Gratuito patrocinio: compensazione con i contributi previdenziali fino al 30 aprile

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Gli avvocati che vantano crediti per spese, diritti e onorari dovuti dallo Stato per il gratuito patrocinio potranno utilizzarli per il pagamento dei contributi previdenziali fino al prossimo 30 aprile 2025. La misura, introdotta con l’art. 1 comma 860 della Legge 197/2022, è il risultato di un’iniziativa promossa da Cassa Forense e dal Consiglio Nazionale Forense, che hanno ottenuto la modifica della normativa previgente (art. 1, comma 778, Legge 208/2015), con l’obiettivo di agevolare gli avvocati nell’incasso delle somme loro spettanti.

Un meccanismo per velocizzare i pagamenti

La compensazione con i contributi previdenziali permette ai legali di evitare lunghi tempi di attesa per il pagamento dei crediti maturati a titolo di gratuito patrocinio, spesso soggetti a ritardi burocratici da parte della Pubblica Amministrazione. Grazie all’accordo raggiunto con il Governo, il tetto annuo disponibile per la compensazione è stato aumentato da 10 milioni a 40 milioni di euro, garantendo un margine finanziario più ampio per i professionisti.

Come funziona la compensazione?

Per usufruire della misura, gli avvocati devono seguire una procedura specifica attraverso la Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC), il sistema informatico gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che consente la certificazione dei crediti e la loro successiva compensazione.

Le fasi della procedura

  1. Registrazione sulla Piattaforma PCC:

    • Gli avvocati devono accedere alla piattaforma come liberi professionisti individuali o, in caso di studi associati, autenticarsi come rappresentanti legali.
    • Le credenziali per l’accesso possono essere richieste presso il Funzionario delegato alle spese di giustizia o tramite PEC all’Ufficio Territoriale della Ragioneria dello Stato.
  2. Selezione delle fatture:

    • Nella piattaforma è possibile individuare le fatture elettroniche trasmesse alla Pubblica Amministrazione relative al gratuito patrocinio.
    • Le fatture devono trovarsi nello stato “Ricevuta” o “In Lavorazione” e non devono aver ricevuto pagamenti, neppure parziali.
    • L’opzione di compensazione può essere esercitata attraverso il menu “Autocertificazione Procedura Compensazione”.
  3. Comunicazione e validazione:

    • Una volta inserite le richieste, la piattaforma elabora l’elenco delle fatture e trasmette:
      • all’avvocato, la conferma delle fatture ammesse alla compensazione;
      • all’Agenzia delle Entrate, i dettagli dei crediti compensabili;
      • al Tribunale competente, l’elenco delle fatture in compensazione per evitare doppi pagamenti.

Quali contributi possono essere compensati?

Gli avvocati potranno utilizzare i crediti certificati per coprire i seguenti contributi previdenziali, utilizzando il modello F24WEB tramite Entratel o Fisconline:

  • E100 – Contributo soggettivo minimo
  • E101 – Contributo di maternità
  • E102 – Contributo soggettivo autoliquidazione (Mod. 5)
  • E103 – Contributo integrativo autoliquidazione (Mod. 5)
  • E104 – Riscatto
  • E105 – Integrazione contributo minimo soggettivo (12 mesi)
  • E106 – Interessi integrazione contributo minimo soggettivo
  • E107 – Contributo minimo integrativo

Il codice tributo da indicare nel modello F24 è il 6868 – “Compensazione spese, diritti e onorari di avvocato per gratuito patrocinio – articolo 1, commi da 778 a 780 della L. 208/2015”. Il codice ente per Cassa Forense è 0013.

Le finestre temporali per la compensazione

Il meccanismo di compensazione prevede due finestre annuali:
📌 1° marzo – 30 aprile
📌 1° settembre – 31 ottobre

Si raccomanda di non attendere gli ultimi giorni per l’inserimento delle fatture elettroniche nella piattaforma PCC, poiché la sincronizzazione può richiedere fino a 48 ore.

Un’opportunità per gli avvocati

L’incremento del tetto di compensazione e la possibilità di utilizzare i crediti maturati per coprire i contributi previdenziali rappresentano un’importante opportunità per gli avvocati che operano nel settore del patrocinio a spese dello Stato. La misura consente di ridurre l’impatto economico dei ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, garantendo una maggiore stabilità finanziaria ai professionisti.

📌 Il termine per la prima finestra di compensazione è fissato al 30 aprile 2025.


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