Portoferraio, il caso Luca Donati: dirigente da 30 anni ma ora declassato a funzionario

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PORTOFERRAIO. Ha lavorato da dirigente dell’area finanziaria del Comune dal 1995 fino ad oggi. Per un anno e mezzo ha prestato servizio persino a Siena, contribuendo a risanare le finanze del Comune del Palio. Trent’anni, non certo un battito di ciglia. Eppure, secondo l’amministrazione comunale, Luca Donati, ragioniere capo fin dai tempi del sindaco Giovanni Fratini, quella qualifica dirigenziale non la possiede. Tanto da essere clamorosamente reinquadrato – così si evince dalla delibera di giunta approvata nei giorni scorsi – come funzionario ad elevata qualificazione, con tanto di ricalibratura dello stipendio.

Tutto qua? No, ci mancherebbe. Donati, dopo una lunga carriera alla guida dell’area finanziaria dell’ente locale, dovrebbe tornare in ufficio come funzionario, lavorando per un dirigente finanziario che, ad oggi, il Comune non ha, visto che dal primo di marzo è scaduto l’incarico ad interim a Maurizio Nieri.

Insomma, nonostante lo Scirocco imperversi sull’isola c’è più maretta negli uffici della Biscotteria che nel canale di Piombino. E la serie di contenziosi legali pare destinata ad allungarsi ancora.

Che tra l’amministrazione comunale guidata da Tiziano Nocentini e il dirigente Donati, richiamato mesi fa alla guida dell’area finanziaria per rimettere in carreggiata l’ente locale alle prese con un disavanzo e un piano di rientro da presentare alla Corte dei Conti, i nervi fossero tesi era risaputo in città. Ma l’atto pubblicato nelle ore scorse sull’albo pretorio del Comune di Portoferraio è stato un fulmine a ciel sereno un po’ per tutti.

Il colpo di scena

Per ricomporre le tessere del puzzle bisogna partire dal contenzioso legale in atto davanti al giudice del lavoro tra Donati e l’amministrazione comunale (in verità per fatti risalenti a quando l’ente era guidato dal sindaco Zini). Il Comune avvia un’attività ricognitoria finalizzata alla costituzione in giudizio dell’ente. Si spulciano documenti e atti pubblici. Fino al colpo di scena. «Effettuata apposita attività ricognitoria è emerso che il dipendente non è in possesso della qualifica dirigenziale, nonostante si evinca dal ricorso notificato a questa amministrazione che lo stesso abbia rivestito la qualifica e le funzioni di dirigente dal 1995», si legge nel testo della delibera di giunta, di fatto una presa d’atto rispetto a quanto emerso dalle ricerche. Apriti cielo. In particolare viene contestato il fatto che la qualifica fu assegnata senza passare da un concorso e «in mancanza anche dei titoli necessari per la partecipazione al concorso per la qualifica dirigenziale qualora si fosse tenuto, giacché alla data del marzo del 1995 non aveva coperto funzioni nella qualifica apicale non dirigenziale per almeno cinque anni, come prescritto già dalla norma all’epoca vigente». Donati fu assunto in Comune quando il sindaco era addirittura Novaro Chiari. E l’assegnazione dirigenziale, la sua e di altri ex funzionari dell’ente locale, avvenne quando il Comune fu riclassificato (e passò da avere una struttura articolata sul contributo di figure dirigenziali). Il provvedimento con il quale fu assegnato l’incarico passò al vaglio e fu accolto favorevolmente dal Comitato regionale di controllo. Non solo. Tutti i dirigenti del Comune di Portoferraio assunsero la qualifica con il passaggio di classificazione dell’ente locale. Quindi attraverso il medesimo percorso seguito da Donati.

Quanto accaduto in queste ore non può non suscitare perplessità e domande. Ma come è possibile che ci siano voluti trent’anni per rilevare questa illegittimità? Sempre che l’illegittimità sussista, visto che il caso fu segnalato già in passato alla Procura della Corte dei Conti dal segretario generale in servizio all’epoca (il sindaco era Ageno) e la stessa Procura decise di archiviarlo. E ancora, è possibile reinquadrare un dipendente dopo tutto questo tempo, dopo una carriera spesa per svolgere un determinato – e qualificato – compito? E, guardando al futuro, come tutto questo inciderà nell’equilibrio, complicato da anni, negli uffici della Biscotteria? Domande pressoché scontate. Nel frattempo per l’amministrazione comunale, si legge sempre nella delibera della giunta, ci sono le condizioni per procedere al reinquadramento del dipendente come funzionario ad alta qualificazione. Una sorta di declassamento dopo trent’anni di servizio. Donati, interpellato dal Tirreno, preferisce in questa fase non rilasciare dichiarazioni. È presumibile, se non scontato, che la vicenda possa dare origine a una nuova causa di lavoro. Tutto questo mentre negli uffici del Comune la situazione si fa sempre più delicata.
 



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