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Boom dei titoli bancari: il risiko rende i prezzi appetibili, ma la storia insegna che i pericoli sono dietro l’angolo
Se si confronta l’evoluzione delle azioni delle società bancarie quotate a Piazza Affari nelle ultime sedute, si nota una forte crescita del loro valore, talvolta anche superiore al 50%. Se, poi, si considera come periodo di riferimento l’ultimo triennio, si nota come le percentuali di incremento superino anche il 100%.
È il caso di Banco Bpm, che è impegnato in due progetti di notevole rilevanza. Da un lato, ha presentato un’OPA (offerta pubblica di acquisto) su Anima sgr, dall’altro è oggetto di un’offerta sul capitale proposta da UniCredit (che ha ottenuto il lasciapassare dalla Banca d’Italia). Degna di nota è anche la rinascita di Monte dei Paschi di Siena che, dopo un lungo periodo di crisi, dal 2022 è riuscito a guadagnare più del 200%, tanto da decidere di presentare un’offerta pubblica di scambio sul gruppo Mediobanca.
Dopo un momento di grandi tensioni (dovute soprattutto ai tassi a zero e ai crediti inesigibili nei bilanci), le banche italiane stanno iniziando a raccogliere utili da capogiro, che li hanno lanciati in Borsa. I titoli degli istituti di credito, inoltre, attraggono gli investitori anche grazie ai dividendi. Proprio in questa situazione già favorevole, si è introdotto il risiko, determinante per i successi degli ultimi giorni a Piazza Affari. Occhio, però, a non lasciarsi travolgere dalla cieca euforia.
Volano a Piazza Affari i titoli bancari, ma si tratta davvero di un’operazione senza precedenti?
Nonostante il rally dei titoli bancari faccia ben sperare in un futuro positivo, è necessario considerare anche gli eventuali rischi delle operazioni per le quali i gruppi societari stanno lavorando. Sicuramente il caso più recente è quello di Monte dei Paschi di Siena, ma anche gli altri istituti di credito hanno dovuto affrontare momenti pericolosi.
Volano a Piazza Affari i titoli bancari, ma si tratta davvero di un’operazione senza precedenti?
Il Banco Bpm, ad esempio, aveva precedentemente raggiunto un simile momento di gloria come quello attuale solo nel mese di novembre 2015; stesso discorso per UniCredit (nel maggio 2011), Intesa Sanpaolo (nel dicembre 2007), Generali (nell’ottobre 2007) e Mediobanca (nell’ottobre 2006). Di conseguenza, chi ha in passato comprato i titoli di queste banche ha dovuto attendere almeno 10 anni prima di ottenere ricavi elevati.
Sottolineiamo, inoltre, che al successo dei titoli della finanza italiana hanno contribuito anche gli investimenti internazionali. Ad esempio, il 3% dei volumi di scambio delle azioni di Monte dei Paschi di Siena è stato acquistato da Caltagirone, dopo la notizia dell’OPS su Mediobanca.
Risiko bancario: le date di marzo e aprile da segnare in calendario
Intanto, marzo e aprile saranno due mesi decisivi per il risiko bancario italiano, soprattutto grazie alle varie OPA (offerte pubbliche di acquisto) e OPS (offerte pubbliche di scambio). I Consigli di Amministrazione e le Assemblee dei principali gruppi, dunque, saranno impegnati in operazioni che potrebbero segnare in maniera decisiva il futuro finanziario.
In particolare, sono due la date più rilevanti del bimestre in corso:
- 27 marzo: in tale giorno si riunirà l’Assemblea di Unicredit per deliberare sull’incremento di capitale per l’offerta su Banco Bpm, il cui valore attuale è di 10,1 miliardi di euro;
- 24 aprile: potrebbe essere anticipata l’Assemblea di Generali (programmata per l’8 maggio). In tale occasione, Unicredit potrebbe fare la sua proposta.
Ma aprile sarà anche il mese delle cedole e delle Assemblee. Il 17, Monte dei Paschi di Siena, chiederà ai soci di votare su un eventuale aumento di capitale per l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, al fine di concludere una delle operazioni più importanti dell’anno.
Il 23 aprile, dovrebbe tenersi l’assemblea della Banca Popolare di Sondrio, il 28 ci sarà il CdA di Intesa Sanpaolo, il 29 aprile è fissata la riunione dei soci di Illimity per l’approvazione del bilancio e, infine, il 30 aprile si riuniranno i soci di Banco Bpm.
Le informazioni riportate in questo articolo sono a scopo divulgativo e non devono essere intese come raccomandazioni o suggerimenti d’investimento. I dati sono ottenuti da fonti considerate affidabili. Tuttavia, la loro accuratezza, completezza o affidabilità non possono essere garantite.
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