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Come anteprima rispetto al cartellone lirico che vedrà in scena due opere ad ottobre e a dicembre 2025 di cui la prima sarà Il Trovatore di Verdi con la regia di Giuseppe Dipasquale direttore di Marche Teatro (tutto il programma della Stagione Lirica 2025 su www.fondazionemuse.org), a pochi giorni dalle festività pasquali Ancona con il Teatro delle Muse sarà protagonista di un concerto straordinario ospitando l’orchestra su strumenti originali Frau Musika diretta da Andrea Marcon, uno degli interpreti di riferimento per il repertorio barocco e classico, che accosta al Requiem di Mozart il Te Deum di Salieri, di cui ricorrono i 200 anni dalla morte. Nel programma c’è spazio anche per il Concerto n.1 per violino e orchestra in Si bemolle maggiore K 207 di Mozart, frutto della sua giovanile inventiva, con il violino solista di Paolo Tagliamento.
L’orchestra è affiancata dal Coro del Friuli Venezia Giulia e da quattro voci soliste di livello internazionale: il soprano Jeanne-Marie Lelièvre, il contralto Francesca Ascioti, il tenore Leonardo Cortellazzi e il basso boliviano José Coca Loza.
Il concerto tocca cinque città italiane, partendo da Ancona, realizzando un progetto di Andrea Marcon e di Frau Musika sostenuto in art bonus da Fondazione Cariverona.
L’appuntamento è a cura di Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con Marche Teatro.
Frau Musika propone un’immersione nella musica sacra di due grandi maestri come Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart, che operarono nella Vienna di Giuseppe II. La storia li vide rivali sul palcoscenico del Teatro di Corte e negli eventi musicali della Capitale; la leggenda volle indicare Salieri come responsabile della morte prematura del più giovane collega: il dramma di Puskin nell’Ottocento, quello di Shaffer nel Novecento, ma soprattutto il film di Forman hanno reso popolare un sospetto che non ha alcun fondamento.
Figura chiave nella storia dell’opera – scrisse una cinquantina di pregevoli lavori, sia del genere giocoso che di quello drammatico – nonché stimato didatta, Salieri fu autore assai prolifico anche in ambito sacro con un gran numero di Messe, Requiem, Offertori, Salmi, Mottetti, Oratori e Inni, tutti di ottima fattura. Fra quest’ultimi spicca il Te Deum in Re maggiore per coro misto, orchestra e organo composto nel 1790 in occasione dell’incoronazione di Leopoldo II e che Frau Musika e il Coro del Friuli Venezia Giulia propongono in apertura di concerto.
A seguire c’è l’ampia parentesi mozartiana che inizia con il Concerto n. 1 in Si bemolle maggiore per violino e orchestra completato nell’aprile di 250 anni fa. Venuto alla luce a Salisburgo quando Mozart aveva 19 anni, il Concerto si distingue per l’estrema cura della scrittura solistica e per la ricchezza delle linee melodiche.
Infine il Requiem in Re minore per soli, coro e orchestra, capolavoro ultimo la cui incompiutezza ha generato una ridda di speculazioni e di leggende, ma ha anche contribuito ad alimentare la fama postuma del suo autore. Completato da Franz Xaver Süssmayr – allievo e amico di Mozart – e da altri allievi sulla base degli appunti rinvenuti dalla vedova Constanze, il Requiem continua ad essere non solo una delle pagine più analizzate e studiate della letteratura musicale di tutti i tempi, ma soprattutto una delle opere più amate dal pubblico di tutte le età e delle più diverse culture.
Fondato nel 2001, il Coro del Friuli Venezia Giulia ha al suo attivo oltre 400 concerti, grazie anche alla gestione modulare del suo organico che consente di affrontare repertori molto diversi nell’ambito della musica antica, classica, contemporanea, jazz e pop. Ospite di importanti teatri, festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero, il Coro è preparato fin dagli esordi dal maestro Cristiano Dell’Oste.
Paolo Tagliamento, solista nel Concerto per violino, è nato a Conegliano nel 1977 e si è diplomato al Conservatorio di Milano ad appena 15 anni. Perfezionatosi all’Accademia Chigiana, all’Accademia Stauffer con Salvatore Accardo, poi a Madrid e a Monaco, ha intrapreso una carriera come solista e camerista che lo ha già portato ad esibirsi nei più importanti palcoscenici del mondo. Paolo suona il magnifico violino Pietro Giacomo Rogeri “il Milanollo” del 1701 concessogli in uso dalla Fondazione Pro Canale di Milano.
Organista, clavicembalista e direttore, Andrea Marcon è una delle personalità musicali più in vista del repertorio barocco a livello internazionale. Già fondatore della Venice Baroque Orchestra nel 1997, che ha diretto nei più prestigiosi teatri del mondo, dal 2005 guida il complesso La Cetra Basel con il quale ha intrapreso un approfondito lavoro di ricerca sul suono originale. In veste di direttore ospite Marcon è salito sul podio di orchestre del calibro dei Berliner Philharmoniker, della Bayerische Rundfunk Sinfonieorchester e delle orchestre sinfoniche delle principali radio tedesche, ed è presente nella programmazione di alcuni dei più importanti teatri d’opera, tra cui la Scala, la Fenice di Venezia, il Bolshoi di Mosca, il Palau de les Arts di Valencia.
I biglietti del concerto del 7 aprile sono in vendita dal 12 marzo in biglietteria e su www.vivaticket.com prezzi interi: platea €30, prima galleria e 1° ordine di palchi €25, seconda galleria e 2° ordine di palchi €20, terza galleria e 3° ordine di palchi €10.
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