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BARI – E’ stato nuovamente ascoltato come testimone dalla polizia Michelangelo Di Chiaro, l’amministratore condominiale del palazzo crollato il 5 marzo scorso in via De Amicis, a Bari. Di Chiaro non è indagato ed è stato sentito (nei giorni scorsi, ma la notizia si è appresa oggi) in Questura su delega della Procura, che procede per crollo colposo a carico di ignoti. Il fascicolo è nelle mani del procuratore aggiunto Ciro Angelillis e della pm Silvia Curione, le indagini sono condotte dalla squadra mobile di Bari.
Di Chiaro – a quanto è dato sapere – è stato sentito a lungo e a lui sono state chieste informazioni sulle condizioni dello stabile, sul progetto di ristrutturazione e adeguamento affidato ai tecnici, sui vari passaggi che hanno portato all’affidamento dei lavori alla srl Dell’Aera Costruzioni (dopo la dichiarazione di inagibilità fatta dal Comune di Bari il 24 febbraio 2024) e se lo stabile avesse un’assicurazione. Il palazzo è stato dichiarato inagibile quando, dopo un allagamento, fu scoperto lo stato di ammaloramento di un pilone centrale presente in un piano seminterrato.
La Procura di Bari ha nominato come consulente il professor Antonello Salvatori dell’università dell’Aquila, che dovrà svolgere uno studio per accertare le cause del crollo.
Intanto «il dipartimento della Protezione civile regionale, diretto da Nicola Lopane, in collaborazione con la sezione Istruzione e Università diretta da Marella Lamacchia, ha acquisito la disponibilità degli alloggi di Adisu – Azienda regionale per il diritto allo studio universitario -, per la sistemazione degli sfollati». Lo ha detto il presidente della Regione Michele Emiliano in riferimento alla vicenda del crollo della palazzina a Bari-Carrassi, avvenuto la scorsa settimana.
«Oggi il Comune di Bari – ha proseguito – ha fatto alloggiare 18 persone, che occupano 12 stanze, di cui 6 uso singola, in una struttura Adisu. La disponibilità è fino al prossimo 31 luglio. La Protezione civile inoltre ha reso noto che i residenti di via De Robertis potrebbero rientrare al più presto una volta sgomberata e messa in sicurezza l’area, mentre per i residenti di via Pinto 16 la situazione sarebbe più critica»
PARTONO LE DEMOLIZIONI
Alle prime ore del mattino di oggi, 13 marzo, il sindaco Vito Leccese ha firmato un’ordinanza per la messa in sicurezza della palazzina al civico 16 di via Pinto, confinante con l’edificio crollato il 5 marzo scorso. Il provvedimento si è reso urgente e necessario a seguito dei sopralluoghi effettuati nella giornata di ieri dai Vigili del fuoco e dai tecnici del settore Immobili Comunali, per eseguire le verifiche tecniche necessarie sugli edifici confinanti con la palazzina crollata di via Pinto 6 (angolo via De Amicis), prima di partire con i lavori di demolizione controllata della porzione residua di palazzina rimasta, con direzione lavori e coordinamento sicurezza affidati dal Comune all’ingegnere Francesco Leo.
Agli esisti di queste si è potuto constatare che il crollo della palazzina di via De Amicis avvenuto la scorsa settimana ha fortemente compromesso la stabilità dell’ edificio limitrofi.
Pertanto, con il provvedimento si ordina ai soggetti proprietari delle unità immobiliari e agli aventi l’obbligo della vigilanza sul fabbricato di via Luigi Pinto 16:
il permanere dell’inibizione all’accesso e all’utilizzo di tutte le unità immobiliari costituenti l’immobile già evacuato e inagibile, consentendo il solo accesso agli operatori, dotati delle necessarie cautele, all’esclusivo fine di installare le opere di presidio statico ritenute necessarie, successivamente alle operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto di fabbricato oggetto di crollo, come autorizzate dalla Procura di Bari;
di effettuare una scrupolosa verifica, a cura di tecnico competente abilitato all’esercizio della professione, delle condizioni statiche di tutti gli elementi strutturali dell’immobile, finalizzata alla messa in sicurezza definitiva del fabbricato;
di comunicare l’inizio effettivo delle attività di cui ai punti precedenti, entro sette giorni successivi al completamento delle operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto di fabbricato di via Pinto 6;
di depositare al Comune idonea documentazione attestante l’esecuzione degli interventi entro trenta giorni successivi al completamento delle operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto di fabbricato di via Pinto 6, con Certificazione di Insussistenza di Pericolo per la Pubblica Incolumità redatta da tecnico professionista;
il Comune di riserva di consentire l’agibilità delle unità immobiliari inibite solo dopo l’avvenuto adempimento degli obblighi previsti dall’ordinanza.
In caso d’inottemperanza o ingiustificato ritardo nel dare esecuzione a quanto disposto dall’ordinanza, si procederà in via sostitutiva e in danno dei soggetti obbligati. Il provvedimento non costituisce titolo autorizzativo per l’esecuzione di opere di ripristino e consolidamento, per le quali dovranno essere osservate le relative procedure autorizzative vigenti.
L’ordinanza si è resa urgente e necessaria a seguito delle attività svoltesi nel corso dell’intera giornata di ieri, da parte del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari che ha comunicato l’urgenza di adottare ulteriori provvedimenti per la messa in sicurezza dello stabile al civico 16 di via Pinto, confinante con la palazzina crollata. I Vigili del Fuoco hanno constatato che l’edificio ha subìto gravi dissesti statici. Più precisamente, il solaio del terzo e del quarto piano della palazzina di via Pinto 16 si appoggia sulla muratura in adiacenza a quella della palazzina crollata in via Pinto 6, muratura che versa in condizioni di equilibrio instabile. Ne consegue, dunque, che anche l’edificio di via Pinto 16 non risulta essere in condizioni di sicurezza. Effettuata la valutazione tecnica speditiva nell’ambito dell’attività di soccorso tecnico urgente, si è provveduto da parte dei Vigili del fuoco ad attuare alcuni provvedimenti temporanei e contingenti di messa in sicurezza, con l’inibizione all’uso e all’accesso dell’intero edificio, fino al ripristino delle ordinarie condizioni di sicurezza. I Vigili del fuoco hanno evidenziato, inoltre, con comunicazione inviata al Comune di Bari che particolare attenzione dovrà essere posta durante le fasi di messa in sicurezza dell’area oggetto del crollo, non potendo escludere l’evoluzione del dissesto statico anche nell’edificio sito in via Pinto 16, a causa della possibile connessione strutturale con il relitto dell’edificio crollato.
Al riguardo, i Vigili del Fuoco hanno raccomandato di confermare l’inibizione all’accesso e all’uso dell’edificio di via Pinto 16, e durante le operazioni di demolizione e messa in sicurezza del relitto dell’edificio di via Pinto 6, di far sgomberare la palazzina al civico 22.
I tecnici della Po.E.Q. Progettazione e Manutenzione Strutture del Settore Immobili Comunali hanno, inoltre, rilevato una serie di fattori di rischio, constatando che il crollo del fabbricato di via Pinto 6, in particolare l’assetto fuori piombo della muratura di confine, ha innescato un evidente dissesto statico sull’adiacente fabbricato di via Pinto 16. E’ stata verificata la presenza di un quadro lesionativo diffuso sulle murature delle unità immobiliari ispezionate ai vari livelli sul lato sinistro del fabbricato di via Pinto 16, una generalizzata precarietà delle condizioni di equilibrio della parte sommitale del fabbricato, dove parte degli elementi strutturali risultano privi dell’originaria funzione statica, costituendo esclusivamente un carico permanente, con conseguente sovraccarico degli elementi resistenti adiacenti. Considerando che il dissesto statico rilevato sul fabbricato di via Pinto 16 è stato causato esclusivamente dal crollo del fabbricato di via Pinto 6 e all’attualità non possono escludersi ulteriori effetti progressivi dei dissesti riscontrati, in considerazione altresì di un eventuale collasso progressivo e a catena sulle strutture contermini, si è ritenuto necessario evitare ogni ulteriore evoluzione del dissesto adottando il provvedimento urgente.
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