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Il parlamento portoghese ha bocciato la mozione di fiducia proposta da Luís Montenegro, primo ministro da poco più di un anno e leader del Partido Social Demócrata (Psd, di centrodestra). La votazione era stata proposta dallo stesso Montenegro in seguito alla seconda mozione di sfiducia promossa dalle opposizioni nell’arco di poche settimane relativa a un presunto conflitto di interessi tra la sua attività politica e l’azienda che ha fondato nel 2021, Spinumviva. Con la caduta del governo di Montenegro, il Portogallo tornerà a elezioni anticipate per la terza volta dal 2022, probabilmente tra l’11 e il 18 maggio.
Solo il partito del primo ministro, il Partido Popular (PP, di centrodestra, che fa parte della coalizione al governo) e il partito di destra Iniciativa Liberal hanno espresso il loro voto in sostegno dell’esecutivo. Entrambi i principali partiti di opposizione, la formazione di estrema destra Chega e i socialisti, avevano già annunciato la loro decisione qualche giorno fa, facendo presagire che il governo sarebbe caduto, salvo grosse sorprese.
In particolare, il Partito socialista ha contribuito alla decisione del primo ministro di sottoporsi a un voto di fiducia togliendo al governo il suo appoggio esterno: da marzo 2023, Montenegro era infatti alla guida di un governo di minoranza, composto dai membri della coalizione di centrodestra Aliaça Democrática (composta da PSD, PP e dal Partido Popular Monárquico) e che contava 80 seggi su 230 in parlamento. Senza l’appoggio esterno dei socialisti, per Montenegro sarebbe stato praticamente impossibile far approvare nuove leggi.
La polemica
Il nome di Spinumviva si è fatto strada con insistenza sulla stampa portoghese a partire da metà febbraio, quando in parlamento si è tornato a discutere e poi approvare di una serie di modifiche alla legge sul consumo del suolo, proposta dal governo per «creare condizioni migliori affinché ci siano più terreni disponibili e prezzi delle case più bassi, con l’obiettivo di costruire alloggi a prezzi accessibili e controllati», ha spiegato il ministro della coesione territoriale Castro Almeida.
La polemica è iniziata con un articolo del giornale Correio da Manhã che dettagliava le società e i beni da membri del governo nel settore immobiliare. Tra queste, spiccavano Spinumviva, che include la compravendita immobiliare tra le sue numerose ragioni sociali (tra le principali figurano anche la consulenza e la viticoltura), e l’acquisto in contanti di due appartamenti a Lisbona da parte di Montenegro e la sua famiglia tra il 2023 e il 2024, per una cifra complessiva di 715mila euro, provenienti in parte da conti non dichiarati.
Nei giorni successivi, un’inchiesta del giornale l’Expresso ha rivelato che da luglio 2021 Spinumviva avrebbe prestato «servizi di compliance specializzati e definizione di procedure nel campo della protezione dei dati personali» a Solverde, una catena di hotel e casinò, per 4.500 euro al mese. Montenegro stesso aveva lavorato come avvocato per Solverde tra il 2018 e il 2022 e in particolare aveva rappresentato l’azienda nelle trattative con lo Stato per ottenere una proroga delle concessioni sui casinò a Espinho, la città dove è nato, e in Algarve, una regione del Sud del Portogallo.
In politica dal 2002, tra il 2017 e il 2022 Montenegro si è preso una pausa ed è tornato a esercitare come avvocato. È in questo periodo che ha fondato Spinumviva, per poi trasferirne la proprietà alla moglie dopo essere stato eletto leader del Psd nel 2022. In realtà, l’atto è considerato nullo perché i due vivono in comunione dei beni.
Oltre al presunto conflitto di interessi ai dubbi sugli acquisti immobiliari del presidente (per i quali la Procura ha ricevuto una denuncia anonima, ma non ha ancora iniziato le indagini), Spinumviva è al centro di un’indagine da parte dall’Ordine degli avvocati portoghese. Sabato scorso, infatti, Montenegro ha annunciato che l’impresa passerà nelle mani dei figli, ma ciò che è successo tra il 2022 e il 2025, quando a gestirla è stata la moglie, solleva molti interrogativi.
L’Ordine sta indagando infatti per verificare se siano state commesse irregolarità in Spinumviva per esercizio abusivo della professione, dato che né la moglie di Montenegro, né i figli sono avvocati e l’azienda conta con solo due professionisti legali, un’avvocata e un giurista. Non solo: il tipo di servizi di compliance e protezione dei dati professionali offerti dall’azienda, secondo la legge in vigore all’epoca, modificata nell’aprile del 2024, potevano essere forniti solo da uno studio legale, non di una società commerciale come Spinumviva.
Le mozioni
Nelle ultime tre settimane, tutti questi elementi hanno portato le opposizioni a proporre due mozioni di sfiducia al governo, entrambe fallite: la prima era stata promossa da Chega e la seconda dal Partito comunista portoghese. Durante la discussione della seconda, Montenegro ha annunciato che avrebbe proposto il voto di fiducia oggi. Negli ultimi giorni, il primo ministro ha dichiarato che continuerà alla guida del partito anche se la Procura deciderà di indagarlo.
In questo modo, Montenegro “si posiziona come l’artefice di un’elezione che funzionerà, in pratica, come un plebiscito su se stesso”, ha affermato il politologo e professore José Filipe Pinto, secondo cui, con questa mossa, il primo ministro “ha cercato di anticipare qualsiasi notizia che potrebbe essere scoperta durante la campagna elettorale e, successivamente, durante la commissione parlamentare d’inchiesta annunciata dai socialisti”.
Già nel 2022, il Portogallo era andato a elezioni anticipate perché la coalizione al governo (la famosa geringonça, formata per la prima volta nel 2015 come coalizione delle forze di sinistra, un’eccezione rispetto al consueto bipartitismo della politica portoghese) non era riuscita a mettersi d’accordo sulla legge di bilancio. L’anno scorso, invece, il terzo governo consecutivo guidato dal socialista António Costa è caduto per scelta dello stesso primo ministro, dimessosi dopo essere stato indagato per un presunto caso di corruzione legato alla produzione di idrogeno verde e all’estrazione di litio. Oggi Costa è il presidente del Consiglio europeo e le indagini su quella che la stampa portoghese ha battezzato “Operação Influencer” continuano.
Alle ultime elezioni, il centrodestra era riuscito a ottenere la maggioranza dei voti (anche se di poco rispetto al centrosinistra) e l’occasione da parte del presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa di formare un nuovo governo e far tornare il suo partito alla guida del paese dopo otto anni all’opposizione. Un governo che Montenegro ha scelto di formare escludendo il partito di estrema destra Chega, che pure un anno fa ha ottenuto più di un milione di voti, è diventato la terza forza politica del Portogallo e ha quadruplicato i suoi deputati (da 12 a 48).
Oggi, secondo un sondaggio di Cnn Portugal, il 70 per cento della popolazione portoghese avrebbe preferito non tornare alle urne e le intenzioni di voto verso l’estrema destra sembrano in calo, a causa anche dei numerosi scandali per corruzione e pedofilia nei quali sono stati coinvolti alcuni suoi membri negli ultimi mesi
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