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In occasione della Giornata Mondiale per i Diritti delle Donne, sabato pomeriggio alle ore 16.30, presso i locali della circoscrizione di via Pradamano, è stata inaugurata una mostra che celebra il ruolo delle donne nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica). L’esposizione, frutto del lavoro congiunto degli alunni e delle alunne della scuola secondaria di primo grado “E. Fermi” e delle classi terze della scuola primaria “A. Negri” e realizzata con il patrocinio del Comune di Udine, rappresenta un’importante iniziativa di sensibilizzazione e valorizzazione del contributo femminile nel progresso scientifico e tecnologico.
Ad aprire l’inaugurazione è stato il Dirigente Scolastico Guido Zoncu, che ha ringraziato la comunità per la partecipazione, evidenziando il valore di iniziative come questa nel sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche di uguaglianza e inclusione.
L’assessora alle Politiche giovanili e Pari opportunità, Arianna Facchini, ha poi evidenziato quanto sia essenziale promuovere percorsi di studio nelle discipline STEM anche tra le ragazze, superando le barriere culturali e i pregiudizi che ancora oggi possono influenzare le loro scelte.
A seguire, l’assessore all’Istruzione, all’Università e alla Cultura, Federico Pirone, ha sottolineato il valore dell’educazione e dell’istruzione come strumenti fondamentali per contrastare le disuguaglianze e la violenza di genere e ha ribadito la necessità di un impegno condiviso per contrastare la violenza di genere: “Dobbiamo lavorare collettivamente – istituzioni, cittadini e scuole – per rimuovere tutti quegli ostacoli ancora presenti che impediscono alle donne di scegliere e di essere libere”.Uno dei momenti più significativi dell’inaugurazione è stata la presentazione del progetto da parte del professor Marco Chiozzi, ideatore e promotore dell’iniziativa all’interno dell’Istituto. Ha illustrato il lavoro svolto dagli alunni e dalle alunne della scuola secondaria di primo grado, che hanno realizzato manifesti dedicati alle “pioniere delle STEM” e il primo episodio che inaugura il podcast d’Istituto “Podcast 4 you”. Il professor Chiozzi ha, poi, raccontato la genesi del progetto: “I personaggi della storia sono praticamente tutti maschi, in tutte le discipline – musica, arte, letteratura, politica, tecnologia. Allora ci siamo chiesti: è un caso? Come avrete intuito, la risposta è tragicamente NO. E dal momento che le donne costituiscono metà degli esseri umani, abbiamo percepito questo fatto come un’enorme ingiustizia”.
Le maestre Irene Fabiani ed Erika Carta, docenti delle classi terze della scuola primaria A. Negri, hanno dato voce ai pensieri dei bambini e delle bambine, evidenziando come sia importante affrontare il tema fin dai primi anni di scuola. “Le bambine e i bambini delle nostre classi sono consapevoli di poter diventare chi vogliono, eppure la società spesso impone limiti e condizionamenti che possono ostacolare i loro sogni”, ha affermato la maestra Irene. In questo senso, iniziative come questa mostra diventano strumenti fondamentali non solo per gli alunni e le alunne, che imparano a conoscere il valore del contributo delle donne nelle STEM, ma anche per la comunità, che attraverso l’arte e la riflessione collettiva acquisisce una maggiore consapevolezza sulla necessità di garantire pari opportunità per tutti.La maestra Erika ha sottolineato l’importanza del processo creativo, spiegando che i piccoli artisti non si sono limitati a studiare le biografie delle pioniere della scienza, ma hanno anche realizzato ritratti in carboncino, lavorando in autonomia e collaborando tra loro. “L’arte è stata un mezzo per interiorizzare e raccontare queste storie in modo personale e significativo”, ha aggiunto.
A rendere ancora più speciale il momento conclusivo dell’inaugurazione sono stati proprio gli alunni e le alunne della secondaria E. Fermi e della primaria A. Negri, che sono stati orgogliosi “Ciceroni” delle loro opere.
La mostra resterà aperta al pubblico fino all’8 aprile 2025 nei locali della quarta circoscrizione e sarà visitabile negli orari di apertura della biblioteca di quartiere. Un’opportunità preziosa per la comunità per riflettere sul valore dell’inclusione e del riconoscimento delle donne nella scienza e nella società.
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