Il Presidente del Trapani annuncia: “Ho info che provano che Maradona è stato ucciso”

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È da poco in campo il Trapani, che nel corso della 31ª giornata del campionato di Serie C sta affrontando l’Avellino, ma nel corso della mattinata, come si legge sul portale ilnapolista.it, il presidente dei granata Valerio Antonini è intervenuto su Radio Crc (emittente partner del Napoli) per parlare dei rapporti lavorativi e non che aveva con Diego Armando Maradona. E proprio un giorno dopo che ha preso il via il processo per la morte de El Pibe de Oro, ecco le dichiarazioni shock di Antonini: “Ho delle informazioni che possono provare che Maradona è stato assassinato. Ho da anni tutta una serie di informazioni che gestivo direttamente poiché spesso con Diego andavamo in viaggi di lavoro a Cuba e Venezuela. Ne ho vista di cotte e di crude per cui potevo scrivere un libro. C’erano personaggi che ruotavano intorno a Diego che hanno contribuito in maniera chirurgica a quello che è successo e mi riferisco a chi gestiva la parte legale di Diego che gli faceva firmare tutto ciò che doveva firmare anche quando Diego non era in buone condizioni. Tutte queste cose sono successe da anni. L’Avvocato Matias Morla è il principale responsabile e il colpevole della morte di Diego poiché è lui che ha nominato le persone che facevano parte del suo entourage che si occupavano anche di controllarlo ma che in realtà lo facevano ubriacare e lo facevano ridurre in pessime condizioni per poi abbandonarlo. Matias Morla si occupava della scelta del medico e delle strutture su cui Diego si poteva appoggiare”.

Prosegue poi: “Il rapporto tra me e Diego Armando Maradona si era consolidato negli anni poiché abbiamo lavorato insieme in Sudamerica per tanti anni. Noi abbiamo creato un qualcosa che nel mio settore che è quello della distribuzione di grano, è un qualcosa di unico grazie ai rapporti che Diego aveva con i presidenti. Abbiamo fatto un grande lavoro di team insieme anche a Stefano Ceci. Si era creata una sinergia straordinaria, conservo gelosamente ancora un audio di Diego in cui diceva che io ero uno dei pochi nella sua vita che gli aveva fatto solo guadagnare soldi e non gliene non aveva mai dovuto dare.

E su Stefano Ceci: “Stefano Ceci è stato l’unico che ha tentato di aiutarlo poiché gli è stato sempre vicino. C’è una causa in corso, questa situazione è legata ad un contratto che Stefano ha regolare con Diego con una società di riferimento di Morla in cui Diego cedeva tutti i suoi diritti d’immagine e di nome. C’è una causa in corso tra la società di Stefano e quella di Morla per chi ha effettivamente i diritti”.

Parlando poi di questioni economiche: “Io portai Diego da quello che era il mio partner commerciale che era il più grande imprenditore nel mondo del grano, il Presidente Francesco Casillo, poiché avemmo l’idea di coinvolgere Diego per farlo diventare l’apripista nel mondo del business. Diego ha ricevuto decine di milioni di commissioni ma questi soldi finivano su un conto corrente svizzero che posso fornire alle autorità di Buenos Aires qualora me lo chiedessero, cointestato a Matias Morla e a Maradona a firma disgiunta che consentiva a Morla di poter disporre di questi soldi come e quando voleva. Inizialmente Diego aveva un conto corrente intestato solo a lui dove venivano versati gli importi alla commissione che lui aveva generato. Quando Morla cominciò a raffigurare Diego agli inizi del 2015, mi chiamò per dirmi che il corto corrente di Maradona è cambiato e di pregarmi di trasferire i soldi su quel conto. Rimasi interdetto in quel momento poiché era evidente che dietro questo interesse di Morla, c’era un suo secondo fine che era quello di poter mettere mano al capitale di Maradona e di poter disporre di quei soldi“.

Una nota va poi ad Aurelio De Laurentiis: “Un fenomeno assoluto. Quello che ha fatto a Napoli è eccezionale. Ha preso un squadra in Serie C inesistente e l’ha portata ai piani alti lottando per lo scudetto. Ha portato allenatori del calibro di Ancelotti e Benitez. Inizialmente a Diego non piaceva De Laurentiis, poi si sono conosciuti grazie a Stefano Ceci e da lì si sono frequentati. Diego aveva grande stima di De Laurentiis poiché è difficile parlare male di lui. De Laurentiis ha fatto diventare il Napoli una squadra importante. Lui ha grandi capacità anche se ha difetti come tutti gli esseri umani”.





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