Grave incidente sul lavoro alle acciaierie di Terni

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26enne ustionato, trasferito a Roma in gravi condizioni

Un grave incidente sul lavoro si è verificato nella serata di lunedì 10 marzo, intorno alle ore 20:30, presso le acciaierie di Terni. Un operaio di 26 anni, dipendente della ditta Tapojärvi, ha riportato gravi ustioni a seguito dell’incendio di un mezzo di lavoro.

L’incidente è avvenuto lungo il percorso che collega i forni di Ast alla rampa scorie, in un’area di competenza della Tapojärvi. Un mezzo denominato Klingher, utilizzato per il trasporto di scorie liquide, ha preso fuoco per cause in corso di accertamento.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli operatori del 118 e il personale interno del sito siderurgico. L’operaio, identificato come S.M., autista del mezzo, ha riportato ustioni estese ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Terni. A causa della gravità delle sue condizioni, è stato successivamente trasferito al centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Le lesioni più gravi riguardano gli arti e il corpo, con ustioni di secondo e terzo grado su oltre l’80% del corpo.

Secondo una prima ricostruzione, l’incendio sarebbe stato causato dalla fuoriuscita di scorie liquide dalla “paiola” trasportata dal mezzo.

REAZIONI E SCIOPERO

Nella notte tra lunedì e martedì, si è svolto un incontro tra i sindacati, Ast e Tapojärvi per fare il punto sulla situazione. Al termine dell’incontro, le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm, le rispettive Rsu in Ast e le Rsu di Tapojärvi hanno diffuso una nota esprimendo solidarietà al lavoratore e alla sua famiglia.

I sindacati hanno sottolineato la necessità di affrontare con urgenza il tema della sicurezza sul lavoro, evidenziando come negli ultimi anni, a partire dalla pandemia di Covid-19, sia cambiata la percezione dei lavoratori, che si sentono meno sicuri.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito di aver sollecitato più volte un cambio di passo sulla sicurezza e di aver proposto un aggiornamento del protocollo che affronta i temi di salute, ambiente e sicurezza. Hanno inoltre segnalato criticità relative alla viabilità nella zona dell’incidente, per le quali era già stata programmata una riunione per giovedì prossimo.

La magistratura ha posto sotto sequestro il mezzo coinvolto e l’intera area per consentire le indagini. I sindacati confidano nel lavoro degli inquirenti per chiarire le dinamiche dell’incidente.

Le Rsu di Tapojärvi hanno proclamato otto ore di sciopero per tutti i turni di lavoro di martedì 11 marzo. Fim, Fiom e Uilm hanno esteso lo sciopero a tutto il personale diretto e delle ditte terze di Ast e Tubificio.

Proietti e de Rebotti esprimono “vicinanza e solidarietà” al lavoratore ed ai suoi familiari

L’assessore regionale alle Politiche del lavoro Francesco De Rebotti e la presidente della Regione Stefania Proietti esprimono la massima vicinanza e solidarietà al giovane lavoratore della società Tapojärvi che ieri sera, poco dopo le ore 20, ha subito un gravissimo incidente sul lavoro nello stabilimento della Acciai Speciali Terni, quando si è incendiato un Klinger adibito al trasporto delle siviere contenenti all’interno l’acciaio fuso.

“Desideriamo esprimere la massima vicinanza e solidarietà – dichiarano l’assessore De Rebotti e la presidente Proietti – al lavoratore e ai suoi familiari, augurandogli di superare nel miglior modo possibile queste ore difficili che sta attraversando presso il Centro grandi ustioni di Roma”.

“Questo doloroso episodio, l’ultimo purtroppo di una lunga serie – proseguono la presidente Proietti e l’assessore De Rebotti – ci costringe a confrontarci con una dura realtà: l’Umbria continua a registrare un tasso di infortuni sul lavoro che supera la media nazionale, collocandosi tra le regioni con la più alta incidenza in Italia. È ormai tempo che istituzioni, aziende e lavoratori collaborino attivamente per migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, promuovendo prevenzione e formazione in questo campo, affinché ogni lavoratore possa sentirsi protetto e tornare a casa in sicurezza ogni giorno”.

“Da parte nostra – concludono Stefania Proietti e Francesco de Rebotti – imprese e lavoratori troveranno sempre la massima disponibilità a collaborare per affrontare questa sfida e costruire un futuro in cui la sicurezza dei lavoratori sia una realtà consolidata, a partire dall’Ast e dal suo piano industriale sui cui ci aspettiamo responsabilità definitive e non più rinviabili”.

INDAGINI IN CORSO

I vigili del fuoco di Terni hanno precisato che l’intervento è stato necessario per spegnere un mezzo adibito al trasporto di acciaio fuso. L’autista è stato soccorso dal 118.

La procura della Repubblica di Terni ha aperto un fascicolo per accertare le responsabilità dell’accaduto. Il mezzo e l’area sono stati posti sotto sequestro per consentire le indagini.

“Vicinanza e sostegno alla famiglia e a tutti i lavoratori di Ast” è espressa stamattina dal Presidente Francesco Maria Ferranti, anche a nome dell’amministrazione provinciale, a proposito dell’incidente che ieri sera ha coinvolto un giovane operaio ricoverato in gravi condizioni al Sant’Eugenio di Roma con ustioni su molte parti del corpo.

“Non è la prima volta che accadono incidenti alle acciaierie – afferma il Presidente – e questo conferma l’importanza di tenere sempre alto il livello di sicurezza su tutti i luoghi di lavoro, specie in quelli come il sito ternano che per le sue particolarità richiede ancora più impegno per tutelare e migliorare lavoro, ambiente e sicurezza. Condivido – aggiunge Ferranti – lo sciopero indetto dai sindacati, esprimo solidarietà a tutti i lavoratori che stanno vivendo ore di grande preoccupazione per il loro collega ed auspico che si faccia chiarezza in tempi rapidi sulle dinamiche dell’incidente.

Il fatto accaduto ieri – sottolinea inoltre il Presidente – dimostra che la firma dell’Accordo di Programma tra azienda, Governo, Regione, Provincia, Comune e sindacati è imprescindibile per mettere in chiaro sia l’impatto ambientale del sito che la necessità di garantire livelli di sicurezza adeguati a ridurre al minimo il rischio che episodi come questo si possano ripetere in futuro”.


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