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L’operazione Btp Green arriva in un contesto di mercati obbligazionari in forte oscillazione, con i titoli di Stato che hanno subito perdite negli ultimi mesi. La domanda che molti investitori si pongono è se sia conveniente puntare su questi strumenti in un momento così delicato. Le opportunità non mancano, ma vale la pena approfondire vantaggi, rischi e condizioni di mercato prima di prendere una decisione:
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I dettagli delle nuove emissioni di Btp -
Btp Green, perché conviene investire -
Ci sono anche i rischi da considerare
I dettagli delle nuove emissioni di Btp
L’asta del 13 marzo prevede un’offerta complessiva fino a 8,25 miliardi di euro, suddivisa in quattro categorie di Btp. Tra questi, il protagonista sarà il Btp Green con scadenza ottobre 2031, ma verranno collocati anche titoli a breve, medio e lungo termine.
Il nuovo Btp triennale in scadenza il 15 giugno 2028, con cedola annua del 2,65%, sarà l’opzione più breve disponibile nell’asta e potrebbe attrarre gli investitori con un profilo più prudente. L’importo offerto sarà compreso tra 3,5 e 4 miliardi di euro.
Il Btp con scadenza settembre 2033, che avrà una cedola annua del 2,45%, sarà offerto per un totale compreso tra 0,75 e 1,25 miliardi di euro. Questa emissione è destinata a chi cerca un investimento di medio-lungo periodo con una discreta stabilità.
Il Btp Green ottobre 2031 offrirà una cedola annua del 4% e sarà collocato per un importo tra 1,25 e 1,5 miliardi di euro. Si tratta di un titolo destinato a finanziare progetti sostenibili legati a energie rinnovabili, trasporti ecologici, efficienza energetica e protezione ambientale.
Infine, il Btp trentennale con scadenza ottobre 2054 presenterà una cedola annua del 4,30% e un’offerta tra 1,25 e 1,5 miliardi di euro. Questo titolo, caratterizzato da una durata molto lunga, è pensato per investitori con un orizzonte temporale estremamente dilatato.
Btp Green, perché conviene investire
I Btp Green stanno guadagnando sempre più popolarità tra gli investitori, grazie alla loro doppia valenza di strumento finanziario redditizio e di investimento sostenibile. Il mercato sta premiando sempre di più gli strumenti legati alla transizione ecologica, e i titoli di Stato green italiani non fanno eccezione.
Uno dei punti di forza del Btp Green 2031 è la cedola annua del 4%, un valore interessante per un titolo con scadenza a medio termine.
Un altro aspetto positivo riguarda la tassazione agevolata al 12,5%, la metà rispetto ad altri strumenti di investimento.
Dal punto di vista della sicurezza, i titoli di Stato italiani sono considerati stabili rispetto ad altre obbligazioni, e il Btp Green segue lo stesso principio. Il fatto che il ricavato venga utilizzato per finanziare progetti ambientali di lungo termine garantisce una maggiore trasparenza sull’utilizzo dei fondi e rafforza la credibilità dello strumento.
Ci sono anche i rischi da considerare
Nonostante i punti di forza del Btp Green bisogna valutare anche i potenziali rischi. Il mercato obbligazionario sta attraversando una fase complessa, con tassi di interesse in aumento e un’inflazione ancora presente. Il tutto ha portato a forti oscillazioni nei prezzi dei titoli di Stato, con diverse emissioni che hanno subito perdite rilevanti nelle ultime settimane.
Uno degli svantaggi dell’acquisto di Btp Green o altri titoli a lunga scadenza in un momento di rialzo dei tassi è la sensibilità ai rendimenti di mercato. Se la Banca centrale europea decidesse di mantenere tassi più alti del previsto per contrastare l’inflazione, il valore di questi titoli potrebbe subire altri ribassi e ridurre la convenienza per chi dovesse rivenderli prima della scadenza.
Un altro aspetto da considerare è la volatilità del mercato. Gli investitori istituzionali stanno ancora valutando l’impatto della politica monetaria,e le variazioni nei prezzi dei Btp potrebbero continuare nel breve termine.
Infine, chi investe in Btp Green deve essere consapevole del fatto che, pur essendo strumenti sostenibili, il loro rendimento finale dipende dalle condizioni generali del mercato obbligazionario.
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