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In più circostanze può capitare che giochi che avremmo tanto voluto fare vengano cancellati, destinati a non divenire mai realtà nonostante avessero magari il potenziale per far bene. E a nomi illustri come Agent, Scalebound e Silent Hills se ne possono aggiungere tanti altri.
Di seguito vi citiamo ulteriori 5 giochi cancellati che non vedremo mai, ma che sarebbe stato interessante vivere pad alla mano:
Castlevania 2008 & Castlevania Resurrection
In questo caso si tratta in realtà di “due in uno” visto che anche la serie di Castlevania ha avuto alcuni esponenti cancellati che potevano rivelarsi intriganti se fossero divenuti realtà. Nel 2008 venne mostrato un Castlevania per PS3 e Xbox 360 che non è mai divenuto realtà e che doveva avere Alucard come protagonista, mai più mostrato dopo l’unico teaser trailer esistente e poi cancellato nel silenzio più totale. Anni prima invece la stessa sorte toccò a Castlevania Resurrection, un episodio 3D che doveva vedere la luce su Dreamcast, tuttavia lo scarsissimo successo riscosso dall’ultima console SEGA spinse Konami ad interromperne la produzione nel marzo del 2000.
inSane
Un Survival Horror diretto da Guillermo del Toro e sviluppato da Volition, il team che diede vita alla serie di Saints Row. Con una simile accoppiata inSane sembrava avere tutte le carte in regola per rivelarsi un nuovo, degno esponente del suo genere di appartenenza. Peccato però che inSane non è mai divenuto realtà, cancellato dal publisher THQ nel 2012. Non vennero mai rivelate le ragioni ufficiali dietro lo stop al progetto, tuttavia proprio pochi mesi dopo THQ andò in bancarotta cessando di esistere. Molto probabilmente le condizioni estremamente precarie della compagnia sono il motivo principale per cui l’opera di del Toro non è mai divenuta realtà.
Sonic Xtreme
Un po’ a sorpresa il Saturn non ha mai ospitato un grande capitolo principale di Sonic, eppure inizialmente una nuova avventura sarebbe dovuta sbarcare sulla console a 32-bit di SEGA. Sonic Xtreme doveva essere il primissimo Platform interamente 3D del porcospino blu, anni prima del celebre Sonic Adventure per Dreamcast. Tuttavia diversi problemi nello sviluppo, con i vertici SEGA insoddisfatti del prodotto che stava venendo fuori, portarono alla sua cancellazione nel 1996. Il Saturn ha ospitato un porting di Sonic 3D Blast visto originariamente su Mega Drive, la collection Sonic Jam e il racing game Sonic R, tuttavia una vera e propria avventura inedita non divenne mai realtà su questa piattaforma.
This Is Vegas
This Is Vegas doveva essere un Action/Adventure con Las Vegas come setting principale, ma sostanzialmente di questo gioco si vide davvero poco e nulla. Era in sviluppo presso gli studi di Surreal Software con Midway come publisher, e dell’opera esiste soltanto un teaser trailer e qualche immagine. Tuttavia Midway andò in bancarotta nel 2009 e i diritti di This Is Vegas passarono in mano a Warner Bros Games, che decise poi di cancellare il progetto l’anno successivo. Nello stesso anno anche Surreal Software chiuse i battenti.
Wonder Woman
In questo caso parliamo di una cancellazione decisamente fresca, con WB Games che ha deciso di interrompere lo sviluppo di Wonder Woman nel febbraio del 2025 chiudendo al tempo stesso anche il suo sviluppatore Monolith Productions. L’avventura incentrata sull’eroina DC Universe avrebbe dovuto proporre un rinnovato Nemesis System (già visto nella serie de La Terra di Mezzo) incentrato sugli alleati della protagonista e non sui nemici, tuttavia le tante difficoltà di sviluppo e pure un riavvio da zero dei lavori già lasciavano intendere che il progetto stava faticando a prendere forma. Alla fine si è deciso di staccare direttamente la spina sia al gioco che al suo team.
Bonus: Tekken X Street Fighter
Il caso di Tekken X Street Fighter si può considerare piuttosto simile a Deep Down di Capcom: non è mai stato cancellato ufficialmente, tuttavia è estremamente probabile che non vedrà mai la luce. Bandai Namco annunciò il progetto nel 2010 in contemporanea al reveal di Street Fighter X Tekken sviluppato invece da Capcom. Ma se quest’ultimo divenne realtà nel 2012, Tekken X Street Fighter invece scomparve letteralmente nel nulla, con il suo sviluppo poi messo in pausa nel 2016 quando era indicativamente completo al 30%. Ad oggi il Picchiaduro sembra continuare ad esistere in forma incompleta presso gli studi di Bandai Namco, ma sembra destinato a restare per sempre bloccato in questo limbo.
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