ecco chi può riceverlo e come

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L’Assegno di Inclusione è stato ovviamente confermato dall’attuale esecutivo anche per il 2025, mantenendo una struttura conosciuta ed in qualche modo simile ad altre forme di strumenti simili che ha sostituito pochi anni fa. Misura discussa ma anche molto ambita che è andata a colmare almeno in parte un vuoto tra il welfare e l’integrazione nel mondo del lavoro.

L’Assegno di Inclusione è una misura per sua stessa natura nata per essere discussa e modificata sia dalla maggioranza ma anche dalle opposizioni ed è anche soggetto di critiche di ogni tipo da parte della cittadinanza italiana. Naturalmente è importante capire cos’è, chi può usufruirne e come riceverlo lecitamente parlando.

Per il 2025 le modalità di ottenimento non sono cambiate radicalmente, ma ci sono alcune differenze rispetto al passato. Importante in primis è capire chi può ottenere l’Assegno di Inclusione, condizione che viene spesso confusa con altri tipi di strumenti di supporto al lavoro ed al reddito forniti direttamente dallo stato.

Breve storia dell’Assegno di Inclusione

Nata come misura di contrasto della povertà, l’Assegno di Inclusione è stato concepito come complementare al Supporto per la Formazione e il lavoro, entrambe forme “aggiornate” e secondo i suoi sviluppatori, miglioratire rispetto al Reddito di Cittadinanza, misura che era stata una delle prime concepite appositamente in merito, in modo però non totalmente soddisfacente.

Se il RdC, cavallo di battaglia in particolare del Movimento 5 Stelle, poi attuato a partire dal governo Conte I aveva in parte adempiuto il ruolo di supporto economico per i disoccupati e per le fasce basse (con diverse criticità) non era stato concepito come un qualcosa di utile ed efficace per integrare e reintegrare persone nel mondo del lavoro.

L’Assegno di Inclusione, unito al Supporto di Formazione e il Lavoro hanno avuto nelle intenzioni del governo Meloni una forma di ruolo sostitutivo e migliorativo, sotto alcuni punti di vista ma che vanno ad incidere altri aspetti. L’assegno di Inclusione è attivo dal 1° gennaio 2024 e come il RdC ha una sorta di scadenza però può essere rinnovato.

In cosa consiste

Si tratta di un assegno mensile, ottenuto attraverso una ricarica presso una carta prepagata che viene disposta all’utilizzo come una qualsiasi altra forma di carta di pagamento con alcune limitazioni e può avere un importo variabile in base alle condizioni di reddito dell’utilizzatore. L’AdI viene infatti ottenuto se nel nucleo familiare sono presenti almeno un disabile, oppure un ultrasessantenne oppure un minorenne oppure ancora chi è in condizioni di svantaggio economico.

Oltre ad almeno uno di questi fattori vengono considerati una soglia ISEE che per il 2025 non deve essere superiore a 10.140 euro mentre i redditi familiari congiunti non devono superare i 6500 euro annui, se nel contesto è presente un disabile grave oppure una persona con 67 o più anni questa forma di soglia è aumentata fino a 8190 euro.

L’assegno viene calcolato in base ad una scala di equivalenza, quindi in merito alle condizioni economiche più o meno svantaggiate degli occupanti, mediamente può essere complementare ad altre forme di supporto come quello per la Formazione al Lavoro ma anche all’Assegno Unico per i figli a carico, misura che da alcuni anni ha sostituito gli assegni familiari.

A quanto ammonta

Come detto, dipende: non può essere minore come importo annuo a 480 euro che è la soglia minima mentre in condizioni massime l’importo non può essere maggiore di 780 euro al mese per le soglie economiche più ristrette, in questo importo sono inclusi anche i fattori che portano fino ad un massimo di 280 euro aggiuntivi per l’affitto.

Incide anche come requisito il patrimonio mobiliare (carte prepagate, beni posseduti, conti correnti, libretti di risparmio, ecc) possono cambiare a seconda della quantità degli occupanti, da 6000 euro se è presente una sola persona fino a 10 mila euro come soglia se sono presenti 3 o più persone, con 1000 euro in più come limite per ogni figlio a partire dal 3°).

Inoltre sono presenti altri limiti legati al contesto immobiliare: la casa intestata non deve avere un valore superiore a 150 mila euro, nessun componente del nucleo familiare deve aver intestato un veicolo pari o superiore a 1600 cc di potenza oppure un motoveicolo pari o superiore a 250 cc di potenza massima erogata.

Come richiederlo

Può essere erogato continuativamente ogni mese per un massimo di 18 mesi, però come detto può essere rinnovato con una “pausa sospensoria” di un mese per altri 12 mesi. L’Assegno di Inclusione può essere richiesto esclusivamente attraverso via telematica collegandosi al portale web dell’INPS, attraverso l’apposita sezione, utilizzando lo SPID o una qualsiasi altra forma di identità digitale.

E’ una misura quindi simile al concetto che era quello del Reddito di Cittadinanza, anche se la scala di equivalenza è sensibilmente diversa. Le modalità sono però simili, così come lo spettro degli utilizzatori che è legato al contesto degli italiani maggiorenni oppure ai cittadini che fanno parte dell’Unione Europea.



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