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Il blocco delle assunzioni coinvolge sia il personale civile sia militare, è la seconda mail inviata ai dipendenti Usa italiani dal Dipartimento per l’efficenza governativa guidato da Elon Musk.
È arrivata la seconda mail firmata Doge. Il Dipartimento per l’efficenza governativa guidato da Elon Musk ora ha chiesto alla base militare di Aviano e di Vicenza di bloccare le assunzioni fino a data da destinarsi. Vietato anche sostituire temporaneamente il personale in congedo. Il comunicato arriva dopo le carte bloccate per 30 giorni e fa parte di un piano strutturato. L’obiettivo del Doge infatti è smantellare la burocrazia, ristrutturare le agenzie federali ed eliminare le regolamentazioni eccessive. “Taglieremo tutte le spese inutili riducendo le spese di 2 milioni di bilioni di dollari“, aveva promesso Musk. Nella lista delle spese inutili sembra che siano finite anche le basi militari di Aviano e Vicenza.
Tutto è iniziato con la prima mail arrivata a inizio marzo, un comunicato per spiegare in cinque punti il lavoro svolto nelle basi militari italiane dell’Usaf nell’ultima settimana, “a meno che non vogliate essere licenziati.” La stessa mail era stata inviata a fine febbraio ai dipendenti federali degli Stati Uniti. Poi Musk ha deciso di bloccare le carte, la prima misura drastica, ora è arrivata la seconda. Abbiamo appreso dalla segreteria nazionale che c’è stato il blocco delle assunzioni dei civili italiani nella basi americane in Italia”, ha spiegato Roberta Del Savio, coordinatrice sindacale della Fisascat Cisl della base di Aviano.
Il blocco delle assunzioni nelle basi militari italiane
Il blocco delle assunzioni coinvolge sia il personale civile sia militare. “Si tratta di un blocco preventivo in attesa della definizione del bilancio della difesa, una sorta di esercizio provvisorio deciso dal Segretario alla Difesa degli Stati Uniti”, ha spiegato ad Adnkronos Roberto Frizzo, segretario della Uiltucs di Vicenza e coordinatore nazionale dei lavoratori civili italiani nelle basi americane. “Negli USA, il budget della difesa è una legge costituzionale che deve ottenere l’approvazione del 65% del Congresso, sia alla Camera che al Senato. Fino a quando non si raggiungerà un accordo, il blocco resterà in vigore”.
La senatrice Tatiana Rojc, Pd, ha presentato un’interrogazione sulla base Usaf. “Non possiamo restare a guardare mentre vengono prese decisioni sul destino delle basi americane in Italia, credo sia nel diritto dell’Italia essere messa a conoscenza delle intenzioni che riguardano pezzi rilevanti del sistema difensivo europeo e che impattano notevolmente sui territori in termini economici. Sono motivo di preoccupazione le recentissime notizie sul blocco delle assunzioni dei civili italiani e fino a data da destinarsi nelle basi Usa in Italia. Auspico che tutte le forze di maggioranza vorranno attivarsi per tutelare gli interessi del nostro Paese e dei nostri lavoratori”, ha spiegato la senatrice.
Il piano di Elon Musk
Quello di Musk al momento è un piano confuso. Il miliardario ha promesso di tagliare tutte le spese inutili. Il primo passo è stato inviare mail minatorie alle agenzie governative chiedendo ai dipendenti di dimostrare se davvero sono ancora utili. “Quello che stiamo cercando di capire è che pensiamo ci siano diverse persone a libro paga che sono morte, probabilmente per questo non possono rispondere – e alcune persone che non sono reali… individui fittizi che stanno ricevendo stipendi”, ha spiegato Musk.
Non solo. Il Dipartimento per l’efficienza governativa ha ottenuto anche l’accesso ad AutoRIF, Automated Reduction in Force. É un software sviluppato dal Dipartimento della Difesa circa vent’anni fa, ora Musk vuole trasformarlo in un programma in grado di licenziare in modo autonomo i dipendenti federali, senza alcun passaggio umano.
Non è chiaro come il piano di Musk impatterà sulle basi militari in Italia. Il blocco delle carte e delle assunzioni potrebbero essere misure temporanee. Il coordinatore sindacale di Fisascat-Cisl, Roberto Del Savi, ha spiegato: “Ci stiamo confrontando con la Jcpc, l’organo ufficiale con cui ci interfacciamo per le questioni di carattere nazionale, visto che abbiamo appurato che la situazione si è verificata in tutte le basi Usa in Italia. Una volta ottenuta la risposta, valuteremo come muoverci.”
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