Apre LetExpo a Verona. Grimaldi (Alis): “Ue si sta suicidando con Ets e tasse carburanti”

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Si è aperta nel quartiere fieristico di Verona la quarta edizione di LetExpo: 500 espositori distribuiti su 6 padiglioni che accolgono imprese private, enti pubblici, centri di formazione ed associazioni che ruotano al mondo del trasporto a 360 grandi e della logistica. Una quattro giorni che vede Alis padrona di casa, ovvero l’associazione che con 2.350 soci e 350.000 lavoratori rappresentati vale quasi 100 miliardi di euro di fatturato aggregato, in continuo movimento.

L’inaugurazione è stata stamattina, alla presenza del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del presidente di VeronaFiere, Federico Bricolo. Ma prima del taglio del nastro, Guido Grimaldi, presidente di Alis, ha elencato quello che frena il dinamismo di un settore che in Italia rappresenta complessivamente, fra trasporti e logistica, un decimo del Pil. Grimaldi ha fatto riferimento ai 132 miliardi di euro destinati a finanziare 112 opere prioritarie, in cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta investendo. Bene, ma nonostante questi investimenti, il presidente di Alis ha sottolineato la necessità di accelerare alcuni processi fondamentali per il futuro del settore. In particolare, ha ribadito l’importanza di una riforma dei porti italiani, per garantirne la competitività, e l’implementazione del Piano Nazionale della Logistica, che punta a digitalizzare e integrare porti e interporti in modo più efficiente.

Nel mirino di Grimaldi tuttavia c’è soprattutto l’Europa con le sue normative. In particolare, ha criticato l’applicazione della direttiva Ets e del Regolamento Fuel-EU Maritime, che stanno penalizzando il settore marittimo, con impatti diretti sui consumatori finali. Secondo Grimaldi, queste misure sono anacronistiche, considerando che lo shipping mondiale contribuisce solo al 2,5% delle emissioni globali. A suo avviso, le politiche attuali stanno creando distorsioni nel mercato, favorendo la concorrenza modale in modo ingiusto. Per il presidente di Alis, la chiave per una transizione ecologica equa e sostenibile sta nell’adottare politiche globali, investire in nuove tecnologie e incentivare il settore con misure mirate. Un confronto con la nuova Commissione Europea.

Nel dettaglio, il tema caldo riguarda le tasse imposte dall’Europa, come appunto il Fuel-EU Maritime, che incide direttamente sui costi dei carburanti per gli armatori. Grimaldi ha accusato la Ue di “suicidarsi” con l’aumento delle tasse, che colpiscono solo il 7,5% dei consumi mondiali, ossia quelli europei, mentre il restante 93% non è soggetto a tassazione. Il numero uno di Alis ha inoltre messo in luce come le attuali politiche europee stiano danneggiando l’economia, i consumi e gli scambi culturali globali, in un contesto internazionale segnato da conflitti geopolitici e dazi commerciali. “Rischiamo di fare tanti passi indietro”, ha dichiarato, sottolineando che le politiche volte alla decarbonizzazione dei trasporti, pur essendo necessarie, sono state attuate senza disporre degli strumenti adeguati per renderle effettive. La mancanza di carburanti a zero emissioni rende difficile, se non impossibile, chiedere sacrifici agli armatori, una situazione che Grimaldi ha definito “utopica” e “un grande errore”.

Ci sarebbe in realtà un modo, low cost secondo il Grimaldi pensiero, per abbattere le emissioni e far risparmiare i cittadini. “Nel 2024, grazie all’adozione dell’intermodalità da parte dei soci di Alis, sono stati sottratti 6 milioni di camion dalle strade, trasferite 143 milioni di tonnellate di merci via mare e ferro, e ridotte di 5,4 milioni di tonnellate le emissioni di Co2 in Europa, di cui 4,1 milioni in Italia. Con un investimento di 100 milioni annui per il Sea Modal Shift e il Ferrobonus, l’impatto sul bilancio statale sarebbe solo dello 0,01% – ha concluso il presidente di Alis – ma le emissioni di Co2 potrebbero essere ridotte fino a 8,2 milioni di tonnellate, con benefici significativi per la salute pubblica. Inoltre, il settore genererebbe un risparmio economico di oltre 7 miliardi di euro per i cittadini italiani”. Su questo e altro, da oggi a venerdì si confronteranno 350 relatori a LetExpo in corso a VeronaFiere.



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