Nuove linee guida del Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo – Info cooperazione

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L’azione del Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo vuole contribuire alla realizzazione degli obiettivi sociali del Piano d’impresa del gruppo e si prefigge di concorrere al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Le nuove Linee Guida 2025-2026 sono state redatte recentemente dopo un’analisi del contesto nazionale e internazionale e la consultazione di numerose fonti informative. Fondamentale, per l’individuazione delle priorità di intervento e dei contenuti riferiti ai focus specifici è stato il coinvolgimento diretto di esperti con una solida e comprovata esperienza riguardo alle necessità delle fasce più vulnerabili della società. 

Le linee guida 2025-26 individuano tre focus per l’Area Sociale (non esaustivi dell’azione del Fondo di Beneficenza) che sono dirimenti rispetto al modo in cui la società italiana si sta evolvendo e sulle quali il Fondo concentrerà una quota significativa (pari a circa il 25%) delle risorse:

  • Welfare sanitario di prossimità. Il Fondo di Beneficenza intende sostenere il welfare sanitario di prossimità, migliorando l’accesso ai servizi sociosanitari per anziani e persone fragili, supportando le famiglie e potenziando punti sanitari complementari al SSN. I beneficiari includono persone con disabilità, malati cronici, non autosufficienti, senza dimora e anziani fragili, con focus sulle fasce deboli. I servizi supportati devono essere gratuiti, con un approccio multidimensionale alla cura e in sinergia con il SSN, garantendo qualità ed equità. Si dà priorità a progetti che amplino l’offerta di servizi, anche con l’uso della tecnologia. 
  • Valorizzazione delle potenzialità dell’Italia meridionale e insulare. Il Fondo di Beneficenza interviene nel Mezzogiorno con un approccio strategico su tre ambiti: contrasto alla dispersione scolastica, sviluppo delle aree interne e sostegno all’imprenditoria giovanile. L’obiettivo è promuovere pari opportunità, sviluppo economico e sociale, e affrontare sfide come digitalizzazione e sostenibilità. Si punta al coinvolgimento attivo delle persone e delle comunità locali. Il Fondo supporta progetti di Enti del Terzo Settore rivolti a soggetti fragili, soprattutto giovani e residenti delle aree interne, privilegiando innovazione sociale, partecipazione e sostenibilità ambientale.
  • Inclusione sociale di migranti e rifugiati. Il Fondo di Beneficenza supporta migranti e rifugiati fragili, promuovendo la loro dignità e il loro potenziale. Gli ambiti di intervento sono: accoglienza e inclusione, istruzione e formazione, e inserimento lavorativo. I beneficiari includono rifugiati, richiedenti asilo, migranti adulti e minori (anche non accompagnati), in condizioni di svantaggio e isolamento. Tra i requisiti qualificanti delle proposte: partenariato con associazioni specifiche di migranti; prese in carico di lungo termine e con follow up anche a conclusione del progetto individuale; occasioni di confronto tra gli Enti già impegnati in questi ambiti.

Le richieste di liberalità possono essere presentate solo da enti senza finalità di lucro, regolarmente costituiti ai sensi di legge e che siano registrati almeno in un registro pubblico. Gli enti devono avere sede in Italia e devono essere dotati di procedure, anche contabili, che consentano un agevole accertamento della coerenza fra gli scopi enunciati e quelli concretamente perseguiti, oltre che agli enti che redigono bilanci certificati.

Le richieste si suddividono in: LIBERALITÀ TERRITORIALI (importo contributo fino a euro 5.000), LIBERALITÀ CENTRALI (importo contributo superiore a euro 5.000).

Pur focalizzando gli interventi in ambito nazionale, il Fondo di Beneficenza riconosce l’importanza di mantenere viva la solidarietà internazionale e di contribuire agli sforzi degli Stati e della società civile per alleviare la povertà nel mondo e assicurare la crescita di tutti i popoli. I progetti in ambito internazionale sono sostenuti esclusivamente con Liberalità centrali (richieste superiori a € 5.000). 

Almeno il 50% delle risorse allocate in ambito internazionale sarà destinato a interventi di sviluppo comunitario nei territori in cui operano le controllate estere del Gruppo Intesa Sanpaolo. È stata effettuata un’analisi di contesto da parte delle Banche locali, finalizzata a mappare i problemi e bisogni sociali più rilevanti nei rispettivi Paesi che ha permesso di individuare alcune tematiche comuni, sulle quali il Fondo di Beneficenza intende intervenire prioritariamente (Per maggiori dettagli sulle tematiche comuni individuate consultare pagina 21 del documento integrale delle Linee Guida).

Gli interventi nei Paesi che hanno un Indice di Sviluppo Umano basso o medio saranno mirati a progetti che si occupano di:

  • insicurezza alimentare
  • disuguaglianza nell’accesso alla salute
  • povertà educativa
  • sviluppo economico e formazione professionale
  • empowerment delle donne e dei giovani
  • discriminazioni razziali

Infine per interventi in Paesi poveri o emergenti colpiti da calamità naturali sarà valutata di caso in caso la quota ammissibile di beni durevoli e attrezzature e sarà, inoltre, accettata – nel caso in cui la situazione nel Paese in cui si svolge il progetto non consentisse di recuperare le pezze giustificative – la presentazione di una relazione di audit di parte terza sulle spese sostenute nell’ambito del progetto. Per i progetti di emergenza non è richiesto il co-finanziamento da parte dell’Ente e/o del/dei partner. Le iniziative di importo pari o superiore a € 70.000 relative a progetti di emergenza non prevedono il Monitoraggio e la Valutazione esterna da parte di un’istituzione universitaria.

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Le richieste di liberalità sono valutate a partire da gennaio, ma le erogazioni non potranno essere effettuate prima di maggio. Inoltre, nella selezione delle proposte non viene seguito un ordine cronologico, ma è data priorità alle richieste con la migliore articolazione progettuale, con i risultati e l’impatto sociale più significativi e con un più attento ed efficace utilizzo delle risorse.

Scarica le linee guida

LIBERALITÀ TERRITORIALI approvate nel 2024

LIBERALITÀ CENTRALI approvate nel 2024

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