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L’Unione Europea deve “urgentemente” riarmare e aiutare l’Ucraina a trasformarsi in un “porcospino d’acciaio” che risulti “indigesto per futuri invasori”. Questa la direzione suicida e criminale annunciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, che ha proposto un piano per il riarmo con innalzamento al 2 per cento delle spese militari nei bilanci di ogni singolo paese.
di Laura Tussi su FARO DI ROMA
Si tratta di una politica del tutto negativa e in contraddizione con gli ideali di pace e convivenza dei fondatori dell’Unione Europea. Un tradimento in nome del principio latino “se vuoi la pace prepara la guerra” che rappresenta una assoluta perversione della realtà.
Infatti risulta inaccettabile spendere e sprecare oltre 64 milioni di euro al giorno per le spese militari: acquisire strumenti di guerra, armi sempre più sofisticate e letali per commettere atti di morte e distruzione significa abituare tutti gli essere umani alla logica del terrore e alla dinamica della sopraffazione. Perché non rientra nella norma di una vita felice vivere in territori dove sono installati ordigni bellici, basi militari, testate nucleari e poi faticare per uno stipendio dignitoso, accettare che si taglino posti di lavoro e si scarichino queste tensioni sugli ultimi della terra, dai migranti ai diversamente abili ai senzatetto.
Dobbiamo provare a diffondere la consapevolezza di quanto sia folle una tale politica e promuovere iniziative concrete di lotta, per non arrendersi al negativo e al brutto imposto dal potere. Ma al contrario per far diventare la realtà quotidiana il vero mondo che vogliamo, “un altro mondo possibile”, bello e positivo.
I popoli europei sono chiamati a interrogarsi sul rilancio dell’attività antimilitarista, davanti a un innalzamento folle e criminale della spesa militare correlata all’industria bellica con le infrastrutture militari, le forze armate in un sistema che ingenera guerre, profughi, immigrazione.
Alternativa Libertaria analizza le problematiche connesse alla Nato e alla politica di potenza. La Lega per il disarmo unilaterale denuncia il rischio di una guerra nucleare, attualmente in aumento e annuncia un alto monito di speranza come il trattato Onu del luglio 2017, trattato di proibizione delle armi nucleari varato a New York a palazzo di vetro con 122 nazioni e la società civile organizzata in Ican – Campagna per l’abolizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari, che è valsa, a tutta questa vasta rete di attivisti per il disarmo nucleare universale, il premio Nobel per la Pace nel 2017.
E ancora le stragi dell’uranio impoverito, che vede l’Adriatico una discarica di bombe inesplose sganciate dagli aerei e gli effetti devastanti e l’uso bellico di questo agente altamente radioattivo.
Inoltre si fa presente che alcuni aerei cacciabombardieri f35 sono di stanza nella base militare di Amendola e sono forniti della stessa dotazione degli Eurofighter.
E ancora ricordiamo la piaga mortifera dei poligoni di tiro, come in Sardegna. E la Sicilia che diviene una piattaforma militare nel centro del Mediterraneo con il tragico excursus di basi militari USA e NATO: la Sicilia che ieri era ponte verso l’Africa e oggi è frontiera della fortezza Europa con vari aspetti nevralgici del militarismo dilagante e della questione migranti.
La Sicilia che ha visto ingenti lotte popolari contro la militarizzazione: Augusta, Comiso, Niscemi. Ricordiamo la caratteristica della lotta No Muos, tra solidarietà, incomprensioni, indifferenza.
Dunque occorre incrementare le azioni di contrasto e opposizione alle politiche di guerra e di investimenti e spese militari, tutte risorse sottratte alle nostre principali necessità di case, ospedali, asili, scuole, servizi sociali e risulta soprattutto necessario disincentivare la spregiudicata propaganda militarista nelle scuole e nelle università per formare invece le nuove e future generazioni alla salvaguardia e alla tutela dell’ideale umanitario e umanistico più bello e importante: la pace.
Laura Tussi
Sitografia per approfondire:
Canale Mastodon
Bibliografia essenziale:
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Resistenza e nonviolenza creativa, Mimesis Edizioni.
Laura Tussi e Fabrizio Cracolici, Memoria e futuro, Mimesis Edizioni. Con scritti e partecipazione di Vittorio Agnoletto, Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Giorgio Cremaschi, Maurizio Acerbo, Paolo Ferrero e altri
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