Ranieri: “Il San Mamés è una cattedrale. Dybala un leader in tutto e per tutto”

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Le parole del tecnico alla vigilia del ritorno contro l’Athletic: “Dovremo fare la nostra partita senza pensare al vantaggio. Stiamo costruendo una squadra e una mentalità, dobbiamo scendere in campo senza paura e fare la nostra partita”


Redazione

La Roma domani affronterà al San Mames l’Athletic Club di Bilbao, gara valida per il ritorno degli ottavi di finale di Europa League. Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match. Ecco le sue parole.

RANIERI IN CONFERENZA STAMPA

Una settimana fa si è vinta anche con i cambi, cos’è cambiato avendo 5 cambi? “Sicuramente l’allenatore bravo è quello che fa meno danni, la forza dell’allenatore sono i giocatori, io ho la fortuna di avere buoni giocatori, che mi seguono, sanno che se sbaglio lo faccio in buona fede, cerco di aiutarli in ogni modo. Certo avere 5 giocatori che meritano di giocare ma non partono dall’inizio, ognuno di noi è permaloso, loro sanno che per me sono non tutti uguali ma ognuno differente l’uno dall’altro. Nelle partite ci sono tante partite e la mia fortuna è avere questi ragazzi a disposizione”.

È riproponibile la partita dell’andata? “Credo che già dentro una partita ce ne sono tante e una partita non è mai uguale ad un’altra. Sicuramente domani sera con la spinta del pubblico l’Athletic spingerà di più, noi dobbiamo essere bravi a fare il nostro gioco senza paura, cercando di attaccare e difendere come stiamo facendo ultimamente”.

Su Dybala. “Non è soltanto un leader carismatico e tecnico, è diventato un leader in tutto e per tutto. Il leader si sente partecipe al bene di una squadra, ho la fortuna di avere leader che si sentono partecipi alle sorti di una squadra, tutto quello che fanno lo fanno per il bene della squadra. E questo lui lo ha capito benissimo e lo sta portando avanti così come altri suoi compagni”.

Domani la Roma entra in campo per vincere? Ha 2 risultati su 3. “Sappiamo che davanti abbiamo una squadra bella e tosta. Dobbiamo entrare in campo e fare il nostro gioco, se entriamo con il pensiero del pareggio andiamo a perdere. Facciamo la nostra partita come siamo abituati a fare, attacchiamo e difendiamo in 11, sappiamo quali sono i nostri pregi e i difetti, che dobbiamo cercare di nascondere”.

A Roma questa partita sembra un bivio definitivo. “Possiamo sapere soltanto vivendolo. Chiedo ai ragazzi di cancellare le partite passate, acqua passata non macina più. Noi dobbiamo pensare domani alla partita di domani, una volta finita io ho già i video della partita di Cagliari. Non mi ricordo neanche i risultati di due partite fa. Chiedo alla squadra di fare questo. Non so se è un bivio, so che domani è una grossa partita e domenica anche. Penso partita per partita cercando di tirare fuori il massimo da me e dai ragazzi”.

È orgoglioso di essere qui? Lei parla sempre degli altri ma è orgoglioso di essere ancora qui a San Mames? “L’anno scorso sapevo di smettere e salivo le scale degli stadi pensando che sarebbe stata l’ultima volta. Sono orgoglioso si ma quando guarderò in dietro penserò a quello che potevo fare meglio. Conoscendomi non vedrò le cose positive ma sono quello che ho sbagliato. Ne avrò sbagliate tanto ma è la vita. Metto tutto nel calderone e sono un uomo fortunato di allenare da tantissimo tempo e di stare con i giovani che ti fa rimanere giovane. Sono fortunato perché faccio un lavoro che amo, non tanti possono dirlo”.

Pensa di dover cambiare qualcosa sulle palle inattive? “All’andata avete preso gol così. “Bisogna saper nascondere i nostri difetti ed è una di quelle. Contro una squadra che fa dei calci di punizione uno dei fiori all’occhiello quindi dobbiamo essere molto attenti”.

Sullo staff medico. “Ho la fortuna di avere a disposizione uno staff meraviglioso. Io sono la punta dell’iceberg ma dietro di me c’è un nucleo di persone che lavora giorno e notte per far star bene i giocatori e Paulo è uno di questi. C’è uno staff intero che si relaziona con me e studia che recupero dare ai giocatori. È tutto un insieme di cose che cerca di farli infortunare di meno. Abbiamo tirato fuori la statistica che siamo la squadra con meno infortuni e si è fatto male Celik e questo è un guaio, ma è il calcio. Se giochi tanto puoi avere piccoli guai”.

Come mai Saelemaekers non è più partito tra i titolari? “Perché come non giocava Hummels, ne ho tanti. Non succede nulla, quando è entrato ha sempre fatto bene, assist o gol. Sono contento così, va bene così”.

Che ricordi ha dell’ambiente del San Mames e qual è la chiave della partita? “L’ambiente sarà fenomenale, lo stadio è una meraviglia, complimenti per tutto. La chiave del match non la conosco, spero sia italiana. Giocheremo contro una grande squadra, che gioca diretto e veloce. Non è la solita squadra spagnole a cui piace avere palla. Sappiamo i loro punti forti e come giocheranno”.

Che momento e che sensazioni avete passeggiando al San Mamés? “L’hanno rifatto tutto, è meraviglioso veramente, una cattedrale. E domani sera sarà spero più bella”.

Conosce bene il calcio spagnolo, cosa si aspetta domani? “Sono caldi, però è un popolo giusto, compatto, onesto. Sono dei signori. Mi auguro che ci sia un tifo caldo ma senza scontri tra tifosi nostri e loro. È una partita di calcio e deve restare tale”.

Che partita si aspetta rispetto all’andata? “Come caratteristiche è una squadra diversa rispetto alle altre spagnole, gioca diretta, va subito a cercare la porta vome piace a me. Metteranno più pressione sospinti dal loro pubblico e sapendo di avere un solo risultato. Noi dovremo fare la nostra partita senza pensare al vantaggio, giocare la nostra gara. Stiamo costruendo una squadra e una mentalità, senza paura dobbiamo scendere in campo per fare la nostra partita”.

È un momento fantastico per i risultati, come la fa vivere ai giocatori un allenatore? ” Ormai già stanno in clima partita, l’allenatore deve solo riequilibrare un po’ perché già ci stanno pensando da dopo Empoli. Dobbiamo essere sereni e fare la nostra partita, come dico sempre, fate la prestazione e accetteremo qualunque risultato”.

Quanto il gioco segue la ritrovata serenità del gruppo? “Ho la fortuna di avere dei giocatori che mi stanno seguendo in tutto e per tutto, ci stiamo trovando. Ognuno sa cosa deve fare e dovremo farlo anche domani. In ogni partita ci sono più partite e dovremo giocarle tutte”.

Qual è il prossimo step? “Dobbiamo essere bravi a dimenticare tutto quello che abbiamo fatto sotto l’aspetto della motivazione. Ho detto che sia vittoria che sconfitta sono impostori. Ci siamo rialzati dopo averne passate di brutte e ora dobbiamo cancellare tutto. Ogni partita si gioca e c’è sempre la prossima, questo deve portarci fino alla fine del campionato”.



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