Effettua la tua ricerca
More results...
Da Roma, il nostro inviato
In una giornata serena, con una frescura che raramente appartiene al Foro Italico nei giorni del torneo, inizia a prendere forma l’edizione 2025 degli Internazionali BNL d’Italia. Un’annata storica per il 1000 italiano, che per la prima volta dal 1935 vedrà delle modifiche sostanziali al site. Se ne era vociferato nelle ultime settimane, tra indiscrezioni logistiche e addirittura il desiderio (sogno) di acquisire il Masters 1000 di Madrid e avere a disposizione una porzione di calendario abbastanza ampia da “quinto Slam”. In questa giornata di marzo il presidente FITP Angelo Binaghi, il presidente di Sport e Salute Marco Mezzaroma, l’assessore allo sport del comune di Roma Alessandro Onorato, il Ministro allo Sport Andrea Abodi e il presidente della regione Lazio Francesco Rocca hanno però reso le indiscrezioni ufficialità. Dalle modifiche al site fino alla reale possibilità di acquisire anche Madrid.
La Supertennis Arena
Partiamo dalla fine, da una notizia che era trapelata ma che ora è definitivamente realtà: ci sarà un nuovo stadio dotato di biglietteria specifica, da 3000 posti, la Supertennis Arena (con anche due campi laterali da 800 posti). Sorgerà nel bel mezzo dello Stadio dei Marmi Pietro Mennea, giustamente definito “lo stadio di atletica più bello del mondo”. Un gioiellino in un pezzo di storia, come ha spiegato Mezzaroma: “Illustrerò brevemente una visione, il merito non è mio ma di un team di Sport e Salute guidato che rivoluzionato la concezione di questo luogo. Abbiamo portato il site da 10 a 20 ettari, con un aumento del 100%. Abbiamo aumentato la capienza di circa il 50%, da 33.000 a 55.000. I posti a sedere saranno aumentati di 7.500 unità, passando 34.500, e ci saranno 4 campi in più, da 17 a 21”.
“Abbiamo spostato l’asse e il baricentro del site”, prosegue il presidente di Sport e Salute, “nello Stadio dei Marmi collocheremo un piccolo centrale da 3000 posti e due campi da 800. L’ingresso principale sarà Viale dell’Impero, che porterà alla Piazza della Fontana della Palla, snodo principale delle attività. Inoltre, in collaborazione con Difesa e Servizi allestiremo due campi di allenamento sul Tevere, sotto il Ponte della Musica. La nuova area food and beverage si affaccerà sulla piscina. Verranno posizionate strutture provvisorie nello stadio Pietro Mennea per quelli che saranno gli Internazionali del futuro”.
I motivi della crescita degli Internazionali
A fare gli onori di casa per quella che era effettivamente la notizia del giorno è stato Binaghi. Il presidente FITP è tra i protagonisti di una crescita intensissima che ha quasi obbligato ad una rivoluzione di tale portata, un cambiamento storico per il torneo più importante del nostro Paese. Motivazioni che non ha mancato di spiegare con dovizia di particolari: “Abbiamo pensato di fare una prima conferenza stampa ritenendo opportuno far conoscere alle centinaia di migliaia di fan le grandi novità che si troveranno di fronte a maggio. In aprile potremo decidere le wild card e faremo la conferenza di presentazione del torneo.
“Il contesto della novità giustifica il tutto. Il dato degli spettatori è incoraggiante: tranne che nel 2009 e 2018 per il meteo (oltre gli anni del COVID) c’è stata una crescita continua, con impennata negli ultimi due anni, di upgrade torneo e grandi risultati. Dal 2014 al 2024 abbiamo raddoppiato. E le previsioni per il futuro sono di ulteriore crescita prospettica. Per alcune motivazioni ben precise”.
“Abbiamo raggiunto il record”, prosegue il sardo, “in un’edizione priva di Sinner, Berrettini, Alcaraz e le peggiori prestazioni dei nostri giocatori e giocatrici in un torneo di tutto il 2024. Gli italiani in tabellone crescono rapidamente, saranno ben 25 quest’anno e abbiamo l’età media è la più bassa a livello mondiale. Ci aspettano 10/15 anni di grandi risultati. Inoltre con le due settimane sabato e domenica, giorni festivi, sono quelli con più persone. Questo dà ulteriore chance di crescita. Ci sono stati 31.409 paganti nel primo sabato del 2024, a cui aggiungere oltre 7.000 accrediti, molti di più rispetto a prima. Perché ci sono 96 giocatori, quindi numero quadruplicato.
“La crescita del pubblico non è un fenomeno estemporaneo, ma di lungo periodo e collegato alla crescita del tennis italiano. Grazie ai risultati, e anche una nuova gestione del torneo e della Federazione, che ha destinato sempre più risorse a promuovere il tennis. L’intervento era assolutamente necessario. Chiudo dicendo che il tennis all’aperto è lo sport con più alto valore sociale in Italia: ogni euro investito ne rende 5,3 di benefici sociali. Puntiamo ad arrivare ai 401.000 paganti, per superare il miliardo di euro di impatto economico sul territorio entro 2-3 anni”.
Internazionali quinto Slam e Forte Apache
L’altra notizia che aveva dominato la scena pubblica riguardava il famigerato quinto Slam. Un’utopia verrebbe da dire, ma con il trapelare di un’indiscrezione di un’offerta da 550 milioni (non apertamente smentita) dalla FITP per acquisire il torneo di Madrid, l’ipotesi si iniziava a fare meno peregrina. Così come quella di vedere addirittura il tennis nello stadio Olimpico: “C’è già un precedente, a Miami si gioca nello stadio del football, non sarebbe una prima volta. Ho letto queste indiscrezioni, credo che il grande entusiasmo faccia fare corse troppo affrettate. Siamo campioni del mondo nel tennis, anche come dirigenti (non parlo di me). Dobbiamo essere curiosi e ambiziosi, così come per le Finals e la Davis.
“Se avessimo partecipato a queste offerte per acquisire le licenze per regolamento comunque non potrei fornire risposte precise. Diciamo che non vogliamo rimanere secondi a vita dietro calcio e Slam, vorremmo fare così come ha fatto Sinner, anche se probabilmente non in maniera così veloce, e arrivare in vetta. Finché viviamo come dirigenti il nostro solo obiettivo è questo. Per processi di questo genere ci vogliono decenni. Questa, dopo le incomprensioni del 2023 e l’assenza di big del 2024, sarà la prima vera edizione upgrade del torneo di Roma, con la possibilità di godersela senza troppa densità nel site”.
Un’altra curiosità riguardava il cosiddetto “Forte Apache”, la suite che Binaghi aveva pensato di dedicare a Jannik Sinner e al suo clan proprio nel Foro Italico. Sarebbe stato un qualcosa senza precedenti, ma il presidente FITP ha minimizzato la questione come una cosa molto più normale di quanto potesse sembrare. “Sinner in Italia non può vivere più”, ha spiegato, “e nei due giorni in cui è stato qui lo scorso anno se ne è avuta la conferma. Gli dedicheremo qualcosa sulla falsariga di quanto aveva chiesto Djokovic qualche anno fa. Da n.1 al mondo non frequentava la lounge dei giocatori, nel tentativo di creare un luogo dove potesse preparare il match e rilassarsi. Per lo stesso motivo cederemmo volentieri una parte della nostra lounge a Jannik se vorrà, perché riteniamo debba essere protetto“.
Tutto lascia presagire che stiamo per vivere un’edizione degli Internazionali d’Italia indimenticabile. Dalla dolce rivoluzione del site (come l’ha definita il ministro Abodi) al rientro in campo dopo la squalifica di Jannik Sinner. E chissà, anche con un’altra (sarebbe l’ennesima) novità. Da anni si parla della necessità di un tetto sul Centrale del Foro, e da anni si muove poco o nulla. Eppure in chiusura di conferenza, con un mezzo sorriso, Mezzaroma ha chiosato: “Non posso dire nulla, ma a maggio potrebbe esserci una sorpresa positiva”. Difficile dire qualcosa in più, se non che nel pieno della primavera vivremo due settimane davvero da sogno, uniche. Come mai prima d’ora. Le due settimane più belle dell’anno.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link