I titoli del giorno a Piazza Affari: tonica Popolare Sondrio, giù Leonardo

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Listini europei in recupero dopo un avvio di settimana zoppicante. A sostenere i principali indici del Vecchio continente che registrano rialzi di oltre l’1%, le nuove dichiarazioni del presidente Usa, Donald Trump che ha fornito rassicurazioni sull’economia statunitense. In particolare, il tycoon ha minimizzato i timori di recessione negli Stati Uniti e ha annunciato piani per dare priorità alla deregolamentazione e alla riduzione delle tasse per le aziende che producono negli Usa.

C’è poi l’onnipresente tema dazi, con la risposta Ue alla guerra commerciale di Trump. La Commissione europea ha annunciato le sue “contromisure”, con tariffe su prodotti americani per 26 miliardi di euro. “A partire da questa mattina gli Stati Uniti applicano un dazio del 25 % sulle importazioni di acciaio e alluminio.  Ci rammarichiamo profondamente di questa misura. Le tariffe sono imposte. Sono cattive per le imprese e persino peggiori per i consumatori. Tali tariffe stanno perturbando le catene di approvvigionamento. E creano incertezza per l’economia. Sono in gioco posti di lavoro. I prezzi aumenteranno“, ha sottolineato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Sui mercati si guarda anche al via libera dell’Ucraina a una tregua di 30 giorni con la Russia e il ripristino degli aiuti americani a Kiev.

Intanto a Piazza Affari sono tornati gli acquisti, con l’indice Ftse Mib che sale dell’1,53% a 38.273,66 punti.

Popolare Sondrio tra i migliori del Ftse Mib

Prysmian, Buzzi e Unicredit. Sono i migliori titoli del Ftse Mib a metà seduta. Avanza anche Bca Pop di Sondrio che segna una crescita di oltre il 3% dopo la presentazione del nuovo piano industriale “Our Way Forward” che definisce la strategia ed i nuovi target per l’orizzonte temporale 2025-2027.

“Il piano conferma il posizionamento di Banca Popolare di Sondrio quale realtà indipendente, agile ed efficiente, con una cultura distintiva, che traduce il radicamento nei territori e la vicinanza alla clientela in valore duraturo per tutti gli stakeholder”, precisa la banca valtellinese che a inizio febbraio è finita nel mirino di Bper Banca che ha lanciato un Ops.

Nel dettaglio, Popolare di Sondrio prevede nel nuovo piano un utile netto cumulato 2025-2027 pari a circa 1,8 miliardi di euro, a un utile netto al 2027 pari a 583 milioni, in linea con i livelli record registrati nel corso del 2024, nonostante il significativo calo dei tassi di interesse atteso. La banca si attende una distribuzione dei dividendi in forte accelerazione, con circa 1,5 miliardi di euro previsti nell’arco del piano, raddoppiando la distribuzione avvenuta negli ultimi 3 anni. Il payout ratio è così visto all’85% ogni anno a partire già dal 2025 rispetto al 63% del 2024, mantenendo una solidità patrimoniale, con un Cet1 superiore al 14% al 2027.

“La crescita stand alone ha permesso di preservare lo spirito identitario, i nostri valori culturali e le caratteristiche uniche del nostro modello di fare banca: un approccio imprenditoriale da parte del nostro personale, fondato su dedizione e competenza, capace di accompagnare sul lungo termine la clientela, instaurando con essa rapporti proficui e duraturi e offrendo soluzioni personalizzate e sofisticate”, ha commentato Mario Alberto Pedranzini, amministratore delegato di Banca Popolare di Sondrio.

Leonardo sul fondo

Leonardo si accomoda oggi nelle retrovie del Ftse Mib. All’indomani dei conti 2024 e dell’aggiornamento del piano, il titolo dell’ex Finmeccanica cede il 3% circa e viaggia a quota 42,39 euro, pur restando in vetta alla classifica dei migliori titoli del Ftse Mib da inizio anno (+64% circa YTD).

Le nuove previsioni, contenute nell’aggiornamento del business plan diffuso ieri sera, indicano ordini cumulativi per un valore di 118 miliardi di euro nel periodo dal 2025 al 2029. Per quanto riguarda il 2026, Leonardo ha fissato un target di Ebita pari a 1,90 miliardi di euro e si aspetta ordini per 22,3 miliardi, con un fatturato di 19,6 miliardi e un free cash flow operativo di 1,01 miliardi.

A fine piano (2029), gli obiettivi di ricavi e di Ebita si attestano rispettivamente a 24 miliardi e a 2,8 miliardi. Leonardo ha annunciato che proporrà un dividendo di 0,52 euro per azione per il 2025.

Leonardo, Equita taglia a hold. Target +26% includendo per la prima volta l’upside del ReArm EU

Doppia mossa di Equita Sim su Leonardo: la sim ha tagliato il rating a hold sul gruppo della difesa, ma ha rivisto al rialzo del 26% il target price che sale a 46,5 euro (includendo per la prima volta l’upside del ReArm EU).

“Pur sapendo che il news flow del settore difesa resterà positivo e Leonardo sia ben posizionata per cavalcarlo, oltre ad aver dimostrato capacità nel raggiungere quanto promesso, alla luce della performance del titolo (+69% YTD) downgrade a Hold sulla forza del titolo. Ulteriore upside in caso di ‘soluzione definitiva’ per le Aerostrutture (entro fine anno), mentre l’obiettivo di realizzare acquisizioni in Cyber/Space rischia di diventare costosa visto il re-rating dei multipli del settore”, hanno commentato gli analisti della sim milanese

E hanno aggiunto: “Il piano è da considerare un floor in quanto non include l’upside del ReArm plan EU. Nessun dubbio che l’Unione europea è all’inizio di un ciclo di investimenti militari senza precedenti, ma gli effetti saranno diluiti nel tempo (tempistica da chiarire), revisioni non possono essere escluse e vari paesi avevano già previsto un aumento (ad esempio l’Italia dall’1.5% nel 2024 al 2% nel 2028)”.



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