Veneto in rosa: la 13ª tappa del Giro d’Italia tra Rovigo e Vicenza

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Venerdì 23 maggio si disputa la tredicesima tappa del Giro d’Italia da Rovigo a Vicenza, lunga 180km. La tappa è quasi totalmente piatta fino al primo passaggio sull’arrivo. A Vicenza, dopo il primo passaggio sul Monte Berico, i ciclisti affrontano due giri di un circuito impegnativo che include via Pilla e il Monte Berico, con arrivo sullo stesso muro dove Gilbert trionfò nel 2015.

La tredicesima tappa partirà da Rovigo con gran finale a Vicenza

Giro d’Italia tra Rovigo e Vicenza: cosa vedere

Piazza Vittorio Emanuele II, tra le più antiche di Rovigo, ha una pianta trapezoidale e una pavimentazione in trachite. Al centro si trova la statua di Vittorio Emanuele II, mentre più avanti sorge la colonna con il leone di San Marco. Piazza Garibaldi ospita il monumento a Garibaldi e il Teatro Sociale. Tra le chiese principali, la Rotonda con affreschi seicenteschi, il Duomo di Santo Stefano e la Chiesa dei Santi Francesco e Giustina. Delle strutture medievali restano la Torre Donà e Porta San Bortolo. Tra i musei, Palazzo Roverella, Palazzo Roncale e il Museo dei Grandi Fiumi, dedicato alla storia del Polesine. A Rovigo, che si voglia farsi approntare la “merenda” da consumare lungo il percorso, oppure (meglio) che si voglia pranzare al tavolo, il posto giusto c’è ed è la Bottega Alimentare, in centro città. Parimenti consigliato Enoteca Otto, wine bar ben organizzato, con genuina attenzione ai desideri di una clientela gourmet. Assolutamente da non perdere gli spunciotti, altrove nel Veneto, specialmente a Venezia, denominati cicchetti. Qui davvero pregevoli sono sia gli spunciotti alla carne che quelli alle verdurine.

Veneto in rosa: la 13ª tappa del Giro d'Italia tra Rovigo e Vicenza

L’Hotel Villa Regina Margherita di Rovigo

Si punta su Vicenza, la città del Palladio che merita visita non frettolosa. Piazza dei Signori è il centro sociale e commerciale di Vicenza. Vi si trovano la Basilica Palladiana, la Torre Bissara, il Palazzo del Monte di Pietà e il Palazzo del Capitaniato. Il Corso Palladio attraversa la città, con edifici storici come Palazzo Thiene e la Chiesa di Santa Corona, che custodisce opere di Bellini e Veronese. Il Teatro Olimpico, progettato da Palladio, è il primo teatro stabile d’Europa. Tra le ville, La Rotonda e Villa Valmarana conservano affreschi dei Tiepolo. Palazzo Chiericati ospita la Pinacoteca Civica, con opere di Tintoretto e Veronese. Poniamo che ci venga voglia di aperitivo, ben consapevoli che poi cena e pernottamento saranno cosa altra. Ecco, in Piazza della Biade che è in pieno centro, facciamo ghiotta sosta a La Bottega da Claudio. Qui i cicchetti (gli spunciotti di Rovigo) fatti con il pesce freschissimo proveniente dal mercato ittico di Chioggia e transitato per la pescheria di Claudio.

Giro d’Italia tra Rovigo e Vicenza: dove mangiare, bere e dormire

Ecco alcuni indirizzi dove sostare lungo il percorso, tra ristoranti, hotel e cantine.

Villa Regina Margherita

Villa Regina Margherita è un hotel situato a Rovigo, pensato per chi ha impegni di lavoro o desidera una pausa di relax. La struttura offre una serie di servizi di qualità in un contesto cittadino. La sua posizione permette di raggiungere facilmente il centro storico, la cittadella universitaria e gli stadi, tutti a pochi minuti di distanza. Le stazioni ferroviarie sono raggiungibili in soli 4 minuti. Grazie alla posizione centrale, l’hotel è anche un buon punto di partenza per esplorare le principali attrazioni del Veneto, facilmente raggiungibili in bicicletta o con brevi spostamenti in auto.

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L’Hotel Villa Regina Margherita di Rovigo

Villa Regina Margherita dispone di un ristorante con una spaziosa sala che accoglie gli ospiti in un ambiente luminoso. Ogni giorno, il ristorante propone piatti preparati con ingredienti freschi e selezionati, per offrire una varietà di scelte adatte alle diverse preferenze dei clienti.


Viale Regina Margherita, 6 45100 Rovigo (RO)


Tel +39 0425 094572

Trattoria Al Ponte

La Trattoria Al Ponte offre un’atmosfera familiare e tradizionale, con un menu che varia ogni giorno, proponendo piatti semplici ma curati, preparati con ingredienti freschi e locali, a “chilometri zero”. È l’unico ristorante della provincia di Rovigo riconosciuto ufficialmente come locale storico d’Italia. La cucina della Trattoria al Ponte rappresenta una vera e propria espressione del Polesine, sia nelle scelte alimentari, che nei piatti tipici della tradizione locale. Il ristorante presta attenzione alla qualità dei prodotti, acquistati giornalmente dal mercato di Lusia, e include anche specialità regionali e stagionali, come il tartufo bianco pregiato.

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Il fagottino di verza alle verdure con guanciale, olive taggiasche e gel di pomodoro della Trattoria Al Ponte

La trattoria offre anche una zona esterna per eventi, situata in un parco di circa 300 gelsomini, con un laghetto naturale e una piscina a basso impatto ambientale. Questa area è ideale per eventi, ricevimenti, meeting e feste private, offrendo un ambiente tranquillo e adatto a famiglie e gruppi che cercano una location originale e accogliente per le loro celebrazioni.


Via Bertolda, 27 45020 Lusia (RO)


Tel +39 0425 669890

Incàlmo

Incàlmo è un ristorante situato a Este, caratterizzato da un ambiente elegante e sobrio, con una sala lunga e luminosa, arricchita da grandi vetrate e arredamenti che richiamano lo stile degli anni ’60. Il locale è noto per un’offerta gastronomica raffinata, frutto della collaborazione tra i due cuochi Francesco Massenz e Leonardo Zanon, entrambi con esperienze significative in ristoranti di prestigio.

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I Ravioli di Giuggiole, bieta e brodo di kimchi del ristorante Incàlmo

La cucina di Incàlmo si distingue per la pulizia dei gusti e la tecnica, con piatti che mettono in risalto l’acidità e l’uso di ingredienti vegetali, tipici delle cucine nordiche e montane. Il menu propone due degustazioni: Bocciolo, con 5 portate a 75 euro, e Baccello, con 7 piatti a sorpresa a 95 euro, oltre a una selezione di piatti à la carte. Tra i piatti proposti, si trovano preparazioni come la piovra tostata con lenticchie, lo gnocco di patata con crema di robiola e ostrica, e ravioli farciti con giuggiole. Il ristorante offre anche un’ampia carta dei vini con oltre 300 referenze, tra cui un’ottantina di bollicine. 


viale Rimembranze, 1 35042 Este (PD)


Tel +39 0429 1761472

Quota 101

Sui Colli Euganei, a Torreglia, a pochi chilometri da Padova, si trova l’azienda agricola Quota 101, fondata nel 2010 con l’obiettivo di recuperare l’essenza di un territorio dove il vino è coltivato da secoli. La famiglia che gestisce l’azienda si è impegnata nella produzione di vino rispettando il territorio e l’ambiente, coltivando uve provenienti da vigneti storici e da nuove piantagioni. La famiglia, con ciascun membro che contribuisce secondo le proprie competenze e passioni, è pienamente coinvolta nella viticoltura, da Roberto Gardina alle figlie Silvia e Roberta.

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I vigneti di Quota 101 a Torreglia

I vigneti sono condotti secondo i principi dell’agricoltura biologica. Il vigneto più antico, di 7,5 ettari, si trova a Luvigliano di Torreglia, ideale per le uve bianche, mentre quello più giovane, di 8,5 ettari, è situato a Baone, su terreno calcareo, adatto ai vini rossi. Tutti i vini sono prodotti esclusivamente con uve di proprietà, seguendo ogni fase della vinificazione.  Dopo la ristrutturazione della cantina, nel 2019 è stata avviata la costruzione di una nuova struttura progettata per essere energeticamente efficiente e sostenibile, ottenendo la certificazione CasaClima Wine.


Via Malterreno, 12 35038 Torreglia (PD)


Tel +39 049 5211322

Vignalta

Vignalta è stata tra le prime aziende a introdurre innovazioni qualitative nei Colli Euganei, piantando vigneti ad alta densità sui versanti più elevati e applicando metodi di vinificazione attenti e rigorosi. Ancora oggi, l’azienda persegue un approccio orientato alla qualità, basato su un patrimonio viticolo diversificato lungo i principali terroir della zona e su un protocollo enologico moderno.

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I vigneti di Vignalta ad Arquà Petrarca

La sostenibilità ambientale è un aspetto centrale: Vignalta è stata tra le prime cantine italiane a installare un impianto fotovoltaico per la produzione di energia. La gestione dei vigneti segue il principio della “lotta integrata”, utilizzando stazioni di rilevamento per ridurre al minimo i trattamenti antiparassitari, effettuati solo quando necessario e con prodotti a basso impatto ambientale. L’obiettivo è preservare l’integrità delle uve, valorizzando i profumi e i sapori nei vini.


Via Scalette, 23 35032 Arquà Petrarca (PD)

Le Calandre

Oltrepassata la zona commerciale du Rubano (Pd), si arriva alle Calandre, ristorante della famiglia Alajmo. L’ambiente, caratterizzato da luci soffuse anche di giorno, presenta un arredamento essenziale progettato dai fratelli Massimiliano e Raffaele, che hanno curato anche il design di gran parte delle porcellane utilizzate per il servizio. Il menu è articolato in tre percorsi degustazione: Classico, Max e Raf, con la possibilità di combinarli liberamente o di scegliere i piatti come in un menu à la carte.

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Lo chef Max Alajmo

La cucina alterna proposte tradizionali e piatti creativi, con un’attenzione alla stagionalità. Tra le preparazioni più rappresentative, il cappuccino di seppie al nero è un classico del ristorante, mentre tra le proposte più originali si trova “Suono N’uovo”, una tagliatella che incorpora nel suo impasto anche il guscio dell’uovo, trattato in modo da aggiungere una nota croccante alla consistenza del piatto.


Via Liguria, 1 35030 Rubano (PD)


Tel +39 049 630303

Trequarti

Il ristorante Trequarti si trova a Spiazzo di Grancona, in Val Liona, una valle poco conosciuta sui Colli Berici, in provincia di Vicenza. L’area è caratterizzata da un paesaggio ricco di elementi naturali e storici, tra cui il fiume Liona, mulini, grotte con laghetti, cave di pietra e aziende agricole specializzate nella produzione di olio, miele e vino.

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Animella di cuore, clementine, levistico e nocciole del ristorante Trequarti

La cucina di Alberto Basso si distingue per un approccio creativo, con piatti che giocano su forme e abbinamenti insoliti. Tra le proposte più rappresentative ci sono il Vitello Tonnato servito in una scatoletta di tonno, il salmone al caffè e un dolce a forma di uovo con albume di cocco e tuorlo di mango e frutto della passione. Anche la presentazione segue questo stile, come la pannacotta di Asiago a forma di fetta di formaggio e la piccola pasticceria servita in un carillon. L’esperienza è completata dalla selezione di vini curata da Christian Danese, con un’attenzione particolare ai vitigni locali e a etichette internazionali. 


Piazza del Donatore, 3/4 36044 Val Liona (VI)


Tel +39 0444 889674

Matteo Grandi in Basilica

Al primo piano di un edificio con vista sulla Basilica Palladiana, il ristorante di Matteo Grandi offre un ambiente contemporaneo ed elegante. La sala accoglie gli ospiti con un’atmosfera curata, mentre dalle finestre si intravede la piazza.

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Spaghetto freddo, fagioli, ceviche di astice, sesamo di Matteo Grandi in Basilica

La proposta gastronomica si basa su un menu essenziale e senza scelta diretta: gli ospiti possono selezionare solo il numero di portate, tra tre, cinque o otto, mentre i piatti vengono decisi dallo chef in base agli ingredienti disponibili al mercato del giorno. Questo approccio rende il menu dinamico, con variazioni quotidiane. Rimangono costanti la qualità delle materie prime, una lavorazione minima per preservarne il sapore, leggere influenze asiatiche dovute all’esperienza dello chef in Cina e una particolare attenzione ai lievitati.


Piazza dei Signori, 2 36100 Vicenza (VI)


Tel +39 328 1824572

Villa Michelangelo

A breve distanza dal centro di Vicenza, Villa Michelangelo si trova ad Arcugnano, sui Colli Berici. Risalente al 18°secolo, l’edificio in stile palladiano fu inizialmente la residenza della famiglia Tomi, poi passò ai Conti Osboli e, nel 1914, alla famiglia Zilio, che lo trasformò in albergo nel 1977.

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L’Hotel Villa Michelangelo ad Arcugnano

Dopo un restauro conservativo, la villa conserva infissi in noce, pavimenti in terrazzo veneziano e travi a vista. Il parco di cinque ettari ospita alberi secolari, uliveti e vialetti panoramici, mentre la piscina con terrazza è ideale per momenti di relax. Gli spazi della villa, come il Gran Salone e la Sala Michelangelo, sono adatti a eventi e meeting, con attrezzature moderne. L’hotel dispone di 52 camere, incluse sei suite con soffitti alti e arredi d’epoca. Il ristorante La Loggia propone una cucina basata su prodotti locali di stagione, servita in ambienti eleganti con vista sui Colli Berici.


Via Sacco, 35 36057 Arcugnano (VI)


Tel +39 0444 550300

Ca’ Apollonio Heritage

Per chi cerca un rifugio fuori città, si va a Romano d’Ezzelino. Il viaggio non è breve, ed è bene che si sappia. All’incirca quei trequarti d’ora in auto ci vogliono. E però, vuoi mettere, arriviamo al Ca’ Apollonio Heritage. Nell’edificio storico sono ricavate una penthouse, tre suite, una junior suite e due camere superior, a cui si aggiungono tre suite nell’edificio contemporaneo. La Villa si giova dello scenario del Monte Grappa, Riserva MAB Unesco.  MAB sta per Man and Biosphere. Si è confortevolmente circondati da diciotto ettari di orti, frutteti, vigneti, uliveti, gestiti come un grande giardino arricchito anche da un biolago balneabile. La Villa, le cui prime tracce documentali risalgono a quattro secoli fa, è stata ristrutturata secondo i principi della bioarchitettura, con doppia certificazione CasaClima, utilizzando ciò che di più attuale offre oggi la tecnologia per rendere il comfort percepito ai massimi livelli ma contenendo i consumi, grazie anche al ricorso di impianti per l’autoproduzione e l’ottimizzazione degli utilizzi energetici. Un grande impegno etico per offrire agli ospiti molto più di un ambiente rilassante: un ecosistema felice.

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Ca’ Apollonio Heritage a Romano d’Ezzelino

Lo chef della componente D (dinner), ovvero il ristorante Gourmet, è Alessio Longhini, discepolo di Norbert Niederkofler. Il ristorante, giammai casualmente, ha ottenuto la certificazione di Care’s Ethical Restaurant. La cucina del giovane Alessio è nitida, frutto di grande maestria e di approccio disincantato alla polverosa dicotomia tradizione/innovazione. In sala ed a supervisione della cantina, il prode Michele Griggio. Due i menu degustazione:  Familiarità e Congiunzione. Memorabile lo Speck di Ombrina, levistico, cetriolo, mela. Ci è stata assegnata la Junior Suite Monte Grappa. Notte buona. Risveglio radioso, ottima la prima colazione.


Via Molinetto, 5/A 36060 Romano d’Ezzelino (VI)


Tel +39 0424 1910054

Le tappe del Giro d’Italia

  1. 9 maggio 2025 Durazzo (Durrës) – Tirana (Tiranë)
  2. 10 maggio 2025 Tirana (Tiranë) – Tirana (Tiranë)
  3. 11 maggio 2025 Valona (Vlorë) – Valona (Vlorë)
  4. 13 maggio 2025 Alberobello (Pietramadre) – Lecce
  5. 14 maggio 2025 Ceglie Messapica – Matera
  6. 15 maggio 2025 Potenza – Napoli
  7. 16 maggio 2025 Castel di Sangro – Tagliacozzo
  8. 17 maggio 2025 Giulianova – Castelraimondo
  9. 18 maggio 2025 Gubbio – Siena
  10. 20 maggio 2025 Lucca – Pisa
  11. 21 maggio 2025 Viareggio – Castelnovo ne’ Monti
  12. 22 maggio 2025 Modena – Viadana (Oglio-Po)
  13. 23 maggio 2025 Rovigo – Vicenza
  14. 24 maggio 2025 Treviso – Nova Gorica/Gorizia
  15. 25 maggio 2025 Fiume Veneto – Asiago
  16. 27 maggio 2025 Piazzola sul Brenta – San Valentino (Brentonico)
  17. 28 maggio 2025 San Michele all’Adige (Fondazione Edmund Mach) – Bormio
  18. 29 maggio 2025 Morbegno – Cesano Maderno
  19. 30 maggio 2025 Biella – Champoluc
  20. 31 maggio 2025 Verrès – Sestrière (Vialattea)
  21. 1 giugno 2025 Roma – Roma





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