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Inviata da Rosce109 · 10 mar 2025
Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 25 anni, è da circa un tre mesi che ho sviluppato dei disturbi di ansia e attacchi di panico per la paura di avere un infarto, già in passato avevo avuto già ansia e attacchi di panico per lo stesso motivo ma sparirono da soli dopo poco tempo, preciso che ho provato già due psicologhe ma per ora non mi sono né trovato bene né mi hanno aiutato, io ho questi pensieri involontari catastrofici sulla paura di avere un infarto costante, ho fatto qualunque visita cardiologica e non ho riscontrato nulla, in più ormai sono settimane che il venerdì e il sabato sera non riesco più ad uscire perché sto tutta la sera con l’ansia e questa mi blocca a casa, se provo ad uscire sto male. Non capisco da cosa può derivare questa paura, specialmente se vedo giocatori di calcio che stanno male in campo io ci sto male e la paura sale ancora di più, infatti ho smesso di giocare a calcio perché mi continuavano a venire attacchi di panico durante le partite, non so cosa fare sinceramente e non saprei bene a chi rivolgermi.
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4 Risposte
IERI, 11 MAR 2025
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Gentile Rosce109,
comprendo quanto possa essere difficile convivere con l’ansia e gli attacchi di panico, soprattutto quando sembrano legati a una paura così intensa e persistente. Il fatto che le visite mediche abbiano escluso problemi cardiaci è un aspetto importante, ma so che questo non sempre basta a calmare l’ansia.
Piuttosto che cercare una causa unica, potrebbe essere utile chiedersi: che significato ha per me questa paura? Quali emozioni o aspetti della mia vita sta mettendo in luce? Spesso l’ansia e i sintomi fisici che ne derivano non sono “il problema” in sé, ma un segnale che qualcosa dentro di noi sta cercando spazio per essere ascoltato.
Il fatto che in passato episodi simili siano spariti da soli e che ora invece permangano potrebbe indicare che, in questo momento della sua vita, questa paura stia assumendo un valore diverso. Potrebbe essere interessante esplorare, ad esempio, come si sente rispetto alle responsabilità, ai cambiamenti o alle aspettative che sente su di sé.
Se in precedenza non si è trovato a suo agio con i percorsi terapeutici provati, non significa che non possa trovare un contesto in cui sentirsi compreso e accolto. Un dialogo aperto, senza il timore di essere giudicato, potrebbe aiutarla a dare nuovi significati a ciò che sta vivendo e trovare strategie più efficaci per affrontarlo.
Resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Curci Laura
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IERI, 11 MAR 2025
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Gentilissimo Rosce, grazie per la condivisione. Capisco la situazione che descrivi, e posso solo immaginare la fatica e il turbamento che deriva dall’avere questa sintomatologia di tipo ansioso, anche anticipatoria rispetto a quello che potrebbe succedere. Credo che intraprendere dei colloqui di terapia potrebbe aiutarti ad esplorare e provare a comprendere le motivazioni sottostanti questa ansia dilagante, nonchè individuare insieme allo specialista delle strategie funzionali per affrontare questa situazione.
Resto a disposizione!
cordiali saluti
AV
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IERI, 11 MAR 2025
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Buonasera,
in casi come il tuo è bene andare da uno psicoterapeuta che possa aiutarti a capire sia l’origine della tua ansia sia generale che riguardo agli attacchi cardiaci sia a gestirla. Nella scelta del professionista ti consiglierei uno/a psicoterapeuta a indirizzo cognitivo-comportamentale perché questo orientamento è molto efficace per le fobie, ma la cosa più importante è che tu scelga un/a professionista che pensi che ti si addica di più e con il/la quale ti trovi bene.
Cordiali saluti
Dott.ssa Jessica Venga
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IERI, 11 MAR 2025
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Buongiorno le consiglio dei colloqui
Con uno psicoterapeuta.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
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