2024 da record per Banca Etica tra crediti, giovani e Terzo Settore

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Il 2024 è stato un anno più che positivo per Banca Etica, che ha acquisito una nuova società che permetterà di internalizzare la gestione dei fondi di Etica Sgr – società di gestione del risparmio che propone esclusivamente fondi comuni di investimento etici e responsabili –, per la realizzazione di una filiera 100% di finanza etica e una maggiore indipendenza da altri operatori finanziari.

Con il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e con la Banca Europea degli Investimenti (BEI), Banca Etica ha firmato nuovi accordi di garanzia che contribuiranno ad attivare investimenti in Italia e Spagna per circa 200 milioni di euro: un accordo che fa seguito a quello siglato a luglio 2024 e che mira a promuovere l’integrazione nel mondo del lavoro e migliori servizi per i rifugiati, facilitare l’accesso al credito a imprese guidate da donne e sostenere progetti realizzati nelle regioni di coesione. Tra le attività in crescita c’è anche e soprattutto il dato relativo ai crediti di Banca Etica che nel 2024 hanno registrato un +4,4% rispetto all’anno precedente, contro il -1,6% del sistema bancario tradizionale.

«L’eticità della finanza si vede in tante situazioni, soprattutto nell’esercizio del credito. Fare credito con i principi di finanza etica vuol dire sviluppare quelle economie sane, virtuose, e collaborative che creano un valore non solo finanziario ma anche e soprattutto ambientale e sociale, che per noi è fondamentale. È lo scopo della banca, del nostro statuto e del manifesto della finanza etica. È molto più facile fare utili con l’asset management – tutte le pubblicità delle banche promuovono questo tipo di servizi – piuttosto che fare credito perché richiede maggiore lavoro e tempo prima di portare a casa il risultato», sottolinea Nazzareno Gabrielli, Direttore Generale di Banca Etica. 

Nazzareno Gabrielli, Direttore Generale di Banca Etica
In Banca Etica aumento del capitale sociale e largo ai giovani

Un altro dato significativo riguarda il capitale sociale che a fine 2024 ammonta a 95,4 milioni di euro con una crescita del 3,5% rispetto all’anno precedente e del +23% rispetto a quattro anni prima. Inoltre solo nel 2024 sono stati aperti 9.260 nuovi conti correnti e il 58% delle persone che lo hanno fatto sono under 35. Un risultato frutto di piano strategico che nei quattro anni precedenti e in quello appena deliberato ha guardato e guarda ai giovani come a un target di riferimento per il futuro della banca.

«I ragazzi che hanno appena messo su famiglia e svolgono lavori precari non sono i clienti più redditizi per la banca, ma per noi sono un riferimento importante. Uno dei driver che ci permette di raggiungere moltissimi giovani è il mutuo prima casa con la garanzia statale, una forma pensata per favorire l’accesso al credito in situazioni di particolare fragilità: contratti di lavoro a tempo determinato, a progetto, situazioni di redditività capiente ma non stabile che rischiano di precludere l’accesso al credito e in questo caso l’accesso all’abitazione, al diritto alla casa per fasce importanti del nostro ecosistema», continua il direttore di Banca Etica.

L’attenzione e il sostegno alle persone fragili e alle organizzazioni è da sempre uno dei punti fermi di Banca Etica. Nel 2023 e nel 2024 è stata l’unica banca in Italia a destinare una quota degli utili maturati per ridurre le rate dei mutui delle persone fisiche e le commissioni a carico delle organizzazioni più colpite dal rialzo dei tassi deciso dalla BCE. L’importo destinato a questa operazione di redistribuzione ammonta a 2 milioni di euro.

Solo nel 2024 sono stati aperti 9.260 nuovi conti correnti e il 58% sono persone under 35

Mentre i 12 milioni di utili registrati non sono stati distribuiti tra i soci, ma reinvestiti per lo sviluppo di buone idee economiche e imprenditoriali, di cooperative o associazioni, soggetti del terzo settore, imprese della social economy. Il Report d’Impatto annuale raccoglie i numeri del cambiamento positivo per le persone e il pianeta realizzati grazie a chi ha scelto la finanza etica e come Banca Etica impiega le proprie risorse.

Qualche esempio di credito erogato da Banca Etica per l’innovazione sociale e ambientale

Le storie virtuose sono davvero tante e in tanti ambiti, dalla cultura ai workers buyout o imprese recuperate – ovvero operazioni in cui i lavoratori rilevano le aziende salvandole dal fallimento –, fino alle imprese che lavorano per il contrasto al cambiamento climatico, alla mobilità green, alla moda etica, allo sport, all’accoglienza e inserimento di persone migranti. Centro Astalli a Trento, ad esempio, offre accoglienza e percorsi di autonomia per persone richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale e persone in fase di reinserimento lavorativo. Gestisce dormitori e appartamenti, fornendo servizi aggiuntivi essenziali come il supporto psicologico, l’assistenza legale e i corsi di lingua. Banca Etica ha finanziato l’anticipo dei fondi per avviare nuovi progetti e garantire continuità nelle attività in essere. 

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Banca Etica da 25 anni eroga servizi finanziari a favore di iniziative dal forte impatto. Foto di Luca Gallo

A Napoli, Il Tappeto di Iqbal è una cooperativa sociale che opera nella periferia est della città, nel quartiere Barra. Il target principale sono giovani e giovanissimi che, coinvolti attraverso le attività artistiche, circensi e sportive, vengono allontanati dalla strada. Il coinvolgimento dei giovani nelle attività è il primo passo di una presa in carico globale che spesso accompagna anche le loro famiglie e che interviene su dispersione scolastica ed educativa e su altre forme di marginalità sociale. Banca Etica ha supportato la cooperativa anticipando il credito di un progetto vincitore del bando Fermenti 2019 del dipartimento per le politiche giovanili e servizio civile universale.

«In questi primi 25 anni Banca Etica ha dimostrato di essere stata fedele agli obiettivi e ai principi della finanza etica, ma sempre aperta al dialogo. È stata fondata dalle organizzazioni del terzo settore, dalle ACLI, alle ARCI, AGESCI, la cooperazione sociale, le ONG. Oggi ci sono anche Caritas e tanti altri soggetti collettivi. C’è l’aspetto legato al valore dell’impresa cooperativa e la necessità di svilupparsi e continuare a crescere per portare la finanza etica sempre di più nel paese e aumentarne l’efficienza. Avere buone finalità deve andare di pari passo con la ricerca dell’efficienza e della qualità dei servizi», continua Nazzareno Gabrielli.

Banca Etica e l’impegno per la pace

Nel 2024 Banca Etica ha rafforzato alcune importanti strategie anche nell’ambito dell’impegno per la pace. Ha promosso l’approvazione di un Manifesto per una Finanza Pace sottoscritto da oltre 70 istituti di credito operanti in tutto il mondo e aderenti alla Global Alliance for Banking on Values che rifiutano di investire nel settore degli armamenti e chiedono a tutte le banche di fare lo stesso. Etica SGR ha rafforzato la sua collaborazione con ICAN, organizzazione no-profit che ha vinto il Nobel per la Pace per il suo impegno per il bando delle armi nucleari e per diffondere scelte di disinvestimento dalle armi atomiche.

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Truppe della NATO

Prosegue la mobilitazione per difendere in Italia la legge 185/1990 sull’export di armi, minacciata da un ddl governativo che vuole smantellare controlli e presidi di trasparenza. In contemporanea Fondazione Finanza Etica ha pubblicato ZeroArmi, un report di valutazione dell’esposizione delle maggiori banche italiane verso il settore degli armamenti.

«Sta proseguendo un lavoro di engagement verso le altre banche per chiedere conto delle loro policy, della loro posizione, della loro volontà finanziaria. Certe considerazioni e certe consapevolezze non è detto che debbano essere solo della finanza etica, possono essere delle buone prassi anche per tutto il sistema finanziario. Chi ha pensato all’origine Banca Etica aveva le idee chiare: agire come un lievito che si scioglie e genera un’eticità che pervade tutto il sistema finanziario. Abbiamo ancora parecchia strada da fare, ma siamo ancora decisamente convinti che sia questo il percorso giusto», conclude Nazzareno Gabrielli.

Dal 14 al 16 marzo Banca Etica sarà presente a Fa’ la cosa giusta!, la più grande fiera sul consumo critico e sugli stili di vita sostenibili, che riunisce privati e organizzazioni attenti alla sostenibilità.



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