Il 1° marzo 2025, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risposta n. 55/E del 28 febbraio 2025, chiarendo i requisiti relativi al nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo 27 dicembre 2023, n. 209. In particolare, sono stati forniti dettagli sui requisiti di elevata qualificazione o specializzazione necessari per fruire di questo beneficio fiscale.
Cos’è il nuovo regime agevolativo per i lavoratori impatriati
Il decreto legislativo n. 209 del 2023, che attua la riforma fiscale in materia di fiscalità internazionale, ha introdotto un regime agevolativo per i lavoratori che trasferiscono la propria residenza fiscale in Italia, a partire dal periodo d’imposta 2024. Tale regime prevede che i redditi da lavoro dipendente, assimilati a quelli dipendenti, e i redditi di lavoro autonomo derivanti da professioni svolte in Italia siano tassati solo per il 50% del loro ammontare, ma solo a condizione che vengano soddisfatti determinati requisiti.
Requisiti per l’accesso al regime agevolativo
Per accedere a questo regime agevolativo, è necessario che i lavoratori impatriati rispettino i seguenti criteri, previsti dall’art. 5 del decreto legislativo n. 209/2023:
- Impegno a risiedere fiscalmente in Italia per un periodo specifico;
- Non essere stati fiscalmente residenti in Italia nei tre periodi d’imposta precedenti il trasferimento;
- Lavorare principalmente in Italia, prestando la propria attività lavorativa nel territorio italiano per la maggior parte del periodo d’imposta;
- Possesso di requisiti di elevata qualificazione o specializzazione, come definiti dal decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 108 e dal decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206.
Chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sui requisiti di elevata qualificazione
Una delle principali questioni trattate dalla risposta dell’Agenzia delle Entrate riguarda il requisito di elevata qualificazione o specializzazione, definito nei decreti legislativi 108/2012 e 206/2007. L’Agenzia ha precisato che, per accedere al regime, il lavoratore deve essere in possesso di una qualifica professionale superiore oppure di una qualifica professionale regolamentata, come previsto da queste normative.
In particolare, il decreto legislativo 108/2012 ha stabilito che i lavoratori altamente qualificati devono essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:
- Un titolo di istruzione superiore di livello terziario, che attesti un percorso di studi di durata almeno triennale;
- Una qualifica professionale di livello post-secondario, di durata almeno triennale, corrispondente almeno al livello 6 del Quadro nazionale delle qualificazioni;
- Una qualifica professionale superiore, attestata da almeno cinque anni di esperienza professionale nel settore specifico.
Il decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, invece, regola l’accesso alle professioni regolamentate, stabilendo che il lavoratore debba essere in possesso delle qualifiche necessarie per l’esercizio di tali professioni in Italia.
Il significato delle qualifiche professionali per i lavoratori impatriati
Ai fini del nuovo regime agevolativo, il lavoratore può soddisfare il requisito di qualificazione professionale se possiede uno dei titoli sopra menzionati, o in alternativa, se ha esperienza professionale specifica di almeno cinque anni in un campo pertinente alla sua professione. La qualifica professionale superiore è quindi fondamentale per poter fruire del beneficio fiscale.
Le istanze di interpello e l’approfondimento sui titoli di qualificazione
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre chiarito che le istanze di interpello che riguardano l’accertamento del possesso dei requisiti di qualificazione non possono essere accettate. Questo perché la valutazione dei titoli di qualificazione non è di competenza fiscale, ma rientra nelle competenze di altre amministrazioni. L’interpretazione dei requisiti deve seguire le normative specifiche e non può essere oggetto di un interpello fiscale.
Pertanto, il lavoratore impatriato potrà usufruire del regime agevolativo, rispettando tutte le altre condizioni previste dalla legge, purché in possesso di uno dei requisiti di qualificazione o specializzazione, come previsto dalla legge.
Il nuovo regime agevolativo rappresenta una grande opportunità per i lavoratori impatriati che soddisfano i requisiti di elevata qualificazione o specializzazione. Le precise condizioni per fruire di tale beneficio sono legate a normative ben definite e a una qualificazione professionale adeguata. In ogni caso, la valutazione dei titoli di qualificazione non potrà essere effettuata attraverso l’interpello fiscale, ma richiederà il rispetto delle leggi relative alla formazione professionale e alla regolamentazione delle professioni.
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