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Antonino Viti è stato riconfermato alla presidenza dell’ACSI, eletto dai delegati al XV Congresso Nazionale che si è svolto a Roma nei giorni 7-8 marzo 2025. Lo spessore della relazione politico-programmatica ed il profilo alto del dibattito congressuale hanno delineato il protagonismo dell’ACSI nell’immediato futuro.

Un “parterre de rois” ha valorizzato il prologo congressuale: Giovanni Malagò Presidente del CONI, Claudio Barbaro Sottosegretario di Stato e Presidente dell’ASI, Bruno Molea Membro della Giunta CONI e Presidente dell’AICS, Francesca Rispoli Presidente di Libera, Antonino Viti Presidente dell’ACSI.  

Giovanni Malagò ha sottolineato la svolta epocale dello sport di base a seguito dell’emergenza pandemica. Ha evidenziato le molteplici criticità della riforma dello sport ed il ritardo dei decreti attuativi. Ha espresso positive valutazioni sulla crescita numerica e qualitativa dell’ACSI.

Claudio Barbaro ha ribadito le politiche lungimiranti del Ministero dell’Ambiente che ha riconosciuto la sostenibilità sportiva. Pertanto si aprono nuovi e proficui orizzonti per gli enti di promozione sportiva.

Bruno Molea prevede grandi cambiamenti per lo sport di base che deve affrontare le difficoltà imposte dalla riforma dello sport. Regole e codici comportamentali mettono a dura prova le strutture territoriali. Inoltre denuncia l’eccessiva burocrazia delle norme procedurali.

Francesca Rispoli ringrazia la partecipazione dell’ACSI alla “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” riconosciuta dallo Stato il 1° marzo 2017 con il voto unanime alla Camera dei Deputati.

Antonino Viti ha evidenziato i problemi intervenuti con la riforma dello sport. L’ACSI si è tempestivamente organizzata per dare risposte adeguate alle strutture territoriali. Emblematica la piattaforma online Safeguarding. Inoltre è stata elaborata in tempi brevi una guida per la gestione dei collaboratori e dei volontari sportivi. 

A chiusura dell’incontro è pervenuto il videomessaggio di Luca Pancalli Presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) che ha elogiato il ruolo dell’ACSI nella cultura paralimpica. In questi ultimi anni è cresciuta considerevolmente la collaborazione ACSI – CIP con la piena condivisione di importanti linee progettuali.

La seconda giornata dei lavori congressuali si è aperta con la relazione politico-programmatica di Antonino Viti. L’ACSI è integrata nelle dinamiche evolutive (sociali, culturali, ecosostenibili) del nostro Paese. Il XV Congresso Nazionale intende ribadire la linea della coerenza e della continuità dalle nobili radici dei padri fondatori fino alla contemporaneità.

Dal Congresso deve emergere il consolidamento di un considerevole patrimonio storico fondato sull’identità valoriale, sul collante dell’appartenenza, sull’equilibrio fra idealità e pragmatismo, sull’articolazione democratica degli organi statutari.

Il Congresso deve elaborare la visione del nuovo corso: tracciare la rotta per l’immediato futuro, aprire una finestra conoscitiva sulla transizione green e digitale, investire energie e risorse sulla sostenibilità. L’ecosistema sportivo si deve responsabilizzare per contribuire efficacemente al conseguimento degli obiettivi di sviluppo previsti dall’Agenda 2030.

Il movimentochecelebra il 65° anno di attivitàha le carte in regola, le potenzialità strutturali e progettuali per svolgere un ruolo protagonista sui nuovi scenari dello sport e del welfare. Il profondo disagio sociale e le inquietudini giovanili inducono l’ACSIad assumere un ruolo di mediazione relazionale attraverso i valori pedagogici, socializzanti ed inclusivi dello sport.

L’ACSIritiene che lo sport di base sia, soprattutto per i giovani, un riferimento di emancipazione unificante, un codice etico per la coesione sociale. Lo sport di base è ormai un movimento consolidato che abbatte le barriere di censo e di età. Pertanto è un catalizzatore di quel sentimento collettivo che si riconosce in una comunità coesa.

L’ACSI promuove lo sport inteso come diritto di cittadinanza accessibile a tutti senza discriminazioni. Parallelamente all’attività ludico-motoria si sviluppa un percorso di educazione civica e di rispetto delle regole. L’associazione è già nel futuro con una visione d’avanguardia che coniuga la promozione sportiva e le politiche sociali.

L’ACSI intende orientare la progettualità sportiva integrandola con le macroaree dell’inclusione, della sostenibilità, della vulnerabilità sociale, della cultura digitale, del benessere psicofisico, della prevenzione salutista, delle politiche giovanili, della parità di genere.

E’ calato il sipario sul congresso l’8 marzo, in concomitanza con la consueta Giornata Internazionale della Donna. L’ACSIha sempre sostenuto la parità di genere. Pertanto – ha concluso Antonino Viti – si impegna affinchè lo sport diventi sempre più uno strumento di partecipazione, di promozione e di inclusione per consentire i percorsi evolutivi dell’emancipazione femminile.

Dopo l’apertura del presidente, è intervenuta Rossana Ciuffetti, Direttore Sport Impact di Sport e Salute, che – portando il saluto del Presidente Marco Mezzaroma – ha espresso positive valutazioni sulle relazioni bilaterali che intercorrono con la progettualità dell’ACSI sempre finalizzata ad “umanizzare” lo sport.

Il Vice Presidente dell’ACSI Emiliano Borgna ha aperto la serie degli interventi declinando la crescita numerica e qualitativa del settore nazionale ciclismo, un movimento in forte espansione con una formula organizzativa divenuta ormai un consolidato punto di riferimento per gli operatori della disciplina in tutte le sue articolazioni sportive ed imprenditive.

Hanno preso poi la parola Michele Panzarino (presidente dell’ANCSAccademia Nazionale di Cultura Sportiva), alcunii rappresentanti di diverse associazioni di promozione sociale quali Monica Nassisi (La Giusta Difesa Aps), Paolo Zeppa e Antonella Grimaldi (Ananas Aps – Associazione Nazionale Aiuto per la Neurofibromatosi, Amicizia e Solidarietà), Simona Ciciani (Presidente de L’Acchiappasogni Aps), Rosa Avallone (Consigliere Associazione ANGSA Lazio – Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo) e Annalisa Minetti, Responsabile Nazionale Pluridisabilità ACSI.

Di particolare rilievo sono stati gli interventi di Stefano Maniscalco, campione del mondo di karate, ed Emanuele Bruno, pluricampione di judo, che hanno presentato la loro iniziativa di sensibilizzazione sulla difesa personale femminile: ‘JKselfdefense’. I due atleti hanno inoltre ricordato che saranno entrambi coordinatori del progetto ACSI, ‘Neanche con una rosa’, incentrato sulla sicurezza delle donne.

Un momento di grande intensità emotiva è emerso dalla testimonianza di Luca Lucangeli ed il figlio Riccardo, ragazzo con disturbo dello spettro autistico pluricampione italiano e mondiale di Nuoto Pinnato.

Numerosi anche i contributi di delegati e responsabili di settore, tra cui Paolo Baracchini (ACSI Surfing), Giancarlo Bagnulo (Arti Marziali ACSI), Antonella Lizza (Fitness ACSI), Dino Carano (ACSI Danza), Giulia Pescini (ACSI Lucca), Debora Lai (referente danza ACSI Como), Marina Pontiggia (Consigliera ACSI Como), Antonio Erario (ACSI Football League), Alfredo Pellecchia (ACSI Abruzzo e ACSI Safety & Security), Paola Federici (Area Formazione Motoria), Angelo Mora (Ciclismo Parma) e Gino Venturi (ACSI Umbria Aps).

A chiudere gli interventi il commosso ricordo del Presidente Viti che ha reso omaggio alle persone del mondo ACSI venute a mancare negli ultimi anni.

Le votazioni hanno poi confermato Antonino Viti alla presidenza nazionale dell’ACSI, rinnovando la fiducia nel suo operato. Sono stati inoltre eletti i membri della Direzione Nazionale, del Consiglio Nazionale, del Collegio dei Revisori dei Conti e degli Organi di Giustizia, consolidando così la struttura dell’Associazione per il prossimo mandato.

Un evento significativo, che ha confermato l’importanza dell’ACSI nel panorama sportivo e sociale nazionale, con un impegno sempre più forte verso la promozione dello sport e del benessere collettivo.

Il futuro è appena cominciato.





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