Stop a consensi “onnicomprensivi”: sanzionato telemarketing illecito


Il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una sanzione da 300mila euro a un’azienda attiva nella fornitura di energia elettrica e gas, colpevole di aver fatto telemarketing illecito nella raccolta dei consensi per attività di marketing.


A far scattare l’intervento dell’Autorità è stata la denuncia di oltre cento cittadini, che hanno lamentato di aver ricevuto telefonate promozionali indesiderate, nonostante l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni.

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Contributi per le imprese

 

Il provvedimento rappresenta un nuovo monito nei confronti delle imprese che ancora oggi fanno ricorso a pratiche di telemarketing poco trasparenti, sottolineando l’importanza di tutelare i diritti degli utenti in un contesto in cui la protezione dei dati personali è sempre più centrale.

Stop ai consensi “onnicomprensivi”: sanzionato il telemarketing illecito

Secondo quanto emerso dall’istruttoria, l’azienda si sarebbe avvalsa di moduli di consenso formulati in modo generico, che non consentivano agli utenti di scegliere in maniera precisa quali categorie di prodotti o servizi volevano ricevere. Offerte su telefonia, assicurazioni, moda o energia venivano così autorizzate in blocco, senza alcuna possibilità di selezione mirata. Una modalità che, secondo il Garante, non rispetta il principio di libertà del consenso previsto dalla normativa europea sulla privacy.

Il consenso al trattamento dei dati personali – ha chiarito l’Autorità – può essere considerato valido solo se espresso in modo libero, consapevole e specifico. L’uso di espressioni vaghe e onnicomprensive impedisce agli interessati di esercitare un reale controllo sulle informazioni che li riguardano e sui canali attraverso cui ricevere eventuali comunicazioni promozionali, vanificando anche gli effetti dell’opposizione manifestata tramite strumenti ufficiali come il Registro delle Opposizioni.

Non solo. Il Garante ha rilevato che la società aveva affidato le attività di contatto anche a soggetti esterni e interni all’organizzazione senza rispettare gli obblighi di controllo e formazione previsti dalla legge. Il titolare del trattamento, infatti, ha il dovere di vigilare sull’operato dei soggetti incaricati, assicurandosi che agiscano nel rispetto delle regole.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Oltre alla sanzione pecuniaria, l’Autorità ha ordinato l’interruzione immediata di ogni ulteriore trattamento dei dati personali delle persone coinvolte e ha imposto all’azienda di rafforzare i meccanismi di verifica sulla propria rete commerciale. Dovrà inoltre adottare sistemi che impediscano l’attivazione di contratti derivanti da contatti ottenuti in modo illecito.

Il testo del provvedimento

Qui il documento completo.



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