Il canone RAI aumenta ancora: ecco il nuovo prezzo

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Il canone RAI è una tassa annuale obbligatoria per i possessori di apparecchi televisivi e il cui pagamento è dovuto per il finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo nazionale italiano. Nel 2023, il canone era stato ridotto dai consueti 90 euro a 70 euro grazie a una misura straordinaria facente parte della Legge di Bilancio 2024.

La misura fu varata per agevolare le famiglie italiane alle prese con il carico fiscale, il caro vita e l’inflazione. Tuttavia, questa misura è rimasta un’eccezione e non è stata rinnovata. Infatti, la Legge di Bilancio 2025 ha deciso di riportare l’importo del canone RAI a 90 euro annui, riportando dunque la tariffa agli anni precedenti il 2023.

Quindi, rispetto all’anno precedente 2023, il canone RAI aumenta ancora, con una maggiorazione di 20 euro. Quindi 90 euro rappresenta il nuovo prezzo per il 2025, da pagare diviso in mensilità assieme alla bolletta elettrica, come già stabilito nel passato. Aumentano così le spese annuali per le famiglie italiane, già alle prese con gli aumenti generalizzati.

Il nuovo canone RAI: prezzo e modalità di pagamento

La decisione di riportare l’importo del canone RAI ai precedenti 90 euro annuali è stata presa per garantire un adeguato finanziamento del servizio pubblico radiotelevisivo nazionale italiano, anche se sono state molte le polemiche a riguardo perché tale aumento è avvenuto in un momento in cui le pressioni economiche sulle famiglie sono già gravose.

Per quanto riguarda il pagamento, il canone RAI anche per il 2025 continuerà a essere addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica. questa modalità fu introdotta nel 2016 per ridurre l’evasione fiscale e semplificare il processo di pagamento e riscossione. La cifra totale di 90 euro del canone RAI è suddivisa in dieci mensilità.

Le dieci rate mensili ammontano a 9 euro ciascuna, distribuite tra gennaio e ottobre. L’addebito delle rate mensili del canone RAI in bollette riguarda solo le utenze residenziali, mentre per quelle non residenziali e per chi non possiede un dispositivo televisivo sono previste specifiche procedure di pagamento e di esenzione.

Canone RAI 2025: esenzioni e agevolazioni

Il pagamento del canone RAI 2025 prevede, come sempre, una serie di esenzioni e di agevolazione per determinate categorie di cittadini. Seno esenti dal pagamento del canone RAI tutti i cittadini over 75 con un reddito non superiore agli 8.000 euro annuali. Questi cittadini possono dare domanda di esenzione totale per l’anno in corso, presentando richiesta entro il 31 gennaio 2025.

Chi non possiede un televisore o altro apparecchio atto a ricevere le trasmissioni televisive può presentare una dichiarazione sostitutiva presso l’Agenzia delle Entrate per richiedere e ottenere l’esclusione totale dal pagamento del canone RAI. I diplomatici e i militari stranieri, di cittadinanza non italiana ma in servizio presso ambasciate e basi NATO, sono esonerati dal pagamento.

Per ottenere l’esenzione del canone RAI 2025 dunque occorre presentare domanda e la richiesta ha termini di scadenza ben precisi. La domanda di esonero di pagamento può essere presentata entro il 31 gennaio 2025 per l’intero anno. Visto che tale data è già passata e il termine è scaduto, l’altra data utile è entro il 30 giugno 2025 per chiedere l’esenzione del secondo semestre dell’anno.

Come è cambiato il canone RAI nel tempo

La modifica appena apportata al canone RAI, con il ripristino dell’importo da 70 e 90 euro, non è certo l’unica che è stata varata nel corso del tempo. Infatti, il canone RAI ha subito diverse trasformazioni dall’anno della sua istituzione, e cioè nel lontano 1938. Queste modifiche sono quasi sempre state determinate da esigenze economiche dello Stato Italiano.

Negli anni ’90 e nei primi anni 2000, il canone RAI è stato spesso oggetto di dibattito politico, con molti esponenti dei partiti che hanno provato più volte a introdurre riduzioni mirate per le fasce più deboli della popolazione italiana. Tuttavia, queste proposte non si sono concretizzate al fine di mantenere un finanziamento stabile del servizio pubblico radiotelevisivo.

Il cambiamento più significativo è stato quello del 2016 con l’introduzione dell’addebito del canone RAI direttamente nella bolletta dell’energia elettrica. Ciò ha rappresentato una svolta nella lotta contro l’evasione fiscale di questo particolare ambito e una modifica introdotta anche per la crescente richiesta di trasparenza da parte dei cittadini italiani.

Per concludere

Il ripristino dell’importo del canone RAI 2025 dai 70 euro stabiliti nel 2024 agli attuali 90 euro significa un ritorno alla tariffa standard, in vigore negli anni precedenti. La riduzione straordinaria effettuata nel 2024 per ora rimane un’eccezione e non è stata rinnovata al fine di garantire un adeguata copertura del finanziamento al servizio pubblico radiotelevisivo.

Con l’avvento delle piattaforme di streaming e della TV on demand, affermatesi stabilmente da alcuni anni e sempre più diffusi a discapito di una riduzione sempre più evidente dell’uso della TV tradizionale, molti esperti del settore stanno avvertendo su un possibile cambiamento del modello di finanziamento della RAI per non perdere sempre più terreno.



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