Il Direttore di Limes, Caracciolo: “Se Zelensky ammette che la guerra è persa, a che titolo manda ancora al fronte gli Ucraini? Per cosa combattono?”

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 05.03.2025 – Vik van Brantegem] – «Se Zelensky non volesse la pace con un intervento degli USA, la cosa mi sorprenderebbe, perché gli Americani gli hanno salvato la vita e hanno impedito un colpo di stato russo in Ucraina», ha detto il Fondatore e Direttore della rivista di geopolitica Limes, Prof. Lucio Caracciolo, commentando al programma Otto e mezzo su La7 del 3 marzo 2025 lo scontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky allo Studio Ovale della Casa Bianca [QUI]. Inoltre, ha sottolineato, pensando all’Italia: «Dobbiamo concentrarci sul risanamento del Paese prima che sia completamente distrutto».

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«”Siamo pronti a lavorare rapidamente per porre fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e la tregua nel cielo (divieto di lancio di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle reti energetiche e altre infrastrutture civili) e la tregua in mare immediatamente, se la Russia farà lo stesso. Quindi vogliamo procedere molto rapidamente in tutte le fasi successive e lavorare con gli Stati Uniti per concordare un solido accordo finale”. Lo afferma Volodymyr Zelensky su X. Il Cremlino ha valutato come “positiva” la dichiarazione del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky di essere “pronto” ad avviare trattative per la pace sotto la “forte leadership” di Donald Trump. “Pronto è buono, è positivo”, ha detto telegraficamente il portavoce, citato dall’agenzia Ria Novosti, rispondendo a una domanda di un giornalista che riferiva le parole di Zelensky» (ANSA, 4 marzo 2025).

Lucio Caracciolo ha osservato: «Zelensky si è presentato davanti al Presidente degli Stati Uniti con un catalogo di fotografie dicendo che quello con cui lui vuole trattare è un killer. Poi, di fronte al Vicepresidente degli USA che parlava di diplomazia, lui ha detto: “Ma quale diplomazia?” Quello che ha combinato Zelensky alla Casa Bianca, non so quanto consciamente, non è stata una mossa tattica azzeccata, né sul fronte internazionale, né sul fronte interno, visto che anche in Ucraina ci sono delle critiche abbastanza serie sul comportamento del Presidente ucraino».

La Conduttrice di Otto e mezzo, Lilli Gruber, ha obiettato: «Neanche Trump è stato molto diplomatico, visto che ha sdoganato Putin. E ha detto che la guerra l’ha cominciata Zelensky e che il Presidente ucraino era un comico fallito».

Il Direttore di Limes, Lucio Caracciolo, ha risposto: «Sì, ma non l’ha detto durante l’incontro allo Studio Ovale. E comunque se vuoi fare la pace, la devi fare con Putin. Mi pare un dato scontato, altrimenti si fa la guerra. Ma Zelensky dice anche che la guerra è persa, perché non possono recuperare i territori. Ma allora per cosa stanno combattendo gli Ucraini che stanno eroicamente resistendo al fronte ormai da 3 anni? Per cosa stanno combattendo? A che titolo Zelensky li manda al fronte a combattere?»

Caracciolo ha aggiunto: «Il rischio è che la situazione sfugga di mano a tutti quanti. Non dimentichiamo che, in ogni caso, qualsiasi cosa noi vogliamo, Putin non vuole trattare con noi, ma con gli Americani, così come gli Americani vogliono trattare con Putin. In più, c’è questo paradosso: noi siamo tutto fuorché una potenza militare, eppure non abbiamo fatto nulla per la pace in questi 3 anni. Siamo stati gli unici totalmente assenti con un’unica eccezione». Cita la proposta di negoziato italiano, presentato nel maggio del 2022 dal Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante un colloquio con il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres: un piano di pace articolato in 4 punti ed elaborato dalla Farnesina in collegamento con l’allora Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Ha concluso: «Bisogna rendere onore al nostro paese per quello schema di negoziato. Quella proposta di pace fu mandata al Segretario Generale dell’ONU, il quale lo mise in un cassetto. Però almeno ci abbiamo provato».

Inoltre, Lucio Caracciolo ha affermato: «Le alleanze contano poco. Non esistono più, ci sono solo allineamenti provvisori. Al momento, quello che interessa agli Americani è mettersi d’accordo solo con le potenze che contano: Russia e Cina. Noi facciamo parte di quelli che contano poco». Riguardo all’Italia di Giorgia Meloni, Caracciolo ha aggiunto: «Io non attribuisco importanza ai rapporti privilegiati. Senza uno Stato forte e forze armate, non abbiamo voce in capitolo. Dobbiamo concentrarci sul risanamento del Paese prima che sia completamente distrutto».





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