Soldi stanziati per far fronte all’alluvione, Rosaria Tassinari di FI: “Ci sono 7 milioni di euro per Bagnacavallo, ma ancora nessuno li ha richiesti”

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 Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha risposto oggi, martedì 11 marzo, all’interrogazione presentata dall’On. Rosaria Tassinari (3/01505) in merito alla situazione della frazione di Traversara, nel comune di Bagnacavallo, colpita da eventi alluvionali nei mesi scorsi.

Il Ministro ha chiarito che per il Comune di Bagnacavallo sono stati stanziati 7 milioni e 187 mila euro, ma fino ad oggi non è pervenuta al Ministero alcuna richiesta per l’erogazione di questi fondi.

“Le risorse ci sono, sono state stanziate e sono disponibili, ma affinché possano essere utilizzate è necessario che gli enti locali avanzino le richieste previste. Ad oggi, però, per il Comune di Bagnacavallo il Ministero non ha ricevuto alcuna istanza di erogazione” ha dichiarato Musumeci, evidenziando il ritardo delle autorità locali nell’attivare le procedure necessarie.

Il Ministro ha poi ricordato l’impegno del Governo nel far fronte alle emergenze che hanno colpito l’Emilia-Romagna lo scorso autunno. “Abbiamo stanziato 47 milioni di euro in tre diversi momenti per affrontare l’emergenza. Il 24 settembre, il Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna ha inoltrato una proposta di primo stralcio per 20 milioni di euro, che è stata approvata. Successivamente, il 27 dicembre, la struttura commissariale per la ricostruzione ha inviato alla Regione una proposta di adeguamento degli interventi e delle necessità, ma ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta da parte della Regione su conferme o modifiche agli interventi richiesti”.

Una situazione che, secondo l’On. Rosaria Tassinari, dimostra un’evidente inerzia da parte della Regione Emilia-Romagna. “Ringrazio il Governo per l’attenzione dimostrata e per le risorse messe a disposizione, ma non posso non denunciare la latitanza della Regione. Nonostante la situazione di emergenza, la Regione non si è ancora mossa con la dovuta determinazione per avviare gli interventi concreti. È inaccettabile” ha dichiarato la deputata.

Tassinari ha poi voluto sottolineare che i finanziamenti destinati alla Regione Emilia-Romagna sono stati consistenti e continuativi nel tempo. “Dal 2014 al 2024 la Regione ha ricevuto dal Governo ben 260 milioni di euro per 134 interventi, ai quali si aggiungono 18 milioni per il programma Casa Italia. Se si considerano tutti gli stanziamenti effettuati in questo decennio, il totale ammonta a 968 milioni di euro, cui si sommano ulteriori 100 milioni provenienti dal PNRR. Non si può dire che manchino i fondi: quello che manca è la volontà di agire con tempestività ed efficacia”.

La deputata ha poi lanciato un appello alle istituzioni regionali affinché accelerino le procedure e diano risposte concrete ai cittadini colpiti dalle calamità. “I soldi ci sono, ma bisogna muoversi. La Regione ha il dovere di sbloccare le risorse disponibili e metterle a disposizione dei territori in difficoltà. Non si può perdere altro tempo” ha concluso.

In risposta all’interrogazione n. 3/01358 presentata dall’onorevole Rosaria Tassinari, il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare ha fornito inoltre un aggiornamento sulla ricostruzione delle aree colpite dall’alluvione del 2023 in Emilia-Romagna.

Dai dati ufficiali emerge che, a fronte di uno stanziamento complessivo di 2,7 miliardi di euro, ad oggi sono stati erogati 303 milioni di euro per 6.440 interventi, mentre restano ancora da impiegare 2.400 milioni di euro. Il meccanismo di erogazione prevede che i fondi siano distribuiti in base alle richieste degli enti locali, che a loro volta devono liquidare le fatture delle imprese esecutrici dei lavori.

Sul fronte della difesa idrica, il Governo ha stanziato 540 milioni di euro per 508 interventi, ma finora sono stati erogati solo 27 milioni di euro, un dato che evidenzia la necessità di accelerare l’attuazione degli interventi per la sicurezza del territorio.

Gestione unificata: una svolta per superare ritardi e inefficienze
Uno dei principali problemi emersi nella fase di ricostruzione è stata la frammentazione della gestione tra diversi livelli istituzionali, con il rischio di sovrapposizioni, lentezze burocratiche e mancato utilizzo delle risorse disponibili. Per rispondere a queste criticità, il Governo ha introdotto una gestione unificata della ricostruzione, con un approccio centralizzato che punta a semplificare le procedure e garantire un migliore coordinamento tra gli enti locali e la struttura commissariale guidata da Fabrizio Curcio.

Questa soluzione nasce dalla necessità di superare gli ostacoli che hanno rallentato l’impiego dei fondi già disponibili. Dai dati ufficiali emerge che, in molti casi, le risorse sono ferme non per mancanza di stanziamenti, ma per ritardi nella capacità amministrativa degli enti locali di tradurle in progetti concreti.

Tassinari: “Ora serve un impegno comune per garantire risposte rapide ai cittadini”
Nel suo intervento, l’onorevole Rosaria Tassinari ha sottolineato come la ricostruzione sia una priorità che deve vedere tutte le istituzioni impegnate in uno sforzo congiunto per garantire risposte efficaci ai territori colpiti.

“Il Governo ha messo a disposizione risorse ingenti, ora è fondamentale che tutti gli enti coinvolti lavorino con efficienza e rapidità per accelerare la realizzazione degli interventi e assicurare ai cittadini e alle imprese il sostegno necessario”, ha dichiarato Tassinari.

“L’importante è lasciare da parte le polemiche e concentrarsi sulle soluzioni, affinché i fondi disponibili vengano utilizzati nel migliore dei modi. La gestione unificata introdotta dal Governo è un passo avanti in questa direzione e può rappresentare uno strumento decisivo per dare nuova spinta ai lavori di ricostruzione”, ha aggiunto.

L’onorevole ha poi evidenziato le difficoltà che incontrano i piccoli comuni, spesso privi del personale tecnico necessario per gestire progetti così complessi. Proprio per questo motivo, sono stati incaricati due enti di supporto con il compito di affiancare anche le comunità più piccole, aiutandole a superare le difficoltà burocratiche e garantire un uso efficace dei fondi disponibili.





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