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M. Söder (CSU), F. Merz (CDU), L. Klingbeil e S. Esken (SPD) alla fine dei colloqui esplorativi per il nuovo governo
| Bildquelle: dpa_sven_hoppe

Economia e tasse

Nel documento esplorativo di undici pagine un aspetto che ci tocca da vicino è senz’altro la decisione di diminuire l’IVA nella ristorazione, abbassandola dal 19 al 7%. Una misura simile era stata presa anche durante il Covid, ma a tempo determinato, e alla fine dell’epidemia era aumentata di nuovo. Oltre a questo, verrebbe modificata anche l’imposta sul reddito. L’intento è quello di alleggerire dalle tasse la classe media. Sempre in tema di alleggerimento, verrà ridotta anche la tassa sull’elettricità e questo vuol dire che ci saranno minori costi energetici per le aziende e per i cittadini. Per stimolarne la domanda, ci sarà anche un premio per l’acquisto di auto elettriche. Sempre nell’ambito dei premi possiamo citare anche la reintroduzione dei sussidi per il gasolio agricolo a beneficio dei contadini che il precedente governo aveva annullato suscitando enormi proteste.

Le politiche sociali

Ci dovrebbe essere l’aumento del salario minimo a 15 euro l’ora, come volevano i socialdemocratici, e il governo rosso-nero vuole anche cambiare il calcolo dell’orario di lavoro. Cioè si fisserà il tempo massimo di lavoro, non su base giornaliera, ma piuttosto su base settimanale. In questo modo, gli straordinari saranno più flessibili e in più, per renderli più convenienti dal punto di vista finanziario, i bonus per gli straordinari dovrebbero essere esentasse. Per quanto riguarda reddito di cittadinanza, il governo rosso-nero dovrebbe riformare l’attuale sistema, mantenendo un sostegno al reddito di base per chi cerca lavoro, mentre verrebbe ritirato completamente qualsiasi sussidio a chi è in grado di lavorare e rifiuta ripetutamente un lavoro considerato ragionevole. Su quest’ultimo punto, tuttavia, va detto che non è chiaro se una tale revoca completa dei sussidi sia giuridicamente possibile. Togliere completamente le prestazioni di base alle persone, sarebbe infatti in contrasto con la costituzione.

La politica migratoria

Secondo il documento esplorativo, il governo nero-rosso vuole ridurre maggiormente l’immigrazione irregolare. Per esempio, le persone che vogliono chiedere asilo in Germania dovrebbero poter essere respinte in futuro alle frontiere del Paese. Ma, visto che questi respingimenti dovrebbero avvenire in coordinamento con i Paesi vicini, sono sorti già i primi problemi, e sia Austria che Polonia hanno già annunciato di non volersi adeguare a queste nuove misure. Sul quadro generale della politica migratoria del nuovo governo il copresidente della SPD Lars Klingbeil, ha ribadito che il principio guida deve essere quello di rispettare la legge ma anche rispettare la dignità umana. Ma è comunque lo Stato che deve avere il controllo e far rispettare le regole. Per quanto riguarda i migranti che non sono riconosciuti come rifugiati, ma che sono autorizzati a rimanere in Germania, ad esempio perché sono minacciati di violenza nel loro paese d’origine, Unione ed SPD si sono accordati per negare loro la possibilità di un ricongiungimento familiare.

Un fondo speciale per gli investimenti


Gli investimenti per le infrastrutture sono diventati indispensabili
| Bildquelle: ddp_dts_nachrichtenagentur

L’accordo prevede che vengano stanziati 500 miliardi di euro di investimenti della durata di 10 anni per le infrastrutture e i trasporti. Verrebbero così risanati, tra l’atro, ospedali, scuole, infrastrutture per l’energia e per lo sviluppo e la digitalizzazione. Per attuare questo piano, però, è necessario cambiare la costituzione e questo governo non avrebbe i numeri per farlo. Unione ed SPD pensavo per questo di farlo già nei prossimi giorni, usando l’attuale parlamento dimissionario e di raggiungere la maggioranza dei due terzi grazie all’appoggio dei Verdi, i quali, però hanno già dichiarato di non voler votare a favore della proposta di Unione ed Spd.

Lo stato delle infrastrutture in Germania

La necessità di investimenti nelle infrastrutture in Germania è evidente, strade, ferrovie e ponti sono fatiscenti, le scuole sono obsolete e pericolanti, con conseguenze anche sul rendimento scolastico. Mancano ospedali e case popolari. Bisognerebbe potenziare la rete elettrica, ed espandere le energie rinnovabili. Ma quali sono le priorità? Thomas Puls, economista esperto di trasporti e infrastrutture per l’Istituto di ricerca, ritiene che il primo problema riguardi i trasporti. Sono infatti più di vent’anni che non viene fatta una manutenzione completa. Molti ponti sono pericolanti, senza dimenticare i problemi legati al trasporto su rotaia. Il problema, comunque, secondo Thomas Puls non è solo la mancanza di fondi, è anche la burocrazia.

Il debito tedesco e l’Europa

Un problema legato al fondo speciale di 500 miliardi di euro e all’indebitamento che comporterebbe riguarda anche l’Europa. Secondo diversi economisti, la Germania in questo modo violerebbe le regole dell’UE in materia di debito, soprattutto dopo anni in cui i tedeschi sono stati assoluti difensori dell’austerity. Secondo Angelo Di Gregorio, economista dell’Università di Milano- Bicocca, e consulente del governo italiano per materie economiche, questo potrebbe fare sorgere dei dubbi sulla solidità finanziaria tedesca. L’attuale crisi, dice ancora Angelo Di Gregorio, costringe la Germania, ma anche gli altri Paesi europei, a rivalutare l’importanza dell’economia reale.



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