ogni mese è stata pari a 277 euro (-0,2% rispetto all’anno precedente). Al contempo, nell’ultimo anno si è registrato un allargamento della platea dei cittadini maggiorenni con un mutuo o un prestito, che arriva al 59,1%, con un +12,8% rispetto all’anno precedente. L’importo residuo – inteso come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere – risulta in calo rispetto all’anno precedente (-9,8%), risultando pari a 31.653 euro. Ma quali sono le forme di finanziamento più diffuse in Italia? Per quanto riguarda la tipologia dei finanziamenti più diffusi tra le famiglie italiane, l’analisi condotta da Mister Credit mostra al primo posto, ancora una volta, i prestiti finalizzati (destinati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, ecc.) che sfiorano quota 50% sul totale (nello specifico 47,6%, -0,5% rispetto all’anno precedente) e registrano una rata media di 134 euro (+1,2% rispetto al 2023). Al secondo posto i prestiti personali, con una quota pari al 28,9% (+1,6%) e una rata media di 252 euro (+1,4%). Infine, la componente dei mutui per acquisto di abitazioni, che si attestato al 23,5% sul totale (-1%) e registrano una rata media di 591 euro (-1,2%). Il dato relativo ai mutui è emblematico dell’importanza che la proprietà della casa ancora riveste nel nostro Paese.
Le regioni in cui i cittadini ogni mese rimborsano la rata media più elevata sono il Trentino-Alto Adige, con 402 euro, la Lombardia con 319 euro, e il Veneto, con 306 euro. Seguono l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente con 296 e 293 euro. “Per interpretare questa dinamica – si legge nel Report – va considerato che in tutte queste regioni si rileva una elevata incidenza dei mutui, che si caratterizzano per un importo da rimborsare decisamente più elevato rispetto alle altre forme tecniche considerate, senza dimenticare che spesso il valore degli immobili risulta mediamente più consistente rispetto ad altre aree del Paese. Al contempo, in queste regioni il reddito disponibile risulta spesso più elevato rispetto alla media nazionale e questo consente ai consumatori di rimborsare una rata più elevata senza intaccare il livello di sostenibilità finanziaria. Specularmente, è al Sud e nelle Isole che troviamo le rate mensili più leggere, soprattutto in Calabria, dove si attestano a 233 euro, in Molise (235 euro) e in Sicilia (235 euro) in virtù della più modesta incidenza dei mutui.” L’analisi delle variazioni sulla rata media rimborsata ogni mese evidenzia significative differenze tra le regioni italiane, ad esempio con il Trentino–Alto Adige che registra un incremento del 7% in un anno e la Campania che segna un +2,4%. La decrescita più marcata invece avviene in Piemonte con un -2,5%. Tale divario può essere interpretato alla luce di molteplici fattori, tra cui le differenze di reddito pro capite e il valore degli immobili. Entrando nel dettaglio provinciale, a Bolzano si registra la rata media più elevata, con i cittadini che mensilmente rimborsano 439 euro (+11,8%). A seguire Sondrio, con 376 euro, Trento, con 364 euro, che supera Milano, con 360 euro, e Bologna, con 333 euro. In provincia di Sud Sardegna e Frosinone, invece, si registrano in assoluto le rate medie più contenute, con 218 e 220 euro. Relativamente alla distribuzione delle diverse tipologie di contratti di credito all’interno del portafoglio delle famiglie, per quanto riguarda i mutui l’incidenza più elevata è risultata essere quella dei Friulani, con il 32,3% dei contratti di credito attivi, seguiti dai Valdostani, con il 30,9%, e dai Lombardi, con il 28,9%. Agli ultimi posti della graduatoria, tutte ben al di sotto della media nazionale, si collocano invece le regioni del Sud e Isole, in particolare la Calabria, con il 13,1%, la Sicilia, con il 15,8%, e il Molise, con il 16,8%. Questo dato non sorprende in quanto, per un investimento importante come quello per l’acquisto di un’abitazione, in molte aree del Paese tradizionalmente la prima fonte di supporto è rappresentata dalla cerchia famigliare, per cui la richiesta del mutuo non sempre risulta indispensabile. Al contempo possono incidere anche fattori sociali, quali ad esempio la più accentuata tendenza a vivere nell’abitazione di famiglia da parte dei giovani.
Per quanto riguarda il genere, sono in maggioranza gli uomini (59,1%) ad essere attivi nel mondo del credito, mentre per il 40,9% sono donne. Gli uomini hanno la tendenza ad utilizzare più frequentemente il credito rispetto alle donne, con una media di contratti attivi pari a 1,1. La quota delle donne si alza però se guardiamo ai mutui, arrivando al 45,7%, anche perché probabilmente per poter sostenere le rate più elevate (tipiche di questa tipologia di finanziamenti rispetto alle altre) è preferibile suddividerle tra più soggetti. I giovani dai 18 ai 30 anni sono più attivi sui prestiti finalizzati, che rappresentano una possibilità meno impegnativa di approcciare il mondo del credito rispetto ai mutui o ai prestiti personali; mentre gli over 60, in generale, utilizzano meno il credito rispetto alla media della popolazione – con una percentuale di utilizzatori pari al 39,8% – ed hanno una maggior propensione all’utilizzo dei prestiti personali.
Qui la mappa
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link