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Codici per fattura elettronica: le nuove regole per comunicare le irregolarità
Il settore IVA è in continuo fermento. Dopo la proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica da parte dell’Ue fino al 2027, le nuove regole in materia di fattura semplificata per i forfettari e le novità circa l’emissione delle note di variazione, adesso è la volta dell’introduzione di nuovi codici relativi ai casi di omessa o irregolare fattura elettronica.
L’Agenzia delle Entrate, in data 31 gennaio 2025, ha aggiornato le specifiche tecniche della fatturazione elettronica alla versione 1.9, fornendo nuovi codici per la comunicazione della mancata ricezione delle fatture di acquisto o della ricezione di fatture irregolari. L’obiettivo principale di questo adeguamento del sistema di fatturazione elettronica è di uniformare le pratiche fiscali di aziende e professionisti alle variazioni normative intervenute negli ultimi mesi, apportando un’importante evoluzione al sistema.
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Omessa o irregolare fattura: da autofattura denuncia a comunicazione denuncia
Il D.Lgs.n.87/2024 ha modificato l’art. 6, c.8, del D.Lgs. n. 471/1997 che disciplina le sanzioni a carico dell’acquirente di un bene o servizio nel caso in cui non effettui le opportune regolarizzazioni qualora non abbia ricevuto una fattura di acquisto o abbia ricevuto una fattura irregolare.
La disciplina precedente stabiliva che, decorsi quattro mesi dalla data di effettuazione dell’operazione, entro i successivi trenta giorni, previo pagamento dell’imposta, il cessionario/committente era obbligato ad emettere autofattura.
Invece, le nuove disposizioni che si applicano a partire dal 1° settembre 2024 prevedono che il cessionario/committente, entro novanta giorni dal termine in cui doveva essere emessa la fattura o da quando è stata emessa la fattura irregolare, è obbligato a comunicare l’omissione o l’irregolarità all’Agenzia delle Entrate.
A cambiare è anche la misura della sanzione amministrativa applicabile: si passa dal 100% dell’imposta, previsto nel caso non veniva emessa l’autofattura denuncia, al 70%, fissato per la mancata comunicazione denuncia. Rimane, invece, confermata la misura minima della sanzione pari a 250 euro.
Per la nuova comunicazione è necessario usare gli strumenti forniti dall’Agenzia delle Entrate attraverso il Sistema di Interscambio.
Inoltre, non è richiesto l’obbligo di verificare o giudicare le valutazioni legali fatte dall’emittente della fattura o di altri documenti riguardanti le cause di non imponibilità, esenzione o esclusione dall’IVA che dipendano da una condizione soggettiva dell’emittente non immediatamente verificabile.
Comunicazione denuncia: il nuovo codice fatturazione Elettronica TD29
Affinché la comunicazione denuncia avvenga in modo corretto è necessario che vengano usati i giusti codici fatturazione elettronica.
Con la pubblicazione delle nuove specifiche tecniche per l’emissione della fattura elettronica da parte dell’Agenzia delle Entrate, è stato introdotto il nuovo modulo TD29, specificamente progettato per la comunicazione denuncia.
Con l’uso del codice T29 l’acquirente del bene o servizio, in base a quanto previsto dalla nuova norma, non è tenuto al pagamento anticipato dell’imposta, come accadeva in precedenza. Il cedente o prestatore, i cui dati dovranno essere correttamente indicati nel file XML della comunicazione denuncia, resta il solo il responsabile per eventuali violazioni, sempre ché la comunicazione venga effettuata nei termini di legge.
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Codice fatture elettroniche TD29: quando entra in vigore
Il nuovo codice TD29, che sostituisce il codice TD20 precedentemente impiegato per l’emissione delle autofatture denuncia, dovrà essere usato a partire dal 1° aprile 2025.
Fattura elettronica codice T20: nuovi impieghi
Nonostante l’introduzione del nuovo codice TD29, il codice TD20 non verrà eliminato. Continuerà ad essere valido per le regolarizzazioni relative a particolari operazioni, come ad esempio quelle inerenti al reverse charge e quelle legate agli acquisti intracomunitari.
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Comunicazione denuncia: codice fatture elettroniche da usare fino al 1° aprile 2025
Nulla è stato precisato su quale codice usare per comunicare le irregolarità relative al periodo compreso tra il 1° settembre 2024 e il 31 marzo 2025.
In mancanza di indicazioni precise si ritiene dovrebbe essere ancora utilizzabile il vecchio codice TD20 anche se esso implicherebbe il pagamento, da parte dell’acquirente del bene o servizio, dell’IVA relativa alla fattura di acquisto non ricevuta o ricevuta in modo irregolare, come prevedeva la precedente normativa.
L’alternativa potrebbe essere quella di effettuare la comunicazione denuncia via PEC, all’ufficio competente in base al domicilio fiscale del cedente/prestatore, includendo tutti i dati relativi all’operazione.
Codici fattura elettronica: come affrontare le novità e ottimizzare i processi
Alla luce di quanto detto, imprenditori e professionisti devono verificare attentamente la corretta ricezione delle fatture di acquisto, comprese le fatture differite, in modo da poter provvedere, in caso di mancata ricezione o di errori, alla segnalazione entro i termini previsti.
L’introduzione del nuovo codice TD29, rappresenta un’importante evoluzione nel processo di comunicazione delle irregolarità. Nonostante il permanere di alcune zone d’ombra, è fondamentale che gli operatori del settore si adeguino tempestivamente alle nuove disposizioni.
Per agevolare questo passaggio e garantire una gestione efficiente della fatturazione elettronica, è consigliabile considerare l’impiego di FatturePlus di Namirial, un software completo e affidabile che, grazie alla sua integrazione con il Sistema di Interscambio (SDI), consente di automatizzare l’invio e la ricezione delle fatture, semplificando notevolmente il lavoro degli utenti.
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