“Il nostro obiettivo non è solo adattarci al cambiamento, ma guidarlo, assicurandoci che nessuno venga lasciato indietro” – CISL Lombardia

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“Il nostro obiettivo non è solo adattarci al cambiamento, ma guidarlo, assicurandoci che nessuno venga lasciato indietro”. Con queste parole, Fabio Nava, Segretario Generale della CISL Lombardia, ha tracciato la rotta che il sindacato dovrà seguire nei prossimi anni. Un intervento chiaro e appassionato, pronunciato durante il convegno organizzato dall’INAS Lombardia oggi, martedì 11 marzo 2025, presso l’Auditorium Don Bosco in via Melchiorre Gioia a Milano, in cui ha affrontato le sfide dell’innovazione tecnologica, della digitalizzazione dei servizi e della necessità di un sindacato sempre più vicino alle persone

L’incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi dirigenti e operatori del Patronato, è stato un’importante occasione di confronto, non solo per celebrare il grande lavoro svolto dall’INAS, ma anche per riflettere sul ruolo strategico del sindacato in un’epoca di cambiamenti profondi

L’evento è stato aperto da Remo Guerrini, Responsabile INAS CISL Lombardia, al quale è stata affidata la rendicontazione del lavoro svolto negli ultimi anni al servizio delle persone, delle Categorie e della CISL. A seguire, un momento di riflessione e sensibilizzazione sul tema delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro, attraverso la rappresentazione “Anime senza numero” di Riccardo Fassone. Successivamente, l’intervento del Presidente INAS CISL Gigi Petteni e la presentazione di Giovanna Tettamanti, nuova Responsabile INAS CISL Lombardia

Il Patronato: tutela e innovazione

Nava ha voluto sottolineare come l’INAS Lombardia sia oggi un punto di riferimento essenziale per lavoratori e pensionati. “Non siamo solamente un baluardo di tutela, ma un motore di innovazione e prossimità. Il nostro lavoro non si limita alla gestione delle pratiche, ma costruisce una rete di protezione sociale basata sulla sinergia tra i servizi, sulla capacità di fare squadra e sulla volontà di mettere sempre la persona al centro”, ha affermato con convinzione, ricordando come il Patronato abbia saputo evolversi per rispondere ai bisogni della società. Negli ultimi anni, l’INAS Lombardia ha gestito un numero crescente di richieste di sostegno economico, accompagnando migliaia di famiglie nell’accesso agli ammortizzatori sociali e ai bonus. Un lavoro prezioso che ha garantito continuità e professionalità anche nei momenti più difficili, come la pandemia. “Quello che avete fatto non è solo numeri e statistiche, è una dimostrazione concreta del valore della nostra missione. Perché dietro ogni pratica, ogni consulenza, c’è una persona che si affida a noi con fiducia”, ha sottolineato Nava, evidenziando come il modello organizzativo del Patronato sia un esempio di efficienza e vicinanza. Tuttavia, il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente, e con esso devono evolversi anche le modalità con cui vengono erogati i servizi. “Non possiamo fermarci. Dobbiamo avere il coraggio di mettere in discussione il nostro modello organizzativo e ripensarlo, affinché resti sempre un punto di riferimento, anche in un contesto che evolve velocemente

Digitalizzazione e il rischio della disintermediazione

Uno dei passaggi chiave dell’intervento è stato il tema dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Nava ha evidenziato come la Pubblica Amministrazione stia accelerando il processo di digitalizzazione, cercando di offrire servizi diretti ai cittadini e riducendo il ruolo degli intermediari. “È un dato di fatto: la digitalizzazione è un’opportunità, ma anche una sfida enorme. Se non sapremo adattarci, rischiamo di perdere il contatto diretto con le persone, che è la nostra vera forza. Dobbiamo essere presenti nei tavoli in cui si scrivono le regole del futuro, perché un algoritmo può essere programmato per velocizzare i servizi, ma non per capire i bisogni profondi di chi si trova in difficoltà.” L’intelligenza artificiale e le piattaforme digitali possono semplificare molti processi, ma non devono sostituire il fattore umano. “Dietro ogni richiesta c’è una storia, una vita. Il nostro compito è umanizzare i servizi digitali, garantendo che l’innovazione non si trasformi in un nuovo ostacolo per chi ha bisogno di aiuto”, ha affermato il Segretario

L’importanza della formazione

Per Nava, la chiave per affrontare questa transizione è un forte investimento nella formazione. “Dobbiamo aiutare le persone a navigare in questa nuova realtà, senza lasciarle sole davanti a un portale online o a un chatbot”. Inoltre, è fondamentale personalizzare i servizi per rispondere in modo sempre più preciso alle esigenze degli iscritti. “Non possiamo più limitarci a offrire informazioni standardizzate. Dobbiamo essere in grado di anticipare i bisogni, suggerire soluzioni ed intercettare diritti”, ha dichiarato Nava. Un esempio concreto è l’utilizzo intelligente dei dati. “Un lavoratore dovrebbe sapere automaticamente se ha diritto a un bonus, a una prestazione, o a una formazione specifica per la sua categoria. Questo è il livello di servizio che dobbiamo raggiungere”, ha sottolineato

Sicurezza, sostenibilità e un sindacato che fa rete

Nel processo di digitalizzazione, un elemento imprescindibile sarà la sicurezza dei dati. Con l’aumento dell’utilizzo di piattaforme online, diventa prioritario implementare rigorose politiche di protezione delle informazioni sensibili. “Non possiamo permetterci falle nella sicurezza: le informazioni dei lavoratori devono essere tutelate con il massimo rigore”, ha affermato Nava. Un altro punto cardine dell’intervento è stato l’impegno verso la sostenibilità, che non riguarda solo l’ambiente, ma anche la responsabilità sociale del sindacato. “Dobbiamo dimostrare concretamente il nostro impegno verso la sostenibilità e la giustizia sociale, perché sempre più persone scelgono di affidarsi a realtà che condividono questi valori”, ha dichiarato. Ma per affrontare le sfide future, il sindacato non può operare in isolamento. “Non possiamo pensare di fare tutto da soli: dobbiamo aprirci a collaborazioni con università, aziende tecnologiche e altre realtà sindacali per sviluppare soluzioni innovative. Questo significa arricchirsi, imparare, e soprattutto offrire soluzioni più efficaci a chi si rivolge a noi”, ha affermato

Leadership diffusa e comunità sindacale

Un sindacato forte è quello che valorizza tutte le sue componenti. Nava ha ribadito l’importanza di un modello basato sulla leadership diffusa e sulla partecipazione attiva degli iscritti. “Non possiamo pensare che l’innovazione parta solo dall’alto: ogni nostro operatore e delegato deve sentirsi parte del cambiamento”, ha dichiarato. Per rafforzare il senso di appartenenza, la CISL Lombardia punterà su nuove occasioni di confronto, eventi di networking e strumenti digitali che permettano agli iscritti di essere sempre informati e coinvolti nella vita sindacale. “La nostra forza è nelle persone: ascoltarle, valorizzarle e metterle in condizione di contribuire attivamente è il modo migliore per garantire il futuro della CISL. Dobbiamo creare una comunità sindacale in cui ogni lavoratore si senta non solo assistito, ma anche parte di un progetto più grande”, ha spiegato

Un sindacato che guida il cambiamento

L’intervento si è chiuso con un messaggio di fiducia e determinazione. “Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo cambiare con lui. Ma non dobbiamo subirlo: dobbiamo esserne protagonisti”, ha affermato Nava. Nel ringraziare tutti coloro che operano nei servizi della CISL e dell’INAS, per il loro impegno quotidiano e per il prezioso lavoro che svolgono ogni giorno al fianco delle persone che si rivolgono agli sportelli, il Segretario Generale ha ribadito l’impegno a costruire un sindacato moderno, dinamico e vicino alle persone. “Abbiamo una responsabilità enorme: garantire che, nel caso qualcuno si trovi in difficoltà e rimanga indietro, venga aiutato e accompagnato a ripartire nell’evoluzione del nuovo panorama lavorativo e sociale. Ed è con questa consapevolezza che dobbiamo affrontare il futuro”



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