Dalla ricerca all’innovazione, 26 milioni aiuteranno 215 aziende – Notizie

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Circa 26 milioni di euro messi in
campo dalla Regione Marche in bandi già emessi che hanno
funzionato e circa 215 aziende che ne beneficeranno per innovare
linee produttive e prodotti, internazionalizzarsi, sviluppare
nuova imprenditoria, dare corso a progetti di ricerca e
sviluppo, sulla base di progetti presentati che in una prima
fase non erano rientrati nei plafond. La manovra per la
programmazione e i bandi di sostegno alle imprese, nell’ambito
della strategia di specializzazione intelligente, è stata
presentata a Palazzo Leopardi dall’assessore alle Attività
produttive Andrea Maria Antonini, dal presidente Francesco
Acquaroli, dai dirigenti regionali Stefania Bussoletti e Silvano
Bertini. Presenti tra le associazioni di categoria,
Confindustria e Confartigianato Marche.

   
Nello specifico, al bando per sostenere progetti per
l’innovazione e la diversificazione di prodotto o servizio, che
aveva iniziale dotazione di 28 milioni di euro, vengono aggiunti
6 milioni che permetteranno di finanziare progetti di altre 50
imprese. Nel bando per sostenere la realizzazione e
rafforzamento di infrastrutture locali per lo sviluppo
imprenditoriale innovativo ai 7 milioni iniziali si affiancano
altri circa 2 milioni a beneficio di sei progetti altrimenti
fermi. Scorre anche la graduatoria per il sostegno agli
investimenti in ammodernamento tecnologico e creazione di nuove
unità produttive che, grazie all’aggiunta di circa 14,5 milioni
di euro rispetto ai 21,3 iniziali, consentirà a oltre 150
aziende di finanziare progetti già presentati: a questo capitolo
potrebbero contribuire anche altri 2,2 milioni dal fondo di
rotazione con risorse non utilizzate. Infine al bando a sostegno
di progetti di ricerca e sviluppo, dotazione iniziale di 54
milioni di euro, destinati altri 3,4 milioni con i quali mettere
a terra altre otto iniziative di imprese.

   
Inoltre, entro il primo semestre di quest’anno, tre sono i
nuovi bandi che la Regione pubblicherà: Sostegno a progetti di
industrializzazione dei risultati della ricerca (7 milioni di
euro), Progetti di ricerca industriale finalizzati al
trasferimento tecnologico (4 milioni), Promozione di iniziative
in rete e/o di filiera per il riposizionamento competitivo in
ambito internazionale (7 milioni).

   
“Una manovra molto importante – ha spiegato Antonini – di
circa 26 milioni di euro: 10 milioni di euro di residui di
economie dei bandi passati e altri 15 milioni di euro di
riprogrammazione dei bandi esistenti. Interveniamo su bandi che
hanno già avuto graduatorie molto lunghe e per i quali non siamo
riusciti a soddisfare tutte le imprese richiedenti per i
progetti presentati”. Dunque una risposta della Regione a
centinaia di imprese (oltre 200) che erano rimaste fuori dai
finanziamenti, con un’attenzione particolare al mondo
dell’artigianato che avrà un intervento di 9 milioni di euro in
un bando dedicato e “aiuterà le tante imprese, per aumentare la
loro competitività in questo momento non semplice”.

   
“Siamo tra i primi nell’utilizzo delle risorse europee: – ha
sottolineato Acquaroli – occorre farlo in momento complesso, con
una vicinanza al tessuto socio-economico che soffre anche per le
vicende internazionali”. Tanti i bandi partiti “per credito,
ricapitalizzazione, innovazione, internazionalizzazione e
diversificazione che sono “asset fondamentali alle imprese per
la loro crescita e per implementare la capacità produttiva”.

   
Sono in atto, ha ricordato Acquaroli,
Tavoli su aree di crisi complessa, ipotesi di decontribuzione e
zona logistica semplificata”: “cerchiamo di capire quanto
potranno essere praticabili ma nel frattempo “c’è l’impegno
della Regione, tra le prime regioni in Italia per utilizzo di
risorse europee. La giunta, ha sottolineato Acquaroli, ha
perseguito dall’inizio del mandato una strategia di
“cofinanziamento”, mettendo in campo “130 milioni di risorse
regionali” concentrate nella programmazione nei primi anni: ciò
“per creare un effetto leva e un impatto che ci faccia superare
questa fase di transizione in cui siamo stati classificati otto
anni fa”.

   
Visto che i bandi c’erano già, la tempistica per dare corso
agli adempimenti per lo scorrimento delle graduatorie è di
qualche settimana”. “Noi abbiamo fatto tanti bandi, – ha
ricordato Antonini -, siamo la prima Regione in Italia per
rapporto abitanti e imprese per emissione di risorse attraverso
i bandi europei. I progetti a terra sono tantissimi, ci sono
progettualità già pronte, alcune finanziate, purtroppo altre noi
dato che le dotazioni ovviamente delle risorse sono ridotte
rispetto alle richieste”. Così “abbiamo preso una decisione
insieme alle associazioni di categoria, Confindustria,
Confartigianato e tutte le altre, – ha riferito l’assessore -:
nuovi bandi verranno attivati ma intanto volevamo dare risposte
a progettualità rimaste fuori dagli attuali bandi che sono
validissimi e con progetti pronti”; “perché abbiamo fretta come
Regione di mettere a terra tutti i progetti delle imprese che
hanno grande voglia di investire, di partecipare a una ripresa
economica della regione che passa attraverso questi strumenti”.

   
Le azioni erano stati condivise nell’Osservatorio regionale
di cui fanno parte Confindustria, Cna, Confartigianato, Confapi,
Confcommercio Marche Centrali, Confesercenti, Confprofessioni e
Camera di Commercio.

   

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