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Il quadro VQ consente ai soggetti passivi interessati di determinare il credito maturato a seguito di versamenti di imposta periodica non spontanei ovvero ripresi dopo la sospensione per eventi eccezionali, relativi ai periodi di imposta 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e/o 2023.
Nel quadro VQ della dichiarazione IVA 2025 – periodo di imposta 2024 occorre indicare, fra l’altro, l’ammontare dell’IVA periodica, relativa al periodo di imposta cui si riferiscono gli omessi versamenti, che è stata versata dal soggetto passivo a seguito del ricevimento di comunicazioni di irregolarità, della notifica di cartelle di pagamento e della ripresa dei versamenti dopo la sospensione per eventi eccezionali.
Compilazione del quadro VQ con GBsoftware
La compilazione del quadro VQ all’interno della dichiarazione IVA 2025 – periodo di imposta 2024 avviene cliccando il pulsante “Gestione versamenti periodici omessi”.
Con tale gestione è possibile:
- Importare i versamenti periodici omessi dalla Dichiarazione IVA 2024 – periodo di imposta 2023 relativi ai periodi 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e/o 2023 se la dichiarazione dell’anno precedente è stata predisposta con GBsoftware;
- Inserire manualmente i versamenti periodici omessi relativi ai periodi 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e/o 2023.
Di seguito andiamo a riepilogare i passaggi da eseguire per ogni tipologia di inserimento dati.
Importazione dati da dichiarazione Iva 2024 periodo di imposta 2023
Se la dichiarazione Iva 2024 – periodo di imposta 2023 è stata predisposta con GBsoftware e sono presenti dei versamenti periodici omessi nel quadro VQ, nella dichiarazione Iva 2025 – periodo di imposta 2024 l’utente può:
- Accedendo alla maschera “Controlli”, cliccare Vai per verificare la presenza di eventuali versamenti periodici omessi all’interno della gestione;
-
- all’apertura della gestione, importare i versamenti omessi già inseriti nella gestione dell’anno precedente rispondendo “si” al messaggio;
- importare i versamenti omessi in un secondo momento cliccando il pulsante
.
Effettuando l’importazione, il software riporta in automatico i seguenti dati:
- colonna 1 “Anno”;
- colonna 2 “Differenza tra Iva periodica dovuta e Iva periodica versata”;
- colonna 3 “Differenza tra credito potenziale e credito effettivo”;
- colonna 4 “Iva periodica versata a seguito di comunicazioni di anni precedenti”;
- colonna 9 “Codice fiscale”.
NB: Se l’utente desidera non riportare i versamenti importati dall’anno precedente nel modello, può apporre il check in corrispondenza della casella “Escludi”.
Compilazione da input
Con il pulsante “Nuovo” la procedura permette di inserire un nuovo versamento periodico omesso.
Per la compilazione, è necessario:
- selezionare l’anno, cui si riferisce il versamento periodico Iva “non spontaneo”, che per la dichiarazione Iva 2025 – periodo di imposta 2024 può essere 2018, 2019, 2020, 2021, 2022 e/o 2023;
- compilare manualmente gli altri campi della gestione che vengono abilitati una volta impostato l’anno cui si riferisce il versamento.
Colonna 5 “IVA periodica versata a seguito di comunicazione d’irregolarità”
In colonna 5 deve essere indicato l’ammontare dell’IVA periodica relativa all’anno d’imposta di colonna 1 versata, a seguito del ricevimento di comunicazioni d’irregolarità (quota d’imposta dei versamenti effettuati con codice tributo 9001 e come anno di riferimento quello di colonna 1), nel periodo compreso tra il giorno successivo alla data di presentazione della dichiarazione relativa al 2023 (01 maggio 2024) e la data di presentazione della dichiarazione relativa al presente anno d’imposta (30 aprile 2025).
Per compilare tale campo, l’utente deve:
- cliccare la lentina posta a fianco del campo;
- inserire l’importo del 9001 riferito a Iva nel campo giallo da input;
- prendere visione apponendo l’apposito check;
- confermare i dati.
NB: Si ricorda di storicizzare la gestione prima di uscire e aggiornare il quadro. L’eventuale mancata storicizzazione viene evidenziata nella maschera dei controlli finali:
Applicazioni software collegate all’articolo:
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