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ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e sindacati si sono incontrati il 27 febbraio 2025 per avviare la trattativa sul rinnovo del CCNL 2022-2024 del comparto “Istruzione e ricerca”. Leggi la notizia e il comunicato.

All’incontro ci siamo presentati con una piattaforma rivendicativa per i settori del comparto: scuola, università, ricerca e AFAM

Come innalzare le retribuzioni e migliorare le condizioni di lavoro di docenti, educatori e ATA attraverso il CCNL (Contratto collettivo nazionale di lavoro)?

Sintesi delle principali rivendicazioni.

Illustriamo in dettaglio le principali richieste per il settore scuola che sosterremo al tavolo della trattativa in un confronto continuo e costante con la categoria.

Filo diretto sul contratto.

Inviaci i tuoi contributi e le tue proposte. Contattaci.

INDICE

Stipendi

Fondo di scuola (Fmof)

Buoni pasto

Estensione diritti al personale precario

Docenti

Personale educativo

Personale ATA

Personale scuole italiane all’estero

Personale CPIA

Modifiche normative

Tutelare il potere d’acquisto delle retribuzioni falcidiato dall’aumento del costo della vita registrato nel triennio 2022-2024 che è superiore al 17%. A questo fine è necessario reperire ulteriori risorse poiché quelle stanziate in legge di bilancio sono del tutto insufficienti. Le risorse per il rinnovo del CCNL dovranno essere indirizzate prioritariamente all’incremento della retribuzione tabellare per garantire il pieno recupero dell’inflazione.

Raddoppiare il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Fmof) per retribuire adeguatamente tutte le prestazioni aggiuntive e riconoscere le diverse indennità spettanti al personale docente, educativo ed ATA (dalle ore aggiuntive di insegnamento, a quelle di straordinario per il personale ATA, a quelle per la formazione, ecc). 

Riconoscere i buoni pasto a tutto il personale docente e ATA il cui orario di lavoro sempre più si protrae fino al pomeriggio




ESTENSIONE DIRITTI AL PERSONALE PRECARIO

Ampliare le tutele nel caso di assenza per malattia; riconoscere i permessi retribuiti per la partecipazione a concorsi od esami.

Inquadramento unico dei docenti

Introdurre l’inquadramento retributivo unico dei docenti dei diversi gradi di scuola fermo restando la progressione per fasce anzianità. Le attuali differenze retributive tra i docenti non sono più sostenibili tenuto conto che i percorsi di studio e di reclutamento, nonché le responsabilità di lavoro e di insegnamento nei diversi gradi di scuola sono del tutto omogenei ed equivalenti.

Accelerazione della progressione di carriera 

Adeguare le retribuzioni dei docenti italiani ai parametri europei prevedendo una rimodulazione degli attuali scatti di anzianità che consenta di raggiungere il livello stipendiale massimo al 25° anno come in Europa (e non al 35° com’è attualmente)

Funzioni e attività a supporto dell’attività collegiale

Riconoscere e retribuire tutti gli incarichi e le funzioni attribuite in sede collegiale finalizzati a supportare, migliorare, coordinare l’attività didattica ed educativa (coordinatore di classe, di dipartimento, di progetto, ecc). Riconoscere tutte le ore aggiuntive svolte oltre l’orario di lavoro settimanale (ad es per partecipazione ad uscite didattiche, viaggi di istruzione, rappresentazioni, eventi aperti al territorio, ecc)

Riduzione dell’orario di lavoro delle attività frontali

Ridurre l’orario di lezione per i docenti che abbiano maturato una significativa esperienza professionale e di carriera per poter utilizzare le ore liberate a supporto dei colleghi e delle attività collegiali e di scuola.

Sburocratizzazione del lavoro docente

Liberare il lavoro docente dagli adempimenti ripetitivi e burocratici e da tutti i compiti non strettamente pertinenti l’attività didattica. Rendere proficua l’attività collegiale restituendo ai docenti la piena competenza in materia di programmazione educativo/didattica.

Procedure disciplinari e libertà di insegnamento

Istituire un organismo terzo a garanzia della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale. Occorre modificare la normativa affinché il sistema di sanzioni disciplinari sia reso omogeneo a quello degli altri settori pubblici (dove l’irrogazione della sanzione della sospensione dal servizio fino a 10gg spetta all’Ufficio per i procedimenti disciplinari e non al dirigente).

Formazione dei docenti

Garantire un sistema di formazione in servizio aperto a tutto il personale docente, affidato alla progettualità dei docenti e non imposto da enti o soggetti esterni alla comunità scolastica. 

I progetti del PNRR non possono essere il pretesto per imporre al personale docente un sistema di formazione eterodiretto collegato ad un meccanismo di carriera selettivo e competitivo (come invece il Ministero intende fare con i decreti attuativi dell’articolo 16-ter del DLgs 59/2017).

La costruzione di un sistema di formazione permanente rivolto a tutto il personale deve avere le sue basi in una regolazione definita in sede di contrattazione collettiva nazionale.

Garantire che i 5 giorni di servizio spettanti per la formazione individuale siano fruibili senza alcuna discrezionalità e possano essere cumulati negli anni successivi (ad es nel triennio) se non fruiti nell’anno o negli anni precedenti. 

Istituire periodi sabbatici al fine di favorire la partecipazione ai percorsi di formazione.

Valorizzazione professionale dei docenti

Prevedere un sistema di valorizzazione professionale che affermi l’unicità della funzione, che riconosca le molteplici dimensioni della professionalità docente (dall’attività di ricerca e innovazione didattica, all’impegno nei contesti sociali disagiati, all’impegno aggiuntivo), che privilegi la dimensione collegiale, coinvolga l’intera categoria e sia regolato per via contrattuale. A questo fine necessitano risorse aggiuntive rispetto a quelle prioritariamente finalizzate a innalzare i livelli retributivi di tutto il personale.

Escludere ogni ipotesi di valorizzazione professionale che comporti una gerarchizzazione e diversificazione dell’unica figura docente, compresa la recente proposta governativa del “docente stabilmente incentivato” (DL 36/2022) che prevede una procedura selettiva e valutativa, destinata ad una minoranza di docenti, come anche la figura del docente “tutor per l’orientamento”, imposta per legge in contrasto sia delle prerogative del Collegio dei docenti in materia organizzativo/didattica sia delle prerogative della contrattazione in materia di retribuzione del personale.

Prevedere una profonda revisione dei seguenti istituti contrattuali: orario di lavoro (con particolare riferimento alle ore aggiuntive e alle attività funzionali), profili e specificità, partecipazione alle attività collegiali, formazione con l’acquisizione dei benefici connessi alla card docenti.

Consolidamento e implementazione del nuovo ordinamento

Consolidare e sviluppare i risultati ottenuti con il CCNL 2022-24, con cui sono stati aggiornati i diversi profili nel segno dell’innovazione e dello sviluppo professionale.

Dare piena attuazione alle acquisizioni ottenute per garantire un ulteriore passo avanti in direzione della valorizzazione complessiva di tutte le professionalità presenti per adeguare il settore amministrativo tecnico e ausiliario della scuola ai cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e alle innovazioni introdotte in ambito lavorativo.

Retribuzione

Innalzare, nell’ambito di un forte incremento delle risorse collocate nel Fmof, il parametro della retribuzione oraria per le attività aggiuntive nonché le altre indennità (indennità di direzione, indennità di disagio plurisede per gli AT, assistenza di base alla disabilità degli Operatori e dei CS). L’indennità di direzione deve essere completamente disancorata dal FMOF. 

Orario di lavoro

Dare certezza alla continuità della giornata lavorativa, evitando le cesure orarie fonte di disagio e stress (che non può essere monetizzato).

Generalizzare la riduzione dell’orario settimanale di lavoro a 35 ore per tutto il personale ATA dal momento che l’aumento della complessità delle scuole ha ricevuto un ulteriore impulso dalle scelte conseguenti al dimensionamento delle scuole.

Valorizzazione professionale e mobilità professionale tra le aree

Estendere a tutti i profili (in coerenza a quanto disposto dal CCNL 2019/21) la possibilità di transitare nell’area superiore per tutto il personale nel corso della carriera lavorativa. Agli assistenti amministrativi e tecnici va data la possibilità di transitare nell’area dei funzionari. 

Incarichi e posizioni economiche

Consentire a tutti di accedere alle posizioni economiche senza ulteriori ritardi da parte dell’amministrazione.

Innalzare i compensi per gli incarichi del personale, sia quelli definiti dal contratto nazionale sia quelli a disposizione della decisionalità scolastica mediante incremento significativo del FMOF.

Funzionari/EQ

Aumentare le indennità di direzione (fissa e variabile) in considerazioni dei processi di dimensionamento e delle accresciute complessità di gestione delle scuole. Proseguire nel percorso di equiparazione della figura del funzionario/EQ della scuola alle analoghe figure degli altri comparti. 

Lavoro a distanza

Migliorare le forme di lavoro a distanza (agile e da remoto) introdotte dal CCNL 2019/2021 superando le limitazioni imposte dalle disposizioni vigenti.

Formazione

Prevedere con regolarità momenti di formazione (in servizio ed in ingresso) dedicati al personale ATA. I bisogni formativi devono essere individuati all’interno del personale medesimo e primo formatore del personale deve essere il titolare della Elevata qualificazione. L’assemblea del personale ATA deve costituire il luogo dove si discutono e si programmano nell’ambito delle risorse messe a disposizione tutti i processi.

Aggiornare le disposizioni contrattuali relative all’educazione degli adulti (risalenti al CCNL 2007) in considerazione delle novità apportate con l’introduzione dei CPIA (DPR 263/2012) e dell’importanza strategica che questo settore rappresenta per il sistema dell’istruzione degli adulti. Occorre intervenire per riconoscere e valorizzare la specificità dell’azione professionale richiesta ai docenti e al personale ATA che operano in detti istituti. In particolare, è necessario andare verso il riconoscimento della comune professionalità richiesta nell’attività di docenza. 




PERSONALE SCUOLE ITALIANE ALL’ESTERO

Dare seguito alla sequenza contrattuale prevista all’articolo 178 del CCNL 2019-2021 relativamente alla regolazione della disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all’estero al fine di assicurare trasparenza e continuità, restituendo efficacia all’azione formativa delle istituzioni scolastiche ed educative italiane operanti in altri Paesi. In particolare occorre superare il DLgs 64/2017 e successive modifiche per recuperare spazi contrattuali su materie quali: relazioni sindacali, reclutamento, mobilità, durata del mandato, contrattazione di secondo livello, indennità di sede, fruizione dei permessi, ferie, formazione del personale, sostituzioni, gestione delle ore eccedenti, cessazione dal servizio.

Accanto e in coerenza con il rinnovo del CCNL occorrono le seguenti modifiche normative.

Anno 2013

Riconoscere a tutto il personale docente e ATA l’anno 2013 ai fini delle progressione di carriera, senza costringere il personale ad un defatigante percorso vertenziale

Equiparazione stipendiale tra personale a tempo determinato e indeterminato 

Equiparazione del trattamento stipendiale e della progressione di carriera tra personale a tempo determinato e a tempo indeterminato, in coerenza con il principio europeo di non discriminazione. 

Carta docente

Attribuire il beneficio della carta docente a tutto il personale, compresi i docenti con contratto a tempo determinato nonché il personale educativo ed al personale ATA.

Mobilità

Garantire la mobilità ai docenti superando definitivamente le disposizioni di legge che intervengono con autorità e senza tener conto delle mutate condizioni di lavoro e di reclutamento, fermo restando il diritto alla continuità didattica degli studenti che va tutelata ma con strategie diverse dalla maturazione del “bonus”.





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